Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 11 al 20 marzo 2022

II Domenica di Quaresima – Luca 9, 28-36

II Domenica di Quaresima – Luca 9, 28-36 – Anno C

28Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Il racconto evangelico della trasfigurazione, (Lc 9,28-36) vuole essere una rivelazione rivolta ai discepoli: il suo oggetto è il significato profondo e nascosto della persona di Gesù e della sua opera.

La nube, la voce, e la presenza di Mosè ci pongono in direzione della grande teofania del Sinai, modello di tutte le teofanie bibliche. Con questo si afferma che Gesù è il nuovo Mosè, il profeta definitivo, e che in Lui giungono a compimento l’Alleanza e la legge. Altri tratti, come le vesti candide e il volto splendente, ci dicono che Gesù, incamminato verso la Croce, è in realtà il Signore. È proprio in questo Gesù incamminato verso la Croce che troviamo il compimento dell’Alleanza e della legge.

Ma dobbiamo essere più precisi, la trasfigurazione non intende semplicemente rivelare il futuro che attende Gesù, ma anche manifestare il significato profondo che la realtà di Gesù già ora possiede. In altre parole, la trasfigurazione non è soltanto la rivelazione in anticipo della futura risurrezione di Gesù, ma è una rivelazione di ciò che Gesù è già: il Figlio di Dio. Di più: la trasfigurazione non è soltanto una rivelazione dell’identità profonda di Gesù e della via della Croce. È nel contempo una rivelazione dell’identità del discepolo. La via del discepolo è come quella del Maestro, ugualmente incamminata verso la Croce e verso la risurrezione. E anche per il discepolo la risurrezione non è una realtà semplicemente futura, ma è già una realtà presente e anticipata. La comunione con Dio è già operante. E di tanto in tanto questa realtà profonda e pasquale, normalmente nascosta, affiora. Nel viaggio della fede non mancano momento chiari, momenti gioiosi all’interno della fatica dell’esistenza cristiana. Occorre saperli scorgere e saperli leggere. Il loro carattere è però fugace e provvisorio, e il discepolo deve imparare ad accontentarsi. Pietro desiderava eternizzare quell’improvvisa chiara visione, quella gioiosa esperienza: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». È un desiderio che rivela un’incomprensione dell’avvenimento («Egli non sapeva quel che diceva»). I momenti gioiosi e chiari disseminati nella vita di fede non sono il definitivo, ma soltanto una sua pregustazione: non sono la meta, ma soltanto un annuncio profetico di essa. La strada del discepolo è quella della Croce. Dio offre un’anticipazione, ma poi bisogna fargli credito, senza limiti. Come ha fatto Abramo (prima lettura), che si è fidato della promessa di Dio giocando su di essa tutta la propria esistenza. (Bruno Maggioni, biblista)

 

Avviso per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina

Dal Comune di Cuneo
La Regione #Piemonte ha avviato una ricognizione su tutto il territorio delle famiglie e dei singoli disponibili ad accogliere temporaneamente nuclei famigliari provenienti dall’#Ucraina, composti in gran parte da donne (mamme, nonne, e zie) con figli anche minori al seguito, in fuga dalle zone di conflitto.
Il testo dell’avviso e la modulistica sono su https://www.regione.piemonte.it/…/emergenza-umanitaria…
In stretto raccordo con Anci, le autonomie locali, gli enti e le associazioni preposti e d’intesa con le Prefetture, la Regione raccoglierà le disponibilità e successivamente chi ha manifestato la propria disponibilità potrà essere contattato per l’attivazione dell’accoglienza e degli eventuali percorsi di accompagnamento necessari per l’inserimento delle persone nel nuovo contesto.

I momenti belli in famiglia sono un pezzo di Paradiso

Domenica 13 Marzo tornano a incontrarsi le famiglie di Gattonando con Dio (0-6 anni)

Domenica 13 Marzo 2022, nel corso della Messa delle 16,15, appuntamento con le famiglie di Gattonando con Dio, con bimbi di età compresa tra gli 0 e i 6 anni. Al termine della Messa nei locali dell’oratorio seguirà un momento di incontro e di confronto per genitori e attività laboratoriali dedicate ai più piccoli. Si partirà dai simboli che saranno letti nel Vangelo della domenica e si cercherà di abbinarli a cosa significa e cosa comporta essere genitori quotidianamente. Ci si vuole confrontare sulle paure che incombono sui nostri bimbi, sulle gioie e le fatiche dell’educare, con l’obiettivo di comprendere che i momenti belli delle nostre famiglie sono un pezzo di paradiso.

