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Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 9 al 18 settembre 2022

XXIV Domenica del Tempo Ordinario – Luca 15, 1-32

In quel tempo, 1si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 3Ed egli disse loro questa parabola:

4«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. 7Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

8Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. 10Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

11Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. 13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. 14Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. 17Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; 19non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. 20Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. 22Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. 23Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

25Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. 27Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. 28Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. 29Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. 31Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Ingresso del nuovo parroco

Sabato 17 settembre, durante la Santa Messa delle 18.00, sarà il nostro vescovo, Mons. Piero Delbosco, ad accogliere ufficialmente don Egidio Deiana sdb, nuovo parroco della parrocchia San Giovanni Bosco. Insieme al viceparroco don Natalino, rinnoverà le promesse del suo sacerdozio e riceverà dal vescovo l’incarico di accompagnare la comunità cristiana locale.

Le costituzioni salesiane, all’articolo 42, descrivono attività e opere, tra cui la parrocchia affidata alla congregazione:

Realizziamo la nostra missione principalmente attraverso attività e opere in cui ci è possibile promuovere l’educazione umana e cristiana dei giovani, come l’oratorio e il centro giovanile, la scuola e i centri professionali, i convitti e le case per giovani in difficoltà.
Nelle parrocchie e residenze missionarie contribuiamo alla diffusione del Vangelo e alla promozione del popolo, collaborando alla pastorale della Chiesa particolare con le ricchezze di una vocazione specifica.
Offriamo il nostro servizio pedagogico e catechistico in campo giovanile attraverso centri specializzati.
Nelle case per esercizi spirituali curiamo la formazione cristiana di gruppi, specialmente giovanili.
Ci dedichiamo inoltre ad ogni altra opera che abbia di mira la salvezza della gioventù.

25 anni di commerco equo-solidale da Don Bosco

L’Associazione Compartir Giovane nasce nel 1997 per iniziativa di alcuni giovani legati all’Oratorio con l’intento di portare avanti attività di solidarietà e di sensibilizzazione. All’interno dei locali dei Sale viene allestito uno spaccio di prodotti del commercio equo-solidale che si chiama Checevò a richiamare, da una parte, la semplicità del gesto di privilegiare i prodotti del commercio equo, dall’altra gli importanti effetti che questa scelta può avere sull’economia internazionale se compiuta da tanti cittadini.

Nel 2003 si decide di compiere un passo ulteriore, quello di affittare un locale in Corso Galileo Ferraris e di aprire un’attività commerciale vera e propria, e dal giugno di quest’anno ha una nuova sede in Via Quintino Sella 46. Alla bottega di Cuneo si aggiungono col tempo altri due punti vendita: a Dronero, la Bottega del Mondo e a Caraglio Basta Poco, entrambi portati avanti da gruppi locali.

Il 18 settembre per festeggiare i 25 anni verrà organizzata ai Sale una giornata di festa e di condivisione: EQUOSOLIDALDAY.

I festeggiamenti inizieranno alle 12.45 con il pranzo dove si potrà gustare un buonissimo e raffinato menù (vedi volantino: adulti 23 euro / bambini 10 euro) e dove verrà presentata la storia di alcuni produttori che grazie al commercio equo-solidale hanno potuto costruire una vita dignitosa e di speranza in territori dove domina la violenza, lo sfruttamento e la negazione dei diritti più elementari.

Verso le 15.00 si terrà il concerto, ad ingresso gratuito, di due gruppi musicali: ONE CROSSED e JEGO. Per tutta la giornata verrà inoltre allestita una mostra preparata dall’ Ass. Equogarantito sul commercio equo e solidale.

Vi aspettiamo numerosi… abbiamo bisogno di voi per poter continuare.

Vi raccomandiamo di prenotarvi entro il 14 settembre presso:

  • Bottega Checevò 3534398539
  • oppure Sergio 3451299813
  • oppure Seba 3395739483

-Ass. Compartir Giovane

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 2 all’11 settembre 2022

XXIII Domenica del Tempo Ordinario – Luca 14, 25-33

In quel tempo, 25una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: 26«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.

28Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, 30dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. 33Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

 

Insediamento del nuovo Direttore dei Sale

Nella celebrazione dei vespri di domenica 28 agosto, l’ispettore don Leonardo Mancini ha insediato il nuovo direttore della nostra casa, don Thierry Dourland, già da un anno presente tra noi come incaricato dell’oratorio.
Una bella rappresentanza della comunità educativa pastorale era presente, insieme ai confratelli salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice della nostra città.

Riportiamo i 2 articoli delle Costituzioni dei Salesiani che don Leonardo ha voluto commentare:

Art. 55 Il direttore rappresenta Cristo che unisce i suoi nel servizio del Padre. È al centro della comunità, fratello tra fratelli, che riconoscono la sua responsabilità e autorità.
Suo primo compito è animare la comunità perché viva nella fedeltà alle Costituzioni e cresca nell’unità. Coordina gli sforzi di tutti tenendo conto dei diritti, doveri e capacità di ciascuno.
Ha responsabilità diretta anche verso ogni confratello: lo aiuta a realizzare la sua personale vocazione e lo sostiene nel lavoro che gli è affidato.
Estende la sua sollecitudine ai giovani e ai collaboratori, perché crescano nella corresponsabilità della missione comune.
Nelle parole, nei contatti frequenti, nelle decisioni opportune è padre, maestro e guida spirituale.

Art. 176 Il superiore di ciascuna comunità locale prende il nome di direttore.
Egli è il primo responsabile della vita religiosa, delle attività apostoliche e dell’amministrazione dei beni.
Con la collaborazione del suo Consiglio anima e governa la comunità a norma delle Costituzioni e dei Regolamenti generali.

A don Thierry l’augurio e l’affetto dell’intera comunità dei Sale nell’intraprendere questa nuova missione.

Grazie Don Mauro

Domenica 28 agosto abbiamo saluto per l’ultima volta don Mauro che, dopo 3 anni trascorsi a Cuneo con l’incarico di guidare la comunità salesiana e la parrocchia, si trasferisce nella casa di Alessandria sempre nel ruolo di Direttore.
Alla messa delle 10.30 oltre ad alcuni regali, tra i quali una casula, un grembiule e un’offerta, gli sono stati rivolte queste parole:

Carissimo Don Mauro,
questi tre anni passati insieme, sono stati particolari e purtroppo siamo già arrivati ai saluti. Abbiamo chiesto ai tuoi parrocchiani di descriverti con una parola e sono venute fuori delle cose molto interessanti.
Siccome sono numerose e dense, ho cercato di raggrupparle.

Alcune sono legate alle tue indiscutibili doti personali…
coerente, corretto, determinato, deciso, sicuro, schietto, disponibile, instancabile, impegnato, ama quello che fa.

Alcune legate alla tua sensibilità…
attento agli ultimi, amico degli ultimi, attento ai bisogni, attento ai bisognosi, attento al disagio, solidale, a servizio di chi gli è stato affidato, cercatore incessante di soluzioni.

Alcune anche più leggere, che denotano quanto ti sei messo in gioco, incontrando ognuno di noi…
simpatico, alto, bianconero, gobbo, serio, molto serio, sorridente, sempre sorridente, sereno, tranquillo, troppo tranquillo, abbronzato, grissini al rosmarino.

Infine quelle legate alla tua vocazione e alla tua missione…
pastore, buon pastore, profondamente saldo nella fede, profondo, sacerdote, confessore, predicatore, ascoltatore, fedele, uomo di cultura.

Tra tutte le parole, quella più ricorrente è stata “COERENTE” e forse è con questa coerenza e con fede, che hai accettato la nuova obbedienza.
Grazie per la tua testimonianza e soprattutto grazie per aver camminato con noi, non davanti, non dietro, ma sempre al nostro fianco.

A presto!

I tuoi parrocchiani

La comunità ha espresso tutta la propria gratitudine e ha proseguito i festeggiamenti nel cortile, con un rinfresco: un’occasione preziosa per stringersi fraternamente attorno a lui e per rivolgergli un saluto personale.

Programma Settembriadi – Estate Ragazzi 2022

In partenza le Settembriadi di Estate Ragazzi ai Sale Cuneo: alcuni giorni di divertimento e formazione prima dell’inizio della scuola!

Scopri il programma qui sotto!

Programma Settembriadi – Estate Ragazzi 2022