31 Ottobre – 1 Novembre al Cinema: ciclo GRANDI SCHERMI
SABATO 31 | ore 17.30 – 21.00
DOMENICA 1 | ore 17.30
24-25 Ottobre al Cinema: ciclo SUPER 8
SABATO 24 | ore 17.30 – 21
DOMENICA 25 | ore 17.30
AL CINEMA!!
Le belle iniziative arrivano anche in momenti di incertezza come quello che stiamo vivendo. La comunità Salesiana si mette in gioco con una proposta cinematografica che respira di fresco e che propone un “cinema esperienza” con una programmazione nei weekend completamente rinnovata nel format.
A partire da sabato 24 ottobre, la Sala della Comunità Cinema Teatro Don Bosco, propone weekend “a tema”, alternando su base settimanale il target di pubblico. Una formula nuova che vede protagoniste quattro fasce di fruitori: i piccolini, gli adolescenti, giovani & adulti, le famiglie. Per ciascuna fascia sono selezionati titoli adatti alle specifiche esigenze, per favorire un’esperienza emozionante e ricca di significato.
La programmazione che verrà proposta nelle prossime settimane è il frutto del lavoro, in atto dall’estate, di un gruppo di volontari che si sono presi a cuore la Sala della Comunità. L’idea che ha guidato l’impegno estivo è quella di stimolare le persone alla fruizione in sala, offrendo non solo film (che puoi vedere ormai in formati e situazioni diverse), ma l’esperienza del Cinema. E il Cinema lo vedi solo al Cinema!
Fino al periodo pre-natalizio sono previsti quattro cicli di programmazione che si alternano nei weekend:
- Primi Schermi presenta film di animazione appositamente pensati e realizzati per bambini dai 4 ai 7 anni, con durata, contenuti e narrazione idonei all’età del pubblico. Un’occasione imperdibile per far vivere ai propri piccolini una gradevole esperienza di cinema a loro misura, nella tranquillità più totale anche per i genitori; un modo per avviare i bambini alla visione sul grande schermo, con storie accattivanti e dense di significato;
- Super 8 si rivolge a ragazze e ragazzi adolescenti e preadolescenti, proponendo una selezione dei migliori film di avventura e animazione; l’occasione di vivere o rivivere emozioni in sala, avvolti dalla magia del suono in dolby surround e delle immagini sul grande schermo.
- la proposta per il pubblico di giovani e adulti è condensata nel ciclo Grandi Schermi che propone i più importanti titoli della stagione passata, da vedere se si sono persi o da rivedere perché… ne vale proprio la pena!!!
- Cinema Family offre la possibilità di unire ragazzi, genitori, giovani e meno giovani nella stessa sala per raccogliere stimoli, condividere risate, farsi trasportare tutti insieme da storie appassionanti, ricche di spunti per un dialogo costruttivo che può continuare in famiglia.
Ecco il calendario delle uscite:
| data | ciclo | titolo | orari proiezioni |
| 24-25 ottobre | Super 8 | Dolittle | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
| 31 – 01 novembre | Grandi Schermi | Crescendo | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
| 07 – 8 novembre | Piccoli schermi | Zog e Topo Brigante | sab: 17.30
dom: 17.00 |
| 14 – 15 novembre | Cinema Family | JoJo Rabbit | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
| 21 – 22 novembre | Super 8 | Onward | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
| 28 – 29 novembre | Grandi Schermi | Odio l’estate | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
| 12 – 13 dicembre | Piccoli Schermi | Dreambuilders | sab: 17.30
dom: 17.00 |
| 19 – 20 dicembre | Cinema Family | Conta su di me | sab: 17.30 – 21.00
dom: 17.00 |
Il costo del biglietto di ingresso singolo è 4,50€; è possibile acquistare una tessera non nominativa da dieci ingressi a 35,00€, utilizzabile per qualunque proiezione del fine settimana.
