Ultime su San Giacomo

Porto a conoscenza di come sta procedendo la questione della nostra casa a San Giacomo di Entracque.

La Soprintendenza ha dato in tempi record il permesso per procedere con l’unico lavoro possibile nella casa per metterla in sicurezza  permettendo di procedere con la controsoffittatura.
La ditta incaricata è stata di parola è ha svolto un ottimo lavoro in tempi rapidi (per due giorni di questa settimana erano anche in 15 a lavorare nella casa). Ora sempre la Soprintendenza, che ha fatto visita nella nostra bella casa, ha fatto alcune richieste: di ridare il colore a soffitto e pareti del piano terreno, di cambiare le luci e di sistemare le “vecchie prigioni” (ma per quello ci sarà più tempo)…

Le prime due richieste insieme alla controsoffittatura e al sistema antincendio richiesto dai vigili del fuoco sono condizioni necessarie per aprire la casa in tempo per il primo turno del 10 luglio.

Un imbianchino si è dato disponibile per il risanamento e il colore alle pareti che in certi punti è complicato per via della prolungata chiusura della casa. A noi chiede un po’ di lavoro più semplice per dipingere la controsoffittatura liscia e nuova, dunque più semplice, e a coprire porte e finestre e mobili.

Se c’è qualcuno disponibile nei prossimi giorni per fare questi lavori sarebbe importante. Poi, una volta dipinto, l’imbianchino inizierà dal 18 giugno.  Sarà poi necessario pensare alla pulizia della casa dall’ultimo weekend di giugno.Chi fosse disponibile a dare un aiuto venerdì 17 e sabato 18 o altri giorni, lo faccia presente al parroco.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono interessati per lo svolgimento di tutte le pratiche edilizie e per gli interventi già effettuati di manutenzione e pulizia.

Domenica 12 giugno elezioni amministrative e referendum

In occasione di questo appuntamento civico che ci riguarda desidero manifestare la mia stima personale e della nostra comunità a tutti i candidati a sindaco e al consiglio comunale. Chi si impegna in politica attivamente fa un grande servizio alla comunità e, come diceva San Paolo VI, offre un’alta forma di carità cristiana.
Oltre alla stima garantiamo la nostra preghiera per loro.
Ricordo che per noi battezzati andare a votare è un obbligo morale oltre che civico.

Sale Academy: un viaggio che parte nel 2017 e guarda al futuro

Finalmente dopo tre lunghi anni di attesa mercoledì scorso, il primo giugno è tornato lo spettacolo Live della Sale Academy.  Negli anni precedenti a causa della pandemia, le attività del gruppo si erano interrotte e riprese “a singhiozzo” cercando di offrire degli spazi ricreativi ai ragazzi e alle ragazze in sicurezza, secondo le norme vigenti, nella speranza di sostenere l’entusiasmo e il desiderio di protagonismo dei più giovani.

Questo periodo ha segnato un calo nelle iscrizioni rispetto agli anni precedenti, passando dai circa 60 iscritti nell’anno 2019-2020, ai 27 iscritti di quest’anno. C’è stato anche un ricambio tra le fila dei maestri-volontari, anche in questo caso con un sensibile calo.

Proprio per questo è stato davvero importante ed emozionante tornare a calcare le assi del palco del Cinema Teatro Don Bosco, un segnale positivo per gli allievi e in generale per tutta la comunità. Il tema di quest’anno è stato “In Viaggio”, un modo diverso per celebrare la Vita nella sua diversità e complessità. Nella serata sono stati eseguiti brani internazionali dei Beatles, di Elton John, dei Pink Floyd, oltre ad alcuni brani  italiani come ‘ti vorrei sollevare‘ di Elisa e ‘musica leggerissima’ di Colapesce e Di Martino. Inoltre, sempre nel contesto della serata, sono state presentate due testimonianze di vita, semplici, ma efficaci, proprio per ricordare come ogni persona abbia un suo viaggio unico da affrontare, diverso da qualunque altro. Il pubblico ha risposto con entusiasmo all’energia dei giovani artisti, e seppur non si è registrato il tutto esaurito, le presenze sono andate oltre le più rosee aspettative.

Questa realtà, nata dall’intuizione di alcuni giovani oratoriani, nasce con il sostegno della Fondazione CRC e continua con il costante incoraggiamento negli anni dell’Incaricato di Oratorio. Oggi è una parte importante del progetto ESSECICUBO, progetto scritto dagli educatori della Cooperativa MOMO in servizio presso l’Oratorio, per il bando ‘Giovani in contatto’  finanziato ancora una volta dalla Fondazione CRC.

Per il prossimo anno c’è l’intenzione di creare insieme all’Oratorio uno spazio adeguato ai corsi musicali, ed in generali artistici, all’interno della Comunità dei Sale Cuneo, oltre a ricercare nuovi volontari: dunque fatevi sotto! L’obiettivo è quello di raggiungere un numero maggiore di giovani, di avvicinarli alla musica e di educarli alla dimensione del gruppo, dove si cresce tutti insieme, ognuno con i propri ritmi e qualità.

 

 

 

 

 

 

Estate ragazzi – ULTIMI GIORNI PER LE ISCRIZIONI!

ULTIMI GIORNI DI ISCRIZIONE!!

La segreteria dell’oratorio sarà ancora aperta lunedì 6 e giovedì 9 dalle 16.30 alle 18.30 per accogliere le ultime richieste di iscrizioni a estate ragazzi, estagiò e campeggi di San Giacomo.

Sull’apposita pagina del sito si possono scaricare informazioni e modulistica: Clikka QUI

 

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 3 al 12 giugno 2022

Domenica di Pentecoste – Giovanni 14, 15-16; 23-26

«15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre».

23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Il Vangelo della domenica di Pentecoste ripropone un brano molto denso dei discorsi di addio di Giovanni (14,15-26). I passi in cui Gesù parla dello Spirito consolatore si inseriscono in un preciso contesto esistenziale: il tempo della Chiesa con i suoi problemi e i suoi interrogativi, l’odio del mondo, la persecuzione, l’incredulità che perdona. Alla luce di questo contesto si comprendono bene i tre compiti fondamentali che Giovanni assegna allo Spirito: conservare fedelmente la memoria di Gesù, la comprensione interiore e personale della sua parola, il coraggio della testimonianza. Nel nostro passo specifico un’idea forte – forse la più importante – è che la condizione per accogliere lo Spirito è l’amore a Gesù, l’ascolto della sua parola e l’osservanza dei comandamenti. Tre cose, dunque, molto concrete e persino verificabili. Se mancano queste tre condizioni non c’è alcun spazio per lo Spirito.

Ma a questo punto suggerisco di dare anche uno sguardo al passo della lettera di Paolo ai Romani (8, 8-17) che costituisce la seconda lettura della Messa. Paolo insegna che lo Spirito è libertà, perché ci libera dalla schiavitù della carne, cioè dall’egoismo. Lo Spirito trasforma i desideri dell’uomo: non più i desideri dell’egoismo, ma della carità. Prigioniero del suo egoismo (la carne) l’uomo sente la legge dell’amore (la legge di Dio) come un peso e una schiavitù. Lo Spirito muta il «desiderio» dell’uomo: la legge della carità diviene ciò che desidera, a cui tende. Lo Spirito libera l’uomo trasformandolo dall’interno, capovolgendo la natura profonda del «desiderio».

Ma non si tratta solo di questo. Lo Spirito rinnova anche il rapporto con Dio: non più schiavi, ma figli. E anche questo è grande libertà. Se poi Paolo precisa che si tratta di una filiazione «adottiva», non è per sminuirla, tanto meno per affermare che si tratta di qualcosa di esterno e giuridico, ma per ricordarne la gratuità. Per Paolo la presenza dello Spirito è una presenza liberante, che si lascia discernere da alcuni segni: un capovolgimento nella logica della vita, un nuovo rapporto con Dio sperimentato come Padre, l’intima convinzione (a dispetto delle smentite, della poca fede e dello stesso peccato) di essere figli di Dio. È dunque un nuovo rapporto con Dio: l’uomo può rivolgersi a Lui liberamente, francamente e confidenzialmente. Non più un rapporto di schiavitù ma di libertà: il cristiano può far sua la medesima confidenza e la medesima libertà di Gesù verso il Padre. Questo rapporto filiale con Dio è la radice di ogni altra libertà. (B. Maggioni, biblista)

Festa della comunità

Domenica 5 giugno