FAMMI UN FISCHIO CHE CAMBIO IL MONDO

8 dicembre, quel giorno del 1841 cambiò la vita a milioni di giovani, in una chiesa di Torino dedicata a San Francesco d’Assisi don Bosco con una semplice domanda a Bartolomeo Garelli: “sai fischiare” costruisce un nuovo mondo, che consiste nel cercare la minima capacità di un ragazzo per farlo sentire importante.

Questa giornata, noi dei salesiani di Cuneo la viviamo colmi di gioia anche per la sua coincidenza con la festa della Vergine Immacolata, infatti la giornata inizia con una grande e festosa messa dedicata a Maria e animata con molti canti eseguiti dai giovani della sale academy, del coro rallegriamoci e dell’associazione sportiva dell’Auxilium, insieme al coro dei grandi. Dopo l’Eucarestia abbiamo vissuto un momento in teatro dove è stato inaugurato il nuovo sito dell’oratorio in concomitanza con il ricordo, raccontatoci dai giovani, di quel fatidico giorno di 177 anni fa. Infine la mattinata viene sigillata con una Ave Maria come fece don Bosco con il giovane Bartolomeo.

Il pomeriggio si apre prestissimo con i giochi per i giovanissimi, organizzati dal gruppo elementari, dal gruppo medie e dagli animatori del cortile. Le sorprese però non sono finite: infatti per tutti coloro che hanno partecipato alle attività pomeridiane la proposta della visione di “I delitti di Grindelwald”, un film basato sul mondo dei maghi di Harry Potter, nella Sala della Comunità.

La giornata non si conclude qui, ma con la serata organizzata per i giovani delle superiori, ricca di giochi basati sull’ormai prossimo Natale e infine don Alberto saluta tutti con la classica buona notte di don Bosco e le tre ave Maria.

Ricco di felicità e sorprese anche quest’anno l’8 dicembre ai Sale è stato festeggiato come don Bosco comanda.

Lorenzo

8 Dicembre 1841

8 dicembre 1841. Torino, Chiesa di San Francesco d’Assisi. Un freddo mercoledì mattina, festa solenne di Maria Immacolata. Il vicecurato si sta preparando per celebrare la messa. È un giovane sacerdote astigiano di 26 anni, appena uscito dal seminario di Chieri. È concentrato, mentre indossa i paramenti sacri: i suoi gesti, lievi e precisi, rivelano che anche quell’atto è una preghiera, il pensiero rivolto a Dio. Come quando era ragazzino e camminava sulla fune per divertire gli amici: lo sguardo sempre verso l’alto, verso mete a lui solo note. Anche se, da quando è sacerdote, il suo futuro un po’ lo turba: cosa deve fare? Seguire il suo maestro, don Cafasso, nella cura dei giovani carcerati? Ma quanta pena, per quelle anime destinate a marcire in galera! Possibile che non ci sia un’altra strada per impedire che finiscano in gabbia, perduti per sempre? I pensieri di Don Bosco (così si chiama il giovane prete, Giovanni Bosco) sono distratti dalla voce tonante e un po’ isterica del sacrestano. L’uomo sta praticamente prendendo a bastonate un ragazzotto che, schiacciato in un angolo, si difende come può. E pensare che, grande e grosso com’è, potrebbe portare via il bastone al sacrestano e rivolgerglielo contro in un attimo. Invece, subisce l’aggressione con una sottomissione rassegnata che stringe il cuore. Don Giovanni ferma la scena e nonostante le proteste del sacrestano, che non ne può più di questi giovinastri che si infilano in chiesa solo per scaldarsi (“Mica gliene importa niente della Messa, Padre!”), accoglie il giovane e lo invita a rimanere. Terminato il rito, si siedono in sacrestia a scambiare quattro chiacchiere. Uno dei dialoghi più famosi della storia moderna, quello tra Don Bosco e Bartolomeo Garelli: domande semplici (come ti chiami, quanti anni hai, da dove vieni), a cui il ragazzo risponde timoroso, a monosillabi. Poi, l’intuizione geniale, uno squarcio nel grigiore dei rapporti formali tra ragazzi e adulti, un domanda spiazzante: “Sai fischiare?”. Il sorriso che illumina il volto di Bartolomeo, la risposta istintiva “Sicuro!”, le risate di entrambi. La nascita dell’Oratorio Salesiano è tutta qui: non è l’invenzione di un luogo fisico (quello verrà cinque anni dopo, sotto la Tettoia Pinardi, nel prato di Valdocco), ma la rivoluzione nelle relazioni tra educatore ed educando, tra adulto e giovane. Un modo di rapportarsi che dimostra subito amore, attenzione, fiducia nella presenza di Dio, certezza dell’esistenza di un tesoro di qualità, potenzialità, valori nascosto nel cuore dei più piccoli. Un tesoro che va dissepolto con cura, con delicatezza e attenzione, con ragione e amorevolezza. Una relazione che cambia la vita non solo al giovane, ma anche all’adulto: dopo l’incontro con Bartolomeo, Don Bosco non è più lo stesso, per lui si apre una strada (tutt’altro che facile!) che rende finalmente chiara la missione che molti anni prima una Signora Splendente gli aveva affidato in un sogno che si sarebbe ripetuto con assillante frequenza: prenditi cura dei giovani lupi, con affetto trasformali in agnelli. Quel freddo mercoledì mattina si chiude, per Bartolomeo e Don Bosco, con un’Ave Maria recitata insieme: la chiave che apre una storia di cui tutti noi siamo figli ed eredi.