La gestione della sala avverrà nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza per il contrasto dell’epidemia da Covid-19. La Sala sarà aperta un’ora prima dello spettacolo: si invita il pubblico a presentarsi in anticipo per svolgere in tutta calma le operazioni di ingresso e biglietteria.
I posti disponibili sono 100.
È anche possibile prenotare il posto inviando una mail a prenotazionidonbosco.cuneo@gmail.com indicando: nome, cognome, recapito telefonico, numero di posti prenotati (è possibile indicare più posti solo per i congiunti, altrimenti indicare i dati di ogni persona).
Il cinema teatro Don Bosco vi aspetta: lasciatevi coinvolgere da questa nuova avventura!!
1,2,3…partiti! (Tutti i documenti per poter accedere all’oratorio)
In concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, anche il cortile ha riaperto i cancelli. A dire il vero, per ora, solo la porta di ingresso….
Si, perché per rispettare la salute di tutti e le norme imposte da questo difficile periodo, abbiamo dovuto introdurre alcune regole stringenti, ma il cortile, in questo modo, ha potuto riaprire e accogliere i ragazzi.
Chi passa di qui, ormai, sa che deve fermarsi da Suor Bruna o da un volontario per la misurazione della temperatura, l’igienizzazione delle mani, il memorandum sull’uso della mascherina e la consegna della scheda pre-triage quotidiana…. Ma poi trova un cortile pronto ad accoglierlo e a permettergli di giocare e stare insieme agli altri in sicurezza.
Tenere sempre la mascherina o la distanza non è facile; agli educatori spetta l’ingrato compito di vigilare e ricordare costantemente le norme, ma, complici la voglia di stare insieme e di giocare, pian piano ci si sta abituando e magari tra un po’ ci dimenticheremo la mascherina indosso anche quando andremo a dormire!
A proposito di schede, per rendere ancor più sicuro, e quindi accogliente, il nostro oratorio, abbiamo predisposto alcuni documenti necessari alla frequentazione del cortile e di tutte le attività dell’oratorio.
I moduli sono questi: metterei il link direttamente su ognuno
– MODULO ISCRIZIONE ATTIVITÀ’ DELL’ORATORIO – INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: è un documento unico che iscrive i ragazzi a tutte le attività dell’oratorio e autorizza il trattamento dei loro dati personali (privacy). Questo documento va compilato una sola volta e consegnato in oratorio la prima volta che passate di qui.
– PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA L’ENTE GESTORE E LE FAMIGLIE: anche questo documento va compilato una sola volta e consegnato in oratorio la prima volta che passate di qui.
– SCHEDA DI PRE-TRIAGE QUOTIDIANA: questo documento, invece, andrà stampato, compilato e consegnato ad ogni ingresso dei ragazzi in oratorio.
E dunque… vi aspettiamo in cortile tutti i giorni dalle 15 alle 19!
E non dimenticate la mascherina! 😉
Lo Staff
Alluvione a San Giacomo
Sabato pomeriggio 3 ottobre ci è arrivato un messaggio da parte di Luciano che ci diceva che la strada per San Giacomo per 2 Km ormai non c’era più a causa dell’alluvione per le forti piogge tra venerdì e sabato.
Rimaniamo tutti interdetti con il dubbio che 2 km di strada sono proprio tanti! Poi arrivano le conferme di altri amici dell’oratorio con le relative foto. Anche il ponte della frazione aveva una sponda non più agibile. Dato per assodato che la strada aveva subito dei danni, ci è venuto il dubbio che anche la nostra casa potesse aver subito dei danni vista la vicinanza al fiume.
Ma come fare per andare a verificare di persona? In più nella nostra casa di montagna c’era ancora l’acqua da chiudere, il gas da togliere, i cancelli di ingresso in legno da mettere nel salone, le luci esterne da portare in casa, la corrente da staccare… Avevamo organizzato di fare tutto proprio quella domenica, giorno in cui anche i ragazzi della settimana comunitaria sarebbero dovuti andare su per un’ultima giornata di gioco tra i boschi della nostra casa.