Proprio per dare continuità a questo percorso di confronto, e per avere l’occasione di conoscersi meglio, si proseguirà durante tutte le Messe della quaresima delle ore 10,30 con momenti dedicati ai più piccoli, in un luogo diverso della chiesa stessa.

Nel corso della Messa delle 10,30 di domenica 20 e 27 Marzo, 3 e 10 Aprile, i bambini avranno la possibilità di prepararsi alla Pasqua e al termine della Messa ci sarà sempre un momento di incontro per i genitori e di gioco per i piccoli presso la zona parco giochi dell’oratorio. Il percorso seguirà le indicazioni delle Diocesi di Cuneo e Saluzzo Occhi di Pasqua.

L’ultimo appuntamento di Gattonando con Dio si svolgerà sabato 7 Maggio 2022 nel pomeriggio nel cortile dell’oratorio salesiano. Dopo il Santo Rosario ci sarà una serata di condivisione e di festa per le famiglie.

Via Crucis 2022

In occasione del Mercoledì della Ceneri, il 2 marzo scorso, Papa Francesco ha esortato a dedicarsi alla preghiera e al digiuno per la pace in Ucraina. L’avvio della Quaresima del Santo Padre ha incrociato ancora una volta il cammino dell’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE): con un “clic” sul tablet della delegazione di Cube Radio, Papa Francesco ha dato il via ufficiale alla Via Crucis digitale che accosta ad ogni stazione un brano dell’Enciclica “Fratelli Tutti”. Nella Via Crucis di quest’anno, ideata da Marica Padoan in ogni stazione è rappresentato un giovane accanto al Cristo sofferente, una modalità per rammentare la partecipazione del mondo giovanile a questo percorso liturgico, oltre ad un elemento legato alla terra e uno legato al cielo, segno del Sacrificio Eucaristico che “unisce cielo e terra”. Cliccando su ciascuna stazione verranno resi disponibili: l’icona della stazione, il testo del Vangelo tratto dal libretto liturgico della Via Crucis presieduta da Papa Francesco nel 2021, e una frase tratta dalla lettera Enciclica “Fratelli Tutti”.

Stazioni della Via Crucis di Cube Radio

Il Papa: la ricerca biomedica sia libera dal condizionamento economico

Nel videomessaggio con le intenzioni di preghiera di marzo, Francesco ribadisce che le applicazioni della biotecnologia devono essere responsabili e rispettose della persona e dell’ambiente. Invita ad “un discernimento ancora più profondo, ancora più sottile”, per non subire passivamente il progresso tecnologico ma per accompagnarlo al servizio dell’uomo

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Percorso prematrimoniale

Percorso prematrimoniale 2022 – Chiesa Don Bosco di Cuneo

Si è concluso domenica 6 marzo, con la benedizione dei fidanzati, il percorso di preparazione al matrimonio, organizzato dalla parrocchia di Don Bosco di Cuneo.

Quest’anno, vi hanno aderito ben sedici coppie della città che, con entusiasmo, hanno partecipato a tutte le attività proposte dall’equipe e da Don Mauro.

Complessivamente, ci sono stati sette appuntamenti che si sono tenuti durante tutto il mese di febbraio e ciascuno di essi è stato dedicato all’approfondimento di un particolare aspetto della vita di coppia.  Ai temi prettamente spirituali, riguardanti il significato del matrimonio come sacramento, se ne sono affiancati altri più pratici, come la comunicazione, la sessualità e la gestione del denaro. Alcuni di questi incontri sono stati guidati da esperti, come ad esempio la psicologa Claudia Venturino che ha parlato di comunicazione, l’avvocato Davide Sacchetto che si è occupato degli aspetti legali e la coppia Nicoletta e Davide Oreglia per quanto riguarda la sessualità e l’intimità. Anche le coppie dell’equipe hanno dato il loro contributo con il racconto delle loro esperienze matrimoniali, suscitando, talvolta, momenti di grande coinvolgimento emotivo. I punti di forza di questo percorso, infatti, sono stati, sicuramente, la condivisione e il confronto continuo tra  tutte le coppie. Non sono mancati momenti di convivialità e di allegria che hanno reso ancora più piacevoli gli appuntamenti settimanali.