Consiglio Pastorale Parrocchiale informa

Nella sera di Martedì 4 dicembre si è radunato il Consiglio Pastorale Parrocchiale

Dopo il la preghiera iniziale si è letta la relazione del visitatore straordinario don J.M. Nunez nelle sue parti riguardanti la parrocchia e si è aperta la condivisione-dibattito.

don Alberto si pone la domanda “Come far conoscere all’interno delle nostre mura, e al di fuori, quello che succede ai Sale e quello che si sta facendo.

Vari interventi:

  • Il Sito può essere uno strumento
  • Non è  tanto importante  il desiderio dei laici di conoscere ma dei salesiani di far conoscere
  • Importante rendere partecipi perchè più si conosce e più si apprezza e si desidera dare una mano
  • Proposta di un planning della giornata di tutte le persone coinvolte.
  • Google Calendar: segnare tutte le attività. Oppure un totem dove uno sfoglia.
  • Fare un pieghevole sulle attività e sulla proposta della nostra casa.

 

don Alberto presenta una Sintesi dei temi del Sinodo dei Vescovi sui giovani

l’opportunità interessante di questo sinodo è soprattutto la modalità in cui è stato vissuto il sinodo (oltre al documento finale): una bella novità richiesta dal Papa è stata “dopo ogni cinque interventi  ci dovevano essere tre minuti di silenzio per assimilare la voce dello Spirito che parla ad ognuno”.

altra bella novità, la presenza di 40 giovani al sinodo “dei vescovi”.

Tre fasi, non tre temi ma modalità di procedere

1 – ascolto prima settimana, la più faticosa perché bisognava entrare nelle situazioni, culture, età molto diverse dei partecipanti, ma anche avvicinarsi e conoscersi e sentire la ricchezza delle persone come dono di Dio che dava forma alle riflessioni che nascevano da mondi tanto distanti.

2 – interpretare l’ascolto con i criteri guida e in particolare Gesù è stato un giovane e maggior parte della sua vita l’ha vissuta nella giovinezza e per assurdo sarebbe più facile vivere il cristianesimo da giovani perchè ho il riferimento di Gesù, la Giovinezza percepire la vita come una missione e si porta avanti con discernimento e accompagnamento.

3 – Terza settimana:scelte operative e nessuna genialata nuova  ma continuare a fare con una modalità nuova di stare con loro es. missionarietà e stare con i più bisognosi, spiritualità del quotidiano e stare con i giovani. Chi decide cosa fare? rischio di democraticismo o autoritarismo…il Papa ha dato esempio ascoltando e non si è permesso di aggiungere nulla di obbligatorio. immagini usate: i discepoli di Emmaus, corsa di pietro e giovanni al sepolcro dove giovanni arriva prima e molti vescovi hanno pensato che i giovani hanno diritto di arrivare prima. e terza Maria Maddalena apostola degli apostoli molto presente nella quotidianità della vita degli apostoli e con lei la presenza delle donne.



Riflessione sul nostro tema “Formazione adulti e trasversalità formativa” soprattutto sulla proposta di formazione in quanto “adulti in crescita di fede” più che genitori che hanno problematiche educative che risolvono con un corso; il tema della “trasversalità” formativa.

 

Attivazioni:

Prima domanda: Divisione dei partecipanti in tre squadre (o due a seconda dei partecipanti) e in forma competitiva devono rispondere alla domanda: “negli ultimi dieci anni un evento di formazione adulti a cui ho partecipato” . Hanno 5 minuti di tempo.

Seconda domanda: “Nel 2017 e 2018 quali eventi formativi per adulti ci sono stati all’oratorio e in parrocchia?”

Terza domanda: pensando alla formazione per adulti (intendiamo incontri di “formazione” in cui mi viene proposto un contenuto per me o per i miei figli, da don Luigi Verdi di Romena fatto in teatro, al Gennaio salesiano fino ai Ritiri di Avvento o quaresima. Saltiamo le Messe domenicali e le confessioni)

Quarta domanda: Pensando alla formazione genitori e adulti: “cosa non c’è? – cosa c’è di troppo? – cosa manca?”

La condivisione è stata profonda e partecipata. Ci sarà modo di ritornare sugli argomenti.