Ci rivolgiamo al comune di Entracque e ai Guardiaparco che organizzano per giovedì 8 ottobre una spedizione ovviamente a piedi, proprio scortata dai Guardiaparco. Richiesta: essere solo in due e con meno di 60 anni vista la difficoltà della salita e la pericolosità in alcuni tratti.
Con la comunità decidiamo che saremmo andati su io, don Vincenzo, chiedendo l’aiuto a Massimiliano che si era reso disponibile. Ritrovo alle 8 in punto nella sede del parco al centro faunistico “Uomini e lupi”. Non siamo soli, tre squadre hanno accompagnato noi, chi gestisce il ristorante a San Giacomo e chi aveva il campeggio. Il giorno seguente un elicottero sarebbe salito per recuperare tutti i materiali che erano ancora da portare giù. Le uniche cose che sarebbero riamaste su fino alla riapertura della strada sarebbero stati due camper e una macchina che non avevano fatto in tempo a lasciare la valle.
Pensavamo di poter salire ben di più con la macchina, ma appena superata la diga e quel che restava dell’area picnic, abbiamo dovuto fermare la macchina e procedere a piedi poiché la strada non esisteva già più.
Lo scenario cui ci siamo trovati di fronte è risultato essere decisamente peggiore rispetto a quello che ci eravamo immaginati: davvero per chilometri (anche più di due!) la strada non esisteva più e non si riusciva nemmeno a immaginare dove potesse passare! Solo massi enormi, alberi distrutti, detriti e pezzi del grosso filo della corrente tranciato in più punti. Impressionante. Abbiamo dovuto camminare per circa un’ora su ciò che rimaneva dell’alluvione, evitando l’acqua, i residui degli alberi distrutti e i massi più grandi, arrampicandoci tra un masso e l’altro. Così fino alla frazione di San Giacomo. Qui la potenza distruttiva delle acque aveva prodotto i suoi effetti peggiori: il campeggio praticamente non esisteva più, del parcheggio sotto il ristorante ormai non c’era più traccia, il ponte risultava essere l’unica cosa rimasta in piedi, ma prima e soprattutto dopo, il nulla fino alla salita che porta alla nostra casa. Guardare le foto per credere.
Fortunatamente la nostra casa non ha subito danni, abbiamo perso solo la parte di torrente che scendeva di fianco alla casa e che l’alluvione ha deviato del tutto sul letto principale. I Gesuiti invece hanno avuto come danno la distruzione della condotta che prelevava acqua dal torrente portandola a loro e al campeggio.
Aiutati dai Guardiaparco abbiamo fatto i lavori che dovevamo e dopo qualche ora siamo rientrati verso le 13 alla macchina.
Ovviamente ci vorrà del tempo per rifare la strada e sistemare i danni, ma già mentre scendevamo abbiamo incontrato le prime ruspe che iniziavano i lavori. Speriamo per la prossima primavera che si possa ritornare a san Giacomo, luogo a cui siamo tutti affezionati.
Qui sotto mettiamo le foto che abbiamo fatto in quella giornata…
Festa di inizio anno pastorale – 11 ottobre – foto della giornata
11 ottobre. I Sale di Cuneo inizia ufficialmente l’anno pastorale: tutti in cortile, muniti di mascherina ed a debita distanza, per la celebrazione eucaristica. È bello vedersi in tanti, finalmente. Ma è anche l’occasione di un mandato. Animatori, catechisti, educatori, allenatori e maestri di musica hanno ricevuto il mandato educativo per l’anno che comincia, un mandato che fa di loro non dei semplici volontari al servizio della parrocchia o dell’oratorio, ma autentici testimoni del Cristo risorto. Ad ognuno è stato consegnato il libretto “Nel cuore del mondo” perché sia da guida per il servizio offerto in parrocchia o in oratorio.
Al termine della celebrazione eucaristica è seguito il lancio della proposta pastorale che guiderà i cammini parrocchiali e oratoriani. #livethedream contiene le linee guida per il prossimo triennio, incentrate sul sogno dei nove anni di Giovannino Bosco, con un invito ad immergerci nel cuore del mondo per esserne luce, sale e lievito. Ai ragazzi, ai giovani e agli adulti è rivolta la chiamata a fecondare la realtà contemporanea, dando anima al mondo, rispondendo alla vocazione di testimoniare con un impegno concreto l’amore di Dio per ogni uomo.
Un piccolo aperitivo “insacchettato” è stato, infine, l’occasione per scambiare due parole in fraternità.
Il pomeriggio di giochi per elementari, medie e superiori ha chiuso una giornata di festa per tutta la comunità salesiana.
Per chi volesse vedere le foto e i video della giornata clicchi qui sotto:
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Eccomi, manda me! (Is. 6,1)
XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Matteo 22,15-21
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, 15i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
A Gerusalemme Gesù è coinvolto in una serie di dibattiti che chiamano in causa i gruppi più rappresentativi del giudaismo. Le risposte di Gesù agli interrogativi che gli vengono posti mostrano la sua totale indipendenza di giudizio nei confronti delle correnti culturali dominanti. Un’indipendenza di giudizio che dovrebbe essere la prerogativa del cristiano di ogni tempo. Certamente tutto il peso del racconto evangelico (Mt 22,15-21) cade sull’affermazione: «Rendete a Cesare quello che è di cesare e a Dio quello che è di Dio». Ma prima soffermiamoci su un particolare non privo di importanza. L’episodio pone due personaggi a confronto: Gesù e gli interroganti. Due ritratti completamente diversi. Gesù – colto qui nella sua struttura umana – è definito un maestro «veritiero», che insegna la via di Dio «secondo verità» e che non «guarda in faccia nessuno». Un uomo franco, lineare, tutto d’un pezzo. Non dice ciò che gli è utile, non è condizionato dal consenso e dalla popolarità: dice ciò che è vero, comunque esso sia. Tutto il contrario è la figura dell’interrogante: un uomo contorto, malizioso, capace di fingere per trarre in inganno. La sua domanda non nasce dal desiderio di sapere né gli interessa la verità. Il Vangelo parla di «malizia» e di «ipocrisia». Il primo termine (poneria) indica una malizia consapevole e furba, che sgorga dall’interno: non una cattiveria casuale, un atto inconsulto, ma una scelta abituale, una logica di vita. Il secondo definisce l’attore, l’istrione: recita sulla scena parti che non riflettono la sua vita, finge sentimenti che non prova. Dentro è in un modo e fuori in un altro. Ma veniamo al punto. Il detto di Gesù risulta di due parti. La prima («date a Cesare quello che è di Cesare») riconosce che ci sono i diritti dello Stato e quando lo Stato rimane nel suo ambito questi diritti si tramutano in doveri di coscienza. È significativo, ad esempio, che Paolo scriva ai cristiani di Roma (Rm 13) sollecitandoli a pagare le tasse e a rispettare le autorità (che pure erano pagane). Anche se non gestito dai cristiani, lo Stato ha i suoi diritti. Tuttavia lo Stato non può arrogarsi diritti che competono solo a Dio («e a Dio quello che è di Dio»), il che significa che non può assorbire tutto l’uomo, non può sostituirsi alla coscienza. Il cristiano rifiuta di far coincidere per intero la sua coscienza con gli interessi dello Stato. Afferma il primato di Dio ed è perciò – in radice – un possibile «obiettore di coscienza». La radice della libertà di coscienza è il riconoscimento del primato di Dio. (B. Maggioni, biblista)










