Domenica della Parola di Dio

Sarà celebrata domenica prossima, 23 gennaio, secondo le indicazioni che trovate nel sussidio qui allegato. E’ l’occasione per tutti noi per curare l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio che guida e illumina il nostro cammino.

Diocesi di Cuneo: Non cambiano i protocolli anticovid per le attività pastorali

Fedeli ed operatori pastorali sono invitati ad utilizzare la mascherina FFP2, ricordando che chi è sottoposto a quarantena o isolamento o sorveglianza deve rispettare le indicazioni date dalle autorità sanitarie

Continua la collaborazione della Chiesa nella lotta contro la pandemia: pur avendo caratteristiche proprie, la comunità ecclesiale non si sottrae alle leggi dello Stato, ma le applica condividendone lo spirito e l’urgenza.

Per quanto riguarda le attività pastorali, solo per i concerti nelle chiese, le visite guidate nei luoghi di culto e i convegni aperti al pubblico è necessario il green pass rafforzato, e cioè la certificazione rilasciata ai vaccinati o ai guariti dal Covid-19. Per tutte le altre attività di culto e religione, la cui programmazione può proseguire regolarmente, si continuano ad utilizzare i protocolli in vigore: la Segreteria generale della Conferenza Episcopale Italiana raccomanda, inoltre, di invitare i fedeli e gli operatori pastorali ad utilizzare la mascherina FFP2, e di ricordare che chi è sottoposto a quarantena o isolamento o sorveglianza deve comunque rispettare le indicazioni date dalle autorità sanitarie (ad esempio, ai ragazzi in sorveglianza con testing per il tracciamento scolastico è sconsigliata la partecipazione al catechismo, pur risultando negativi al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo).

In merito all’obbligo di green pass per gli operatori pastorali, continua a valere quanto stabilito dal Decreto generale del vescovo Piero del 7 ottobre 2021 sull’obbligo di green pass nelle attività pastorali e per gli operatori pastorali. La distinzione tra chierici, operatori di culto e religione, operatori di altre attività pastorali non introduce differenze sul dovere di essere nella condizione prevista per avere un green pass valido ma soltanto prevede diversi modi di verifica dell’ottemperanza a tale dovere. La legge dello Stato stabilisce che tutti i lavoratori, a qualsiasi titolo, anche volontari, devono avere un green pass valido per accedere al luogo di lavoro [dal 1 febbraio green pass rafforzato per chi ha più di 50 anni]: allo stesso modo, le disposizioni diocesane prevedono che tutti gli operatori pastorali devono essere nella condizione prevista per avere un green pass valido. Diversa è la verifica: per i chierici nel contesto del vincolo di comunione con il Vescovo diocesano, determinato dall’incardinazione; per gli operatori di culto e religione, cioè della liturgia e della catechesi, nel contesto della coscienza personale dei battezzati in relazione al pastore della Chiesa locale; per tutti gli altri operatori nel contesto delle procedure di verifica stabilite dallo Stato per i lavoratori in genere.

A questo proposito, la verifica del green pass valido degli addetti e dei collaboratori delle Curie diocesane, degli uffici parrocchiali e delle opere educative, caritative e culturali deve avvenire secondo le linee guida approvate dalle autorità italiane: tutti gli addetti e i collaboratori devono sempre avere fisicamente con sé il green pass, digitale o cartaceo, a partire dal 15 ottobre 2021; la verifica del green pass verrà fatta una prima volta a tutti al momento del primo accesso nel luogo di lavoro; quindi, con successivi controlli a campione, ogni settimana su almeno il 20% degli addetti e collaboratori, fino a quando sarà in vigore l’obbligo; nelle parrocchie l’obbligo di verifica incombe sul parroco e su quelli che egli avrà delegato con atto formale, i quali utilizzeranno l’app digitale VerificaC19, fornita dal Ministero della Salute, senza acquisire altri dati sensibili, neanche la date di scadenza dei green pass. 

Segreteria Generale CEI: suggerimenti su alcune misure per fronteggiare l’emergenza Covid

Pubblichiamo il testo integrale di una nota della Segreteria Generale della CEI inviata oggi (10 gennaio 2022) ai Vescovi italiani in cui si evidenziano alcuni suggerimenti sulle norme introdotte dagli ultimi decreti legge legati all’emergenza Covid.

Cari Confratelli,

abbiamo da poco celebrato il Mistero del Natale, contemplando la gloria del Verbo fatto carne. In queste settimane abbiamo avuto anche modo di gustare la bellezza e la fatica del “camminare insieme”, rintracciando nelle nostre comunità la stessa ricerca che mosse i pastori e i Magi verso Betlemme.

Purtroppo, la pandemia non accenna a finire e proprio in questi giorni il numero dei contagi continua a salire. Si tratta senza dubbio di una grande prova per tutti: malati e sofferenti, medici e operatori sanitari, anziani e minori, poveri, famiglie. E anche per i sacerdoti che, nonostante tutto, sono sempre prossimi al Popolo di Dio; per i catechisti, gli educatori e gli operatori pastorali, veri maestri e testimoni.

Consci della situazione generale, raccomandiamo a tutti prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia. Al riguardo, sono ormai noti gli aggiornamenti normativi introdotti dagli ultimi tre decreti legge (DL 24 dicembre 2021, n. 221; DL 30 dicembre 2021, n. 229; DL 7 gennaio 2022, n.1). Con vicinanza fraterna richiamiamo di seguito alcuni punti, condividendo consigli e suggerimenti.

Celebrazioni liturgiche. Non è richiesto il Green Pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote… Occorre rispettