La dottoressa Letizia Barutta incontra il Circolo don Bosco

In data 10 marzo u.s. la dr.ssa Letizia Barutta ha svolto un incontro con i Soci del Circolo Don Bosco su esperienza personale di pronto soccorso e terapia d’urgenza.

La dr.ssa ha illustrato l’importanza del Medico di Pronto Soccorso che deve essere altamente specializzato nel riconoscere nel più breve tempo possibile la necessità dei pazienti pervenuti al medico di turno contrassegnati dai diversi colori del triage che contraddistinguono la gravità e urgenza della visita. Il medico ha 20′ di tempo per inquadrare il problema e di conseguenza il percorso che il paziente deve affrontare di analisi chimico, cliniche o di eventuale ricovero ospedaliero.

La dr.ssa ha parlato dell’importanza del personale infermieristico del triage che è in grado di far fare esami ematochimici e strumentali tipo ECG in modo che il medico nei pochi minuti che ha di tempo per la visita ha già un quadro preciso del problema avendo gli esami già disponibili.  Pertanto è ancora più facilitato nella valutazione dei sintomi del paziente.

Ha parlato inoltre della difficoltà di trovare medici di Medicina d’urgenza, che devono avere una preparazione ad ampio settore di un po’ tutte le specialità  per comprendere velocemente le problematiche che si presentano.

È stato un incontro molto sentito con numerose presenze (circa 40) che hanno anche rivolto alla dr.ssa domande inerenti all’arrivo al Pronto Soccorso.
Ringraziamo a nome del Presidente e del Consiglio Direttivo la dr.ssa Letizia Barutta con l’auspicio che torni fra noi altre volte.

Percorso prematrimoniale

Percorso prematrimoniale 2022 – Chiesa Don Bosco di Cuneo

Si è concluso domenica 6 marzo, con la benedizione dei fidanzati, il percorso di preparazione al matrimonio, organizzato dalla parrocchia di Don Bosco di Cuneo.

Quest’anno, vi hanno aderito ben sedici coppie della città che, con entusiasmo, hanno partecipato a tutte le attività proposte dall’equipe e da Don Mauro.

Complessivamente, ci sono stati sette appuntamenti che si sono tenuti durante tutto il mese di febbraio e ciascuno di essi è stato dedicato all’approfondimento di un particolare aspetto della vita di coppia.  Ai temi prettamente spirituali, riguardanti il significato del matrimonio come sacramento, se ne sono affiancati altri più pratici, come la comunicazione, la sessualità e la gestione del denaro. Alcuni di questi incontri sono stati guidati da esperti, come ad esempio la psicologa Claudia Venturino che ha parlato di comunicazione, l’avvocato Davide Sacchetto che si è occupato degli aspetti legali e la coppia Nicoletta e Davide Oreglia per quanto riguarda la sessualità e l’intimità. Anche le coppie dell’equipe hanno dato il loro contributo con il racconto delle loro esperienze matrimoniali, suscitando, talvolta, momenti di grande coinvolgimento emotivo. I punti di forza di questo percorso, infatti, sono stati, sicuramente, la condivisione e il confronto continuo tra  tutte le coppie. Non sono mancati momenti di convivialità e di allegria che hanno reso ancora più piacevoli gli appuntamenti settimanali.

Il corso si è rivelato, dunque, a detta dei partecipanti, molto utile e per nulla scontato anche da chi convive già da un po’ di tempo. Infine, ha reso tutti più consapevoli del valore della scelta che si accingono a compiere.

“Potevate semplicemente andare a convivere o scegliere di sposarvi in comune e invece avete deciso di unirvi in matrimonio davanti al Signore”: queste le parole di Don Mauro, durante  la messa del 13 febbraio dedicata ai soli fidanzati del corso.

Adesso che il corso si è concluso, spetta alle coppie fare tesoro di questa esperienza formativa e testimoniare con gioia questo nuovo capitolo della loro vita.

Maria Casula

12 & 13 Marzo al Cinema: ciclo CINEMA FAMILY

SABATO 12 | ore 18
DOMENICA 13 | ore 18

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 4 al 13 marzo 2022

I Domenica di Quaresima – Luca 4, 1-13

I Domenica di Quaresima – Luca 4, 1-13 – Anno C

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.

3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».

5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».

9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; 10sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano; 11e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». 12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Sorprende che è lo Spirito Santo ricevuto al Battesimo che conduce Gesù nel deserto, dove avviene il confronto con Satana. Filiazione divina, dono dello Spirito e missione (queste le tre fondamentali strutture del Battesimo) non sottraggono alla prova, ma al contrario inaugurano un’esistenza costantemente messa alla prova. Satana suggerisce a Gesù di percorrere una via messianica conforme alle attese popolari. Lo storico ebreo Giuseppe Flavio racconta – ad esempio – che uomini fanatici sobillavano il popolo invitandolo a recarsi nel deserto perché Dio avrebbe ripetuto il prodigio della manna, o a recarsi sulla spianata del Tempio dove il Messia sarebbe prodigiosamente disceso dal cielo, e assicuravano che il Messia avrebbe assunto la sovranità sul mondo intero. Conformarsi alle attese del popolo (per essere in tal modo accettato e popolare) o attenersi alla parola di Dio? Ecco la prova. Certo non è difficile scoprire nella triplice prova di Gesù anche una dimensione morale, diciamo personale e quotidiana, interna a noi stessi e al nostro mondo: la tentazione di servirsi persino della potenza di Dio per «avere» o «potere» o «farsi valere». Atteggiamento che corrisponde ai canoni del mondo, ma che per il Vangelo è suggestione di Satana. La potenza di Dio è donata per amare e servire, non per avere, potere e farsi valere.

«Se sei Figlio di Dio, dimostralo», ripete Satana. E difatti Gesù lo ha dimostrato, ma per una via completamente differente: l’obbedienza, la fiducia nel Padre, il servizio, la dedizione fino alla Croce.

Non si può però terminare la lettura di questo racconto di Luca senza osservare la sua sorprendente conclusione: «Il diavolo si allontanò da Lui per ritornare nel tempo fissato». Dunque la prova non è un episodio chiuso, ma aperto. È previsto un tempo in cui Satana ritornerà. La prova si riproporrà nella vita di Gesù e, più tardi, nella vita della comunità e dei discepoli. In un certo senso, tutta la vita di Gesù fu accompagnata dalla prova, come ebbe a dire egli stesso ai discepoli: «Voi siete rimasti costantemente con me nelle mie prove». Una prova insistente, proveniente da varie parti (da Satana, da scribi e farisei, dalla gente) e tuttavia sempre uguale nel contenuto, il tentativo, cioè, di distogliere Gesù dalla fiducia nella parola di Dio per indurlo a percorrere strade umanamente più promettenti. Una prova che Gesù superò nella preghiera e nella vigilanza e nel più completo e fiducioso abbandono nelle mani del Padre, rifiutando fino all’ultimo ciò che il tentatore gli aveva proposto sin dall’inizio: «Se tu sei il re dei giudei, salva te stesso».

Solidarietà con l’Ucraina

il 12 febbraio scorso il delegato della Pastorale Giovanile don Alberto, unitamente a Don Theophilus e Don Marco, vi hanno inviato una mail nella quale comunicavano che – in accordo con l’ispettore ed il Consiglio ispettoriale – la raccolta di offerte che le comunità e le opere avrebbero compiuto in quaresima sarebbe stata destinata ad un progetto per qualificare la casa di Kafroun, in Siria, che accoglie ed è a servizio di una grande quantità di profughi siriani.

Quanto sta accadendo in Ucraina tuttavia non può lasciarci indifferenti. I nostri confratelli, i laici collaboratori, tanti ragazzi e famiglie stanno vivendo una situazione tanto drammatica quanto improvvisa, con tutto ciò che questo comporta. Allora credo che siamo tutti concordi nel correggere parzialmente quanto indicato il 12 febbraio e (pur non abbandonando la casa di Kafroun, primitiva destinazione della nostra solidarietà) indirizzare anche all’Ucraina i frutti della nostra quaresima di fraternità.

Inoltre, poiché la situazione in Ucraina richiede interventi tempestivi, l’ispettoria manderà immediatamente un primo aiuto di diecimila euro per sostenere confratelli e ragazzi ospitati nelle nostre case. Le comunità che desiderassero contribuire a questo primo rapido intervento possono inviare le offerte a

CIRCOSCRIZIONE “MARIA AUSILIATRICE” PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
presso Banca INTESA SAN PAOLO,
codice IBAN: IT80B0306909606100000115761

indicando nella causale la descrizione “Offerta per Ucraina”.

La raccolta fondi per la quaresima di fraternità avrà invece i riferimenti bancari già indicati, ma vi chiediamo di indicare nella causale: “quaresima di fraternità”. Attendiamo dal coordinamento attivato dal Rettor Maggiore anche indicazioni relative ad altri tipi di sostegno (accoglienza profughi, per esempio). Quando avremo informazioni precise la Pastorale Giovanile si premurerà di inoltrarle. Mentre ci attiviamo nei modi a noi possibili per aiutare quanti sono nella sofferenza, continuiamo ad invocare il dono della pace e la conversione dei signori della guerra.

L’Ausiliatrice, Regina della Pace, e Madre del Principe della Pace, interceda per tutti noi In comunione di preghiera.

Valdocco, 28 febbraio 2022

Don Leonardo Mancini