Proposte di canti della S. Messa: XVI Domenica del T.O

QUESTA E’ LA MIA FEDE

Questa è la mia fede, proclamarti mio Re, unico Dio, grande Signore.
Questa è la speranza, so che risorgerò e in te dimorerò.
Questa è la mia fede, proclamarti mio Re, unico Dio, grande Signore.
Questa è la speranza, so che risorgerò e in te dimorerò.

Canterò la gioia di esser figlio, canterò che tu non abbandoni, non tradisci mai.
Dammi sempre la tua grazia e in te dimorerò per adorarti, per servirti in verità, mio Re.

Canterò che solo tu sei vita e verità, che sei salvezza, che sei vera libertà.
Io porrò la mia fiducia in te che sei la via, camminerò nella tua santa volontà, mio Re.

 

GLORIA (Mariano)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. (x2)

Noi Ti lodiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, ti glorifichiamo,
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente, Figlio unigenito, Cristo Gesù.

Signore Dio, Agnello di Dio, figlio del Padre Onnipotente.
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo, accogli benigno la nostra preghiera.
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi.

Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu l’Altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo nella gloria del Padre. 

 

Salmo: BENEDICI SIGNORE ANIMA MIA

Benedici il Signore anima mia, benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore, sei tanto grande Signore mio Dio

 

ALLELUIA DIO HA VISITATO IL SUO POPOLO

Alleluia, Alleluia. Alleluia, alleluia. Dio ha visitato il Suo popolo,
ha fatto meraviglie per noi. Alleluia.

Gli occhi dei ciechi vedono la luce, gli orecchi dei sordi odono la voce.
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi.

 

Offertorio: FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo,
pane della nostra vita, cibo della quotidianità.
Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi con i tuoi
oggi vieni in questo pane cibo vero dell’umanità.

E sarò pane e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani
Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva un sacrificio gradito a te.

Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo
vino delle nostre vigne sulla mensa dei fratelli tuoi.
Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi
oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia.

 

Comunione: DIO APRIRA’ UNA VIA

Dio aprirà una via dove sembra non ci sia, come opera non so, ma una nuova via vedrò.
Dio mi guiderà, mi terrà vicino a sé. Per ogni giorno,
amore e forza, Lui mi donerà… una via aprirà.

Dio aprirà una via dove sembra non ci sia, come opera non so, ma una nuova via vedrò.
Dio mi guiderà, mi terrà vicino a sé. Per ogni giorno,
amore e forza, Lui mi donerà… una via aprirà.

Aprirà una strada nel deserto, fiumi d’acqua viva io vedrò.
Se tutto passerà, la Sua parola resterà, una cosa nuova Lui farà.

 

AVE MARIA (VERBUM PANIS)

Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.

Donna dell’attesa e madre di speranza: ora pro nobis
Donna del sorriso e madre del silenzio: ora pro nobis
Donna di frontiera e madre dell’ardore: ora pro nobis
Donna del riposo e madre del sentiero: ora pro nobis.

Donna del deserto e madre del respiro: ora pro nobis
Donna della sera e madre del ricordo: ora pro nobis
Donna del presente e madre del ritorno: ora pro nobis
Donna della terra e madre dell’amore: ora pro nobis.

Don Michael novello sacerdote!

Carissimi amici dei Sale,

vi scrivo dalla casa salesiana del San Giovannino in San Salvario a Torino. Mi trovo qui per questa “strana” estate ragazzi con un numero ridotto di bambini, ma si respira sempre grande voglia di mettersi in gioco.

Dopo la Professione Perpetua di settembre 2019, che ha concluso il mio servizio di tre anni ai “Sale”, non ho avuto modo di potervi ringraziare come meritavate. La vostra grande presenza in quel giorno importante per me, Matteo e Daniel mi ha riempito ulteriormente di gratitudine. Ancora adesso mi sento in dovere di ringraziarvi per il tempo passato insieme e per le tante occasioni in cui ho potuto sperimentare la vostra accoglienza, simpatia e vicinanza. Con tanti di voi ho potuto stringere amicizie belle che rimangono tutt’ora e che mi hanno segnato profondamente.

Vi confesso che vivere gli anni della teologia con voi sono stati il dono più bello che il Signore potesse farmi. Siete stati il “porto sicuro” nei giorni di gioia maggiore e nei momenti di fatica del cammino, passi in cui consegnarsi al Signore non era per niente facile. Non voglio incensare nessuno, ma semplicemente dire che se oggi sono salesiano prete lo devo anche a voi: lungo la permanenza cuneese diverse volte Egli mi ha indicato che questa era la vita che desiderava per me. Più camminavo con voi, più il Signore mi attirava a sé e mi faceva desiderare di essere tutto Suo per i giovani.

Spero di rivedervi domenica mattina per la Messa che presiederò alle 10.30, per potervi ringraziare in Lui che compie sempre meraviglie nelle nostre vite se lo lasciamo entrare!

XVI Domenica del Tempo Ordinario – Matteo 13, 24-43

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù 24espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
31Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
33Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, 35perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. 38Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!»

La presenza della zizzania nel campo di grano – anche se i servi mostrano di esserne sorpresi – non è ancora in realtà il tratto più inatteso e sorprendente del racconto. Tanto è vero che ai servi che gli chiedono spiegazioni, il padrone risponde semplicemente: «Il nemico ha fatto questo». E neppure è inattesa l’affermazione che al tempo della mietitura grano e zizzania saranno accuratamente separati: il grano raccolto nel granaio e la zizzania buttata nel fuoco. La meraviglia dell’ascoltatore – meraviglia che, come spesso accade, indica il punto su cui concentrarsi – sta nel fatto che ora la zizzania non debba essere strappata, ma piuttosto lasciata crescere insieme al grano fino al tempo della messe: altrimenti c’è il rischio – aggiunge ironicamente il padrone – di strappare il grano e di lasciare la zizzania. Il centro della parabola è qui, in questa pazienza di Dio, in questa sua strana politica di tolleranza. Al tempo di Gesù c’era il movimento farisaico, che pretendeva essere il popolo santo, separato dalla moltitudine dei peccatori. E c’erano gruppi di monaci, che si ritiravano nella solitudine del deserto a vivere in rigida santità, rifiutando tutti coloro che erano ritenuti impuri. E c’era la stessa predicazione di Giovanni Battista che annunciava il Messia come colui che avrebbe – finalmente! – separato il grano e la paglia (Mt 3,12). Gesù viene e sembra fare il contrario. Non si separa dai peccatori ma va con loro, non li abbandona ma li perdona. Tollera persino nella cerchia dei dodici un traditore e, comunque, si circonda di discepoli che sono pronti ad abbandonarlo. Comprendiamo, a questo punto, tutta la forza polemica della parabola. C’è un netto contrasto tra la politica di Dio – paziente e tollerante – e l’intollerante rigidezza di molti suoi servi. Nel passo evangelico di questa domenica c’è anche la spiegazione della parabola, che sembra andare in senso contrario. Tra la parabola e la sua spiegazione c’è dunque una contraddizione? Assolutamente no. Tutte e due le sottolineature sono vere e sta alla sapienza del predicatore scegliere l’una o l’altra. Di fronte a una comunità facile alla separazione, tutto il bene di qua e tutto il male di là, il predicatore sceglierà il tema della tolleranza di Dio. Ma di fronte a una comunità che si adatta al mondo, il predicatore sottolineerà il giudizio.

Novità dall’Estate Ragazzi: iscrizione 5° e 6° settimana.

Buongiorno care famiglie dell’Estate Ragazzi,come state vedendo l’Estate Ragazzi continua il suo cammino e siamo ben contenti di poter offrire un’occasione crescita, divertimento, gioco e preghiera a tutti i vostri figli.

Per la quinta settimana purtroppo non riusciremo ad accogliere tutti coloro che hanno fatto domanda nella fascia di terza, quarta e quinta elementare. Invitiamo pertanto coloro che inizialmente avevano fatto domanda ma non saranno presenti alla quinta settimana di segnalarcelo così da lasciare il posto libero per altre richieste.

Sulla sesta settimana per ora riusciamo ad accogliere tutti.
Gli orari della segreteria sono sempre gli stessi: lunedì e giovedì, dalle 8 alle 9.30 e dalle 17 alle 18.30.

Per qualunque necessità non esitate a contattarci!

Buona giornata!

Lo staff

Come sta andando l’Estate Ragazzi?

Quanti si stanno chiedendo passando davanti ai Sale e sentendo tanta musica, risate e grida: “Chissà cosa succede dentro?” Oppure quanti hanno esclamato: “Vorrei essere lì con loro!”
Ebbene sì, ci stiamo divertendo tanto, e vorremmo avervi tutti qui!
Per farvi assaporare qualcosina, vi raccontiamo la nostra routine.
All’arrivo, dopo il triage in cui alcuni volontari misurano la temperatura, ci ritroviamo tutti insieme, non più in anfiteatro come gli scorsi anni, ma nel campo in erba, tutti distanziati. Tra una risata e l’altra prendiamo posto, condividiamo insieme un momento di preghiera e poi, dopo esserci scatenati ballando l’inno che ci accompagna da inizio estate, ci dividiamo per le attività tra i gruppi. Il primo passo è un bel momento formativo, in cui, seguendo il tema Superterra, discutiamo e ci confrontiamo su alcuni temi tra cui l’ecologia, la sostenibilità, l’ambiente e tanto altro…
Che cosa aspetta secondo voi dopo la serietà? Il gioco!
Tutti i giochi sono preparati con cura dagli animatori, affinché vengano rispettate le norme che sono state imposte. Questo non significa mettere da parte il divertimento, anzi! Gli animatori hanno progettato tante nuove attività, mettendo in gioco la fantasia e l’immaginazione. Fantasia che non manca anche nei laboratori in cui, rimanendo in tema sostenibilità, spesso ci capita di utilizzare materiale di scarto per darne nuova vita in mille modi inimmaginabili!
Insomma, nonostante tutto, l’estate ragazzi di quest’anno non ha nulla in meno rispetto agli anni precedenti, al contrario, forse ha qualcosa in più, lo spirito di essersi ritrovati con la consapevolezza che davvero è più bello insieme!
E possiamo affermarlo con certezza, basta passare davanti ai cancelli all’orario d’uscita: vedreste tante mascherine, ma altrettanti occhi di bambini che brillano di gioia!

Proposte di canti della S. Messa: XV Domenica del T.O

QUESTA E’ LA MIA FEDE

Questa è la mia fede, proclamarti mio Re, unico Dio, grande Signore.
Questa è la speranza, so che risorgerò e in te dimorerò.
Questa è la mia fede, proclamarti mio Re, unico Dio, grande Signore.
Questa è la speranza, so che risorgerò e in te dimorerò.

Canterò la gioia di esser figlio, canterò che tu non abbandoni, non tradisci mai.
Dammi sempre la tua grazia e in te dimorerò per adorarti, per servirti in verità, mio Re.

Canterò che solo tu sei vita e verità, che sei salvezza, che sei vera libertà.
Io porrò la mia fiducia in te che sei la via, camminerò nella tua santa volontà, mio Re.

 

GLORIA (Mariano)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. (x2)

Noi Ti lodiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, ti glorifichiamo,
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente, Figlio unigenito, Cristo Gesù.

Signore Dio, Agnello di Dio, figlio del Padre Onnipotente.
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo, accogli benigno la nostra preghiera.
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi.

Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu l’Altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo nella gloria del Padre. 

 

Salmo: BENEDICI SIGNORE ANIMA MIA

Benedici il Signore anima mia, benedici il Signore anima mia
Tu che sei rivestito di maestà e di splendore, sei tanto grande Signore mio Dio

 

ALLELUIA DIO HA VISITATO IL SUO POPOLO

Alleluia, Alleluia. Alleluia, alleluia. Dio ha visitato il Suo popolo,
ha fatto meraviglie per noi. Alleluia.

Gli occhi dei ciechi vedono la luce, gli orecchi dei sordi odono la voce.
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi.

 

Offertorio: FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo,
pane della nostra vita, cibo della quotidianità.
Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi con i tuoi
oggi vieni in questo pane cibo vero dell’umanità.

E sarò pane e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani
Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva un sacrificio gradito a te.

Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo
vino delle nostre vigne sulla mensa dei fratelli tuoi.
Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi
oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia.

 

Comunione: DIO APRIRA’ UNA VIA

Dio aprirà una via dove sembra non ci sia, come opera non so, ma una nuova via vedrò.
Dio mi guiderà, mi terrà vicino a sé. Per ogni giorno,
amore e forza, Lui mi donerà… una via aprirà.

Dio aprirà una via dove sembra non ci sia, come opera non so, ma una nuova via vedrò.
Dio mi guiderà, mi terrà vicino a sé. Per ogni giorno,
amore e forza, Lui mi donerà… una via aprirà.

Aprirà una strada nel deserto, fiumi d’acqua viva io vedrò.
Se tutto passerà, la Sua parola resterà, una cosa nuova Lui farà.

 

AVE MARIA (VERBUM PANIS)

Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.

Donna dell’attesa e madre di speranza: ora pro nobis
Donna del sorriso e madre del silenzio: ora pro nobis
Donna di frontiera e madre dell’ardore: ora pro nobis
Donna del riposo e madre del sentiero: ora pro nobis.

Donna del deserto e madre del respiro: ora pro nobis
Donna della sera e madre del ricordo: ora pro nobis
Donna del presente e madre del ritorno: ora pro nobis
Donna della terra e madre dell’amore: ora pro nobis.

XV Domenica del Tempo Ordinario – Matteo 13, 1-23

Dal vangelo secondo Matteo
1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».
10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchie hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca! 16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, 21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Il primo personaggio che compare nella parabola è il seminatore. Ciò che colpisce è che egli getti il seme dappertutto, sul terreno buono e sul terreno cattivo. Non distingue fra terreno e terreno. Letta dal punto di vista del seminatore, la parabola appare rivolta agli annunciatori del vangelo. Non hanno il diritto di scegliere dove gettare il seme e dove no. L’annunciatore butta il seme senza risparmio e senza distinzione. Come sapere, al tempo della semina, quali terreni fruttificheranno e quali no? Nessuno deve anticipare il giudizio di Dio.
La figura del seminatore appare all’inizio e poi scompare: il vero protagonista è il seme che è in scena dall’inizio alla fine. La situazione supposta dalla parabola è quella in cui sembra (vedi l’insistenza su questo) che tutto vada perduto, che l’insuccesso del Regno e della Parola sia totale o eccessivo. E invece – afferma Gesù con la sua parabola – non è così. E’ vero che ci sono gli insuccessi, e anche tanti, ma è certo che da qualche parte il successo c’è. Dunque una lezione di fiducia.
Nella spiegazione data da Gesù ai discepoli l’attenzione si concentra non più sul seme, ma sui differenti terreni. Il discorso non sembra più rivolto agli annunciatori del Vangelo, ma a quelli che l’ascoltano e l’accolgono. Si osservi come la spiegazione non si soffermi ugualmente su tutti i tipi di terreno. Sorvola sul primo e sul quarto, e invece si attarda molto più analiticamente sul secondo e sul terzo. Il motivo è chiaro. È proprio su questi due terreni che vengono evidenziate le ragioni storiche e concrete per cui molti nella comunità venivano meno di fronte alle esigenze della Parola, che pure avevano accolto. Sono le stesse difficoltà di oggi: la paura di fronte alle persecuzioni e di fronte alla fatica che il Vangelo comporta, e soprattutto il fascino delle ricchezze e le preoccupazioni del mondo.
Tra la parabola e la sua spiegazione è inserito il lungo dialogo fra Gesù e i discepoli. Il tema è costituito da una domanda precisa: la Parola di Dio non dovrebbe essere chiara per tutti? Come si spiega che la parola del Vangelo, che pretende essere di Dio, è in realtà rifiutata da molti? La risposta è davvero sorprendente: la Parola che il Vangelo offre, proprio perché di Dio, lascia all’uomo la libertà di aprirsi o di chiudersi. La Parola di Dio ha una sua debolezza, che in realtà è la sua grandezza: il rispetto della libertà dell’uomo. Proprio perché di Dio, la parola del Vangelo non costringe. Non riduce lo spazio della libertà, ma lo allarga. (don B. Maggioni, biblista)

Dalla Lituania un post-novizio per l’Oratorio dei Sale

Non si può mai prevedere il piano di Dio, bisogna fidarsi e lasciarsi portare da Lui nella vita. Ogni volta riguardando il mio passato, mi stupisco del modo in cui Dio agisce – mi portava a vivere ciò che non avessi mai immaginato di vivere e tutto quello, per mio stupore, mi portava felicità.
Sono Tomas, salesiano di don Bosco, giovane di età e di professione. Provengo da un luogo non tanto lontano (anche se per alcuni può sembrare il contrario), dalla Lituania. 23 anni fa sono nato in un paese abitato da persone che amano la propria terra e amano il basket (non possiedo questo amore per il basket, però mi sento lituano comunque). Crescendo, mi interrogavo sempre di più sulle questioni esistenziali e sulle questioni riguardanti Dio (come capita a tutti a un certo punto). In Italia sono venuto guidato da don Bosco, lui era così grande che è riuscito ad andare fin lì, prendermi per mano e portarmi qui per insegnarmi come si vive da buoni cristiani e onesti cittadini. In Lituania, ormai 3 anni fa, ho lasciato i miei genitori, mio fratello e un gatto (ormai anche lui era della famiglia). Questo è stato uno dei primi passi, che mi ha introdotto a una vita stupenda (in quanto Dio la rende così).
Durante quest’anno scolastico sono stato a Nave (provincia di Brescia). Lì ho studiato filosofia, dopo l’estate tornerò lì per continuare il mio percorso di studio. Nella vita salesiana, specialmente durante quella iniziale, quando viene l’estate, si abbandona lo studio e si va a fare esperienze estive. Per tale motivo sono qui! Questa tra l’altro sarà la mia prima esperienza estiva da salesiano. Così come dicevo all’inizio, anche questa è una esperienza che non mi aspettavo di vivere – pensavo di vivere qui una semplice estate ragazzi, di vivere in un luogo che sarebbe stato una dimora temporanea prima del ritorno a Nave e più importante non sapevo cosa aspettare dalle persone che sono presenti qui ogni giorno. Invece questa estate ragazzi l’ho trovata stupenda, perché sostenuta dai cuori che ardono di passione per i giovani e che cercano il loro bene. Il luogo che doveva essere una dimora temporanea è diventata la casa dalla quale non vorrò andare via e le persone, che danno vita a questi ambienti, hanno cominciato ad occupare la mia mente giorno e notte. E così, ancora una volta, il Signore mi ha dimostrato che ogni suo piano porta solo il bene.
C’è ancora tanto da vivere prima della fine dell’estate, però sono sicuro che tutto ciò che il Signore mi proporrà, sarà per il bene dei giovani e di me stesso. Sono sicuro che a ognuno di noi Lui propone un viaggio da compiere, l’unica cosa da fare qui sarebbe quella di smettere di remare contro corrente, dove la corrente è Lui, e di lasciarsi andare meravigliandosi di tutto ciò che mi sta attorno.

Novità dall’Estate Ragazzi: Iscrizione 4° settimana

Care famiglie dell’estate ragazzi,eccoci qui ad informarvi riguardo le iscrizioni della 4° settimana.
 
Con gioia vi confermiamo che, grazie alla disponibilità dei volontari, siamo riusciti ad accogliere tutte le richieste per la 4° settimana di estate ragazzi. Potete recarvi alla segreteria esterna per il pagamento il lunedì e il giovedì dalle 8.00 alle 9.30 e dalle 17.00 alle 19.30.
 
Quest’anno è davvero un anno speciale anche per voi famiglie e notiamo che ci sono molte richieste di iscrizione in ritardo, rinunce all’ultimo e domande di cambio settimana… capiamo che questa estate è stata programmata all’ultimo e quindi anche noi riusciamo a dare comunicazione sui posti disponibili solamente di settimana in settimana. Ce la stiamo mettendo tutta e speriamo che possiate essere contenti.
 
Vi consigliamo di rimanere aggiornati attraverso il sito salecuneo. E’ possibile ricevere anche la newsletter con tutte le novità, sappiamo che a molti di voi già arriva, basta segnalarlo con una mail all’indirizzo salecuneo@gmail.com.
Per chi fosse più social è possibile anche seguire gli aggiornamenti su facebook e su instagram.
 
Buona estate a tutti voi!
 
P.S. Grazie a tutti i presenti ieri per la prima messa e la festa per don Alessandro Basso, è stato un bel momento di comunità!
Lo staff

Estate Ragazzi, tema: SUPERTERRA

Cambiare si può! Ecco il motto dell’Estate Ragazzi 2020: riciclo e sostenibilità ambientale sono i temi attorno ai quali ruota la nostra estate ai Sale.

In un momento di cambiamenti continui causati dalla pandemia, stiamo imparando a cambiare anche noi. Durante le giornate in oratorio impariamo a tutelare l’ambiente e a prestare più attenzione alle conseguenze delle nostre azioni sull’ambiente.

Alcuni di voi si staranno chiedendo come ci riusciamo. Ogni momento è buono per imparare a rispettare la natura!

Tra una risata e l’altra, attraverso i giochi, i momenti formativi e i laboratori capiamo come fare.

Ad esempio questa settimana la fascia di 1^ e 2^ elementare ha riciclato bottiglie in plastica per creare dei piccoli giocattoli ecosostenibili.

Mentre 3^-4^-5^ elementare ha sperimentato un nuovo gioco che ha fatto riflettere sul tema dell’inquinamento e ha sottolineato l’importanza della raccolta differenziata.

I ragazzi più grandi nel momento formativo hanno appreso, tramite una staffetta, che le risorse limitate di cui godiamo non devono essere sprecate.

È evidente che ognuno nel proprio piccolo questa settimana ha cercato di contribuire al cambiamento che tutti dovremmo avere a cuore: ogni piccola azione contribuisce a salvare il pianeta!