Uno strumento per accompagnare i genitori che chiedono il battesimo dei figli

Riflessione sull’evento della nascita e schede operative per accompagnare i bambini 3-6 anni anche nel tempo di Quaresima

È stato pubblicato il primo numero dell’anno de “Il Nido”, opuscolo curato dal gruppo guidato da don Alberto Aimar che anima la pastorale prima e dopo il battesimo dei bambini, nell’ambito dell’Ufficio catechistico delle Diocesi di Cuneo e di Fossano. La pubblicazione tratta del tema “La nascita… l’inizio di tutto”. All’interno si trova un breve articolo di presentazione del tema “Alla sorgente della parola vivente” approfondito da Anna Peiretti, caporedattore de La Giostra e autrice di numerosi libri per bambini, impegnata nella promozione della lettura per i bambini da zero a sei anni e nell’accessibilità ai testi per i bambini con disabilità. Il tema era stato trattato lo scorso anno in occasione del corso di formazione. È possibile anche rivedere la registrazione dell’incontro. Inoltre è presente la presentazione di una scheda tratta dal sussidio “Silenzio, parla Dio…” della terza fase del progetto “L’albero dove i piccoli trovano il nido”. Completano il foglio, la breve recensione del libro “Il popolo dei bambini. Ripensare la civiltà dell’infanzia” di Margherita Rita e la proposta del cammino quaresimale di quest’anno: “Occhi di Pasqua” che si rivolge anche ai bambini nella fascia di età 3-6 anni.

Inalberiamoci: ciclo di incontri e di riflessioni spirituali sul creato

Cinque appuntamenti sulla biodiversità e il valore degli alberi da marzo a maggio a Fossano, promossi dall’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro

In questi tempi così bui parlare di biodiversità e di alberi? Direi proprio che ha un suo senso profondo. Ormai abbiamo capito che “tutto è connesso” e che viviamo non due crisi, ma una crisi sola, socio-ambientale. L’educazione al rispetto della Madre Terra è allo stesso tempo cammino verso una vera fraternità e un mondo “in pace”. Fa parte di quell’impegno ineludibile a non rassegnarsi al male, all’ineluttabile, al potere delle bombe, alla crudeltà insensata della guerra. Papa Francesco durante un viaggio nel cuore dell’Africa disse: “piantare un albero ci provoca a continuare ad avere fiducia, a sperare e soprattutto a impegnarci concretamente per trasformare tutte le situazioni di ingiustizia e di degrado che oggi soffriamo”.

Forse non ci rendiamo conto che senza gli alberi la vita sulla Terra sarebbe impossibile. Le specie vegetali forniscono l’ossigeno fondamentale alla nostra esistenza e sono al contempo una parte essenziale della catena alimentare e di sostentamento per le specie del nostro pianeta. Non solo: grazie ai loro processi di respirazione e fotosintesi, gli alberi aiutano a combattere il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica e contribuiscono alla pulizia dell’aria, incamerando inquinanti come ozono, ossidi di nitrogeno e biossidi di zolfo. Gli alberi hanno un potere immenso sulla nostra salute, fisica, psichica, mentale e spirituale. Quanti profughi a causa della distruzione della biodiversità, della desertificazione e della mancanza di condizione minime per una vita decente nella propria terra nativa!

Per questo come Comunità Laudato Sì’ di Fossano, con la collaborazione degli Amici del Creato e della Pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato abbiamo pensato a un percorso di informazione, riflessione ed azione a riguardo della biodiversità e, in particolare, degli alberi nel nostro territorio, tenendo insieme l’ambiente e la vita concreta delle persone.

Non si può amare ciò che non si conosce. Ecco allora tre incontri con persone speciali, che la ricchezza del mondo vegetale del nostro territorio la conoscono bene e la difendono per una vita buona per tutti. Con l’impegno a fare la nostra parte partecipando al progetto “Inalberiamoci”, risposta concreta all’appello “#Unalberoinpiù #Tipianto”.