Il saluto della nostra Comunità

In qualunque Parrocchia i parrocchiani sanno che il loro parroco, o curato attuale, non sarà “forever” nella loro parrocchia. Tanto più vale per le nostre comunità religiose cuneesi (salesiani e gesuiti) e così anche quest’anno la Provvidenza ha mescolato le carte nella nostra Comunità chiedendo a don Piero di continuare ad essere salesiano ad Avigliana in una comunità di accoglienza per ritiri e convegni, mentre a don Balasamy ha proposto il ritorno nella sua grande terra ma in uno Stato indiano che non è quello della sua nascita per poter seguire i suoi connazionali che, negli anni, sono emigrati e costituiscono un notevole gruppo etnico nella città di Bombay (Mumbai, che conta 18 milioni di abitanti). Ai Sale sono approdati don Vincenzo Rosso dalla nostra casa di Torino, in Barriera di Milano (dove è direttore don Mauro Zanini) e dove don Vincenzo era incaricato della formazione spirituale e insegnante dei ragazzi delle Medie, e don Rino Pistellato (il suo nome è Onorino) che ha lasciato la parrocchia salesiana del Quartiere San Paolo di Torino per essere con noi un prezioso aiuto parrocchiale. Li conosceremo direttamente dalla loro penna nei prossimi numeri. Abbiamo voluto inaugurare lo spazio parrocchiale con la nostra foto (dove vedete anche Michael e Daniel che sono parte della nostra comunità nei week end) per darvi un saluto con i nostri volti e le nostre umanità e per dirvi che siamo grati al Signore di essere salesiani a Cuneo, con voi, anche quest’anno.

Formazione Alleducatori: Giovedì 13 dicembre

Giovedì prossimo, 13 dicembre, tutti gli allenatori, i dirigenti, gli accompagnatori, gli aiutanti, insomma tutti i volontari dell’Auxilium Cuneo si ritroveranno per un momento di formazione, revisione ma anche di festa.

A partire dalle ore 18 e 30 circa, nel salone dell’oratorio, si svolgerà la prima parte della serata durante la quale saranno condivise alcune riflessioni legate al ruolo che ogni persona direttamente impegnata nelle attività sportive della società è chiamata in qualche modo a ricoprire. Non solo un aspetto puramente sportivo, ma saranno messe in luce e sottolineate alcune sfumature dell’essere allenatore ed educatore allo stesso modo, una propria caratteristica dello stile della nostra polisportiva.

La serata proseguirà con un momento di festa ed una cena societaria. Sarà anche l’occasione per lo scambio degli auguri di Natale e di buon anno nuovo.

Per quanto riguarda le attività sportive, le stesse continueranno in base ad un calendario ridotto e diverso per ogni squadra e gruppo, anche durante le festività di fine anno.

È ripartita la Sale Academy!

Da ormai due mesi la Sale Academy è ripartita alla grande.
Il secondo anno di vita di questa proposta dell’Oratorio Salesiano Don Bosco vede un significativo aumento di iscrizioni e fa ben sperare per il futuro.
Il basso e le tastiere confermano le adesioni precedenti, mentre la batteria e la chitarra registrano un incremento significativo nelle presenze degli allievi (e quindi anche di maestri!).
Il laboratorio di teatro invece comincerà in primavera nel momento in cui si inizierà a preparare lo spettacolo finale del 1 Giugno!
Questa scuola di musica, oltre che per l’insegnamento dello strumento, si caratterizza per una forte dimensione comunitaria, e mentre cerca di comunicare e trasmettere l’arte musicale mira a formare il cuore e la personalità dei ragazzi nello stile di don Bosco: “buoni cristiani e onesti cittadini” e magari anche ottimi suonatori!
Per maggiori informazioni vi aspettiamo in oratorio, la segreteria è sempre a vostra disposizione!

8 Dicembre 2018: Festa dell’Immacolata

L’8 dicembre, festa di Maria Immacolata, l’oratorio propone un ricco programma di festeggiamenti e di attività.
Alle 10.30 ci troveremo tutti in chiesa per celebrare la solennità di Maria Immacolata, e sarà l’occasione per vivere la Comunione anche con tutti i dirigenti e gli atleti dell’Auxilium Cuneo.
Sarà proprio la PGSD dell’oratorio ad offrire al termine della Messa un generoso rinfresco in cortile.
Alle 12.00 ci raduneremo in teatro per la presentazione del nuovo sito internet dei Sale e per la tradizionale preghiera mariana, ricordando quel lontano 8 dicembre 1841 da cui tutto ebbe inizio.
Nel pomeriggio, alle 14.30 avremo i giochi organizzati per i bimbi delle elementari e per i ragazzi delle medie, sapientemente animati dei giovani dell’oratorio.
Alle 16.30 merenda, premiazioni e preghiera.
Per chi avrà partecipato ai giochi, alle 17, sarà possibile andare al cinema al prezzo scontato di 3,50€, per vedere il film “Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald”, da non perdere.
L’oratorio, come ogni giorno di festa e domenicale, chiuderà alle 18.45. Ma alle 19 si apriranno le porte per i giovani di biennio e triennio per la loro festa!

Non mancate! Vi aspettiamo!