Il corso si è rivelato, dunque, a detta dei partecipanti, molto utile e per nulla scontato anche da chi convive già da un po’ di tempo. Infine, ha reso tutti più consapevoli del valore della scelta che si accingono a compiere.

“Potevate semplicemente andare a convivere o scegliere di sposarvi in comune e invece avete deciso di unirvi in matrimonio davanti al Signore”: queste le parole di Don Mauro, durante  la messa del 13 febbraio dedicata ai soli fidanzati del corso.

Adesso che il corso si è concluso, spetta alle coppie fare tesoro di questa esperienza formativa e testimoniare con gioia questo nuovo capitolo della loro vita.

Maria Casula

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 4 al 13 marzo 2022

I Domenica di Quaresima – Luca 4, 1-13

I Domenica di Quaresima – Luca 4, 1-13 – Anno C

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.

3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».

5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».

9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; 10sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano; 11e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». 12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Sorprende che è lo Spirito Santo ricevuto al Battesimo che conduce Gesù nel deserto, dove avviene il confronto con Satana. Filiazione divina, dono dello Spirito e missione (queste le tre fondamentali strutture del Battesimo) non sottraggono alla prova, ma al contrario inaugurano un’esistenza costantemente messa alla prova. Satana suggerisce a Gesù di percorrere una via messianica conforme alle attese popolari. Lo storico ebreo Giuseppe Flavio racconta – ad esempio – che uomini fanatici sobillavano il popolo invitandolo a recarsi nel deserto perché Dio avrebbe ripetuto il prodigio della manna, o a recarsi sulla spianata del Tempio dove il Messia sarebbe prodigiosamente disceso dal cielo, e assicuravano che il Messia avrebbe assunto la sovranità sul mondo intero. Conformarsi alle attese del popolo (per essere in tal modo accettato e popolare) o attenersi alla parola di Dio? Ecco la prova. Certo non è difficile scoprire nella triplice prova di Gesù anche una dimensione morale, diciamo personale e quotidiana, interna a noi stessi e al nostro mondo: la tentazione di servirsi persino della potenza di Dio per «avere» o «potere» o «farsi valere». Atteggiamento che corrisponde ai canoni del mondo, ma che per il Vangelo è suggestione di Satana. La potenza di Dio è donata per amare e servire, non per avere, potere e farsi valere.

«Se sei Figlio di Dio, dimostralo», ripete Satana. E difatti Gesù lo ha dimostrato, ma per una via completamente differente: l’obbedienza, la fiducia nel Padre, il servizio, la dedizione fino alla Croce.

Non si può però terminare la lettura di questo racconto di Luca senza osservare la sua sorprendente conclusione: «Il diavolo si allontanò da Lui per ritornare nel tempo fissato». Dunque la prova non è un episodio chiuso, ma aperto. È previsto un tempo in cui Satana ritornerà. La prova si riproporrà nella vita di Gesù e, più tardi, nella vita della comunità e dei discepoli. In un certo senso, tutta la vita di Gesù fu accompagnata dalla prova, come ebbe a dire egli stesso ai discepoli: «Voi siete rimasti costantemente con me nelle mie prove». Una prova insistente, proveniente da varie parti (da Satana, da scribi e farisei, dalla gente) e tuttavia sempre uguale nel contenuto, il tentativo, cioè, di distogliere Gesù dalla fiducia nella parola di Dio per indurlo a percorrere strade umanamente più promettenti. Una prova che Gesù superò nella preghiera e nella vigilanza e nel più completo e fiducioso abbandono nelle mani del Padre, rifiutando fino all’ultimo ciò che il tentatore gli aveva proposto sin dall’inizio: «Se tu sei il re dei giudei, salva te stesso».