Per chi poi desidera, come ormai è abituale da alcuni anni, due momenti di spiritualità, di lode al Dio Creatore, presso i Boschetti, spazio prezioso che chiamiamo “Tempio del Creato”.

Eccovi il programma completo. Vi aspettiamo.

don Flavio Luciano – Vicario episcopale per la Carità e l’impegno sociale

 

Serata di riflessione su separati, divorziati e credenti

Mercoledì 23 marzo alle ore 20.45 presso il Seminario di Fossano, per riscoprire la qualità autenticamente umana della fede cristiana

“L’esperienza della separazione dal coniuge è ogni volta una ferita profonda, sia per chi la vive in prima persona e sia per chi, familiare o amico, ne resta inevitabilmente coinvolto”, dice il diacono Paolo Tassinari, Direttore in solidum dell’Ufficio per la famiglia delle diocesi di Cuneo e di Fossano. “Come vediamo, nella storia della crisi di una coppia, si passa dal fulmine a ciel sereno come quando, quasi improvvisamente, il rapporto si incrina e si spezza, fino alla scelta di separarsi che viene condivisa, o perlomeno presagita, tra i due ex. Scelta che, sovente, è accompagnata da sentimenti opposti che oscillano dall’estremo della rabbia e della frustrazione a quello della liberazione e della rinascita”.

Il ventaglio delle situazioni è molto ampio. “A fronte del fallimento di un matrimonio, gli equilibri delle persone coinvolte cambiano. Ultimamente mi è capitato di ascoltare un amico che si chiedeva: Come posso vivere la mia fede e il mio rapporto con Dio ora che sono separato? Il mio essere credente è diverso dopo la separazione, non è più quello di prima; sento gli uomini e le donne di Chiesa come giudici della mia storia, anche se non la conoscono, e mi pesa. Vado a Messa sempre di meno, perché non mi sento nel mio posto; da sposato, credere in Dio era più facile, si avevano più certezze”.

Prendendo sul serio queste sollecitazioni, mercoledì 23 marzo alle ore 20.45 nell’Aula Magna del Seminario Interdiocesano di Fossano, viale Mellano 1, viene proposta una serata condotta dal biblista Angelo Fracchia sul tema “Separati, divorziati e credenti. Quale fede può sopravvivere quando un amore muore? Tracce di spiritualità cristiana”, a cura dell’Ufficio per la famiglia delle Diocesi di Cuneo e di Fossano, nell’ambito del programma “L’anello perduto”: un incontro aperto a tutti per riscoprire, da separato e divorziato o in qualunque altra situazione, la qualità autenticamente umana della fede cristiana.

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 11 al 20 marzo 2022

II Domenica di Quaresima – Luca 9, 28-36

II Domenica di Quaresima – Luca 9, 28-36 – Anno C

28Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Il racconto evangelico della trasfigurazione, (Lc 9,28-36) vuole essere una rivelazione rivolta ai discepoli: il suo oggetto è il significato profondo e nascosto della persona di Gesù e della sua opera.

La nube, la voce, e la presenza di Mosè ci pongono in direzione della grande teofania del Sinai, modello di tutte le teofanie bibliche. Con questo si afferma che Gesù è il nuovo Mosè, il profeta definitivo, e che in Lui giungono a compimento l’Alleanza e la legge. Altri tratti, come le vesti candide e il volto splendente, ci dicono che Gesù, incamminato verso la Croce, è in realtà il Signore. È proprio in questo Gesù incamminato verso la Croce che troviamo il compimento dell’Alleanza e della legge.

Ma dobbiamo essere più precisi, la trasfigurazione non intende semplicemente rivelare il futuro che attende Gesù, ma anche manifestare il significato profondo che la realtà di Gesù già ora possiede. In altre parole, la trasfigurazione non è soltanto la rivelazione in anticipo della futura risurrezione di Gesù, ma è una rivelazione di ciò che Gesù è già: il Figlio di Dio. Di più: la trasfigurazione non è soltanto una rivelazione dell’identità profonda di Gesù e della via della Croce. È nel contempo una rivelazione dell’identità del discepolo. La via del discepolo è come quella del Maestro, ugualmente incamminata verso la Croce e verso la risurrezione. E anche per il discepolo la risurrezione non è una realtà semplicemente futura, ma è già una realtà presente e anticipata. La comunione con Dio è già operante. E di tanto in tanto questa realtà profonda e pasquale, normalmente nascosta, affiora. Nel viaggio della fede non mancano momento chiari, momenti gioiosi all’interno della fatica dell’esistenza cristiana. Occorre saperli scorgere e saperli leggere. Il loro carattere è però fugace e provvisorio, e il discepolo deve imparare ad accontentarsi. Pietro desiderava eternizzare quell’improvvisa chiara visione, quella gioiosa esperienza: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». È un desiderio che rivela un’incomprensione dell’avvenimento («Egli non sapeva quel che diceva»). I momenti gioiosi e chiari disseminati nella vita di fede non sono il definitivo, ma soltanto una sua pregustazione: non sono la meta, ma soltanto un annuncio profetico di essa. La strada del discepolo è quella della Croce. Dio offre un’anticipazione, ma poi bisogna fargli credito, senza limiti. Come ha fatto Abramo (prima lettura), che si è fidato della promessa di Dio giocando su di essa tutta la propria esistenza. (Bruno Maggioni, biblista)

 

Avviso per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina

Dal Comune di Cuneo
La Regione #Piemonte ha avviato una ricognizione su tutto il territorio delle famiglie e dei singoli disponibili ad accogliere temporaneamente nuclei famigliari provenienti dall’#Ucraina, composti in gran parte da donne (mamme, nonne, e zie) con figli anche minori al seguito, in fuga dalle zone di conflitto.
Il testo dell’avviso e la modulistica sono su https://www.regione.piemonte.it/…/emergenza-umanitaria…
In stretto raccordo con Anci, le autonomie locali, gli enti e le associazioni preposti e d’intesa con le Prefetture, la Regione raccoglierà le disponibilità e successivamente chi ha manifestato la propria disponibilità potrà essere contattato per l’attivazione dell’accoglienza e degli eventuali percorsi di accompagnamento necessari per l’inserimento delle persone nel nuovo contesto.

Attivazione Rete Accoglienza – Sportello Info Ucraina

Comunicato Stampa

In riferimento all’attuale crisi legata agli eventi bellici in corso in Ucraina, il Comune di Cuneo sta valutando la possibilità di sottoscrivere un protocollo con la Prefettura finalizzato alla creazione di una rete di accoglienza per i profughi ucraini che prevede anche la messa a disposizione di alloggi destinati a ospitare tali nuclei.

Nell’ambito di tale iniziativa da lunedì 14 marzo 2022 verrà attivato lo sportello Info Ucraina presso il polo “.Meet”, via Leutrum 7 Cuneo, destinato a tutti i cittadini Ucraini presenti sul territorio, famiglie e altri soggetti che offrono ospitalità e a tutte le persone interessate ad offrire il loro contributo in risposta a tale emergenza.

Lo sportello offrirà tutte le informazioni necessarie rispetto le pratiche burocratiche, le procedure di carattere sanitario e quelle relative ai bisogni di accoglienza da parte delle persone provenienti dall’Ucraina oltre fornire indicazioni a tutte le famiglie e soggetti accoglienti.

Oltre la consulenza, lo sportello in raccordo con Prefettura e Questura e in stretta collaborazione con il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese, ASL CN1, Caritas diocesana e parrocchiali, Croce Rossa Italiana, Associazione San Vincenzo de’ Paoli, Cooperative Sociali e altri soggetti del privato sociale, garantirà l’incontro tra il bisogno di accoglienza e l’offerta ad ospitare, il supporto per le pratiche amministrative e legali, il supporto sanitario, l’accompagnamento sociale in caso di presenza di minori o anziani, corsi di base di lingua italiana, eventuale successivo inserimento a scuola dei minori.

Enti, cittadini ucraini, famiglie e soggetti ospitanti o disponibili ad ospitare, tutte le persone interessate ad offrire il loro contributo potranno rivolgersi direttamente allo sportello “Info Ucraina”, presso il polo “.Meet”, via Leutrum 7 Cuneo, negli orari di apertura libera appositamente ampliati:

lunedì              9.30/12.00 – 15.30/17.30

martedì           9.30/12.00 – 15.30/18.00

mercoledì       9.30/12.00 – 16.00/18.30

giovedì            15.30/18.00

venerdì           9.30/12.00

E’ possibile anche contattare lo sportello ai seguenti riferimenti Tel. 0171/444547 – mail polo.meet@comune.cuneo.it.

I momenti belli in famiglia sono un pezzo di Paradiso

Domenica 13 Marzo tornano a incontrarsi le famiglie di Gattonando con Dio (0-6 anni)

Domenica 13 Marzo 2022, nel corso della Messa delle 16,15, appuntamento con le famiglie di Gattonando con Dio, con bimbi di età compresa tra gli 0 e i 6 anni. Al termine della Messa nei locali dell’oratorio seguirà un momento di incontro e di confronto per genitori e attività laboratoriali dedicate ai più piccoli. Si partirà dai simboli che saranno letti nel Vangelo della domenica e si cercherà di abbinarli a cosa significa e cosa comporta essere genitori quotidianamente. Ci si vuole confrontare sulle paure che incombono sui nostri bimbi, sulle gioie e le fatiche dell’educare, con l’obiettivo di comprendere che i momenti belli delle nostre famiglie sono un pezzo di paradiso.

Proprio per dare continuità a questo percorso di confronto, e per avere l’occasione di conoscersi meglio, si proseguirà durante tutte le Messe della quaresima delle ore 10,30 con momenti dedicati ai più piccoli, in un luogo diverso della chiesa stessa.

Nel corso della Messa delle 10,30 di domenica 20 e 27 Marzo, 3 e 10 Aprile, i bambini avranno la possibilità di prepararsi alla Pasqua e al termine della Messa ci sarà sempre un momento di incontro per i genitori e di gioco per i piccoli presso la zona parco giochi dell’oratorio. Il percorso seguirà le indicazioni delle Diocesi di Cuneo e Saluzzo Occhi di Pasqua.

L’ultimo appuntamento di Gattonando con Dio si svolgerà sabato 7 Maggio 2022 nel pomeriggio nel cortile dell’oratorio salesiano. Dopo il Santo Rosario ci sarà una serata di condivisione e di festa per le famiglie.

Via Crucis 2022

In occasione del Mercoledì della Ceneri, il 2 marzo scorso, Papa Francesco ha esortato a dedicarsi alla preghiera e al digiuno per la pace in Ucraina. L’avvio della Quaresima del Santo Padre ha incrociato ancora una volta il cammino dell’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE): con un “clic” sul tablet della delegazione di Cube Radio, Papa Francesco ha dato il via ufficiale alla Via Crucis digitale che accosta ad ogni stazione un brano dell’Enciclica “Fratelli Tutti”. Nella Via Crucis di quest’anno, ideata da Marica Padoan in ogni stazione è rappresentato un giovane accanto al Cristo sofferente, una modalità per rammentare la partecipazione del mondo giovanile a questo percorso liturgico, oltre ad un elemento legato alla terra e uno legato al cielo, segno del Sacrificio Eucaristico che “unisce cielo e terra”. Cliccando su ciascuna stazione verranno resi disponibili: l’icona della stazione, il testo del Vangelo tratto dal libretto liturgico della Via Crucis presieduta da Papa Francesco nel 2021, e una frase tratta dalla lettera Enciclica “Fratelli Tutti”.

Stazioni della Via Crucis di Cube Radio

Il Papa: la ricerca biomedica sia libera dal condizionamento economico

Nel videomessaggio con le intenzioni di preghiera di marzo, Francesco ribadisce che le applicazioni della biotecnologia devono essere responsabili e rispettose della persona e dell’ambiente. Invita ad “un discernimento ancora più profondo, ancora più sottile”, per non subire passivamente il progresso tecnologico ma per accompagnarlo al servizio dell’uomo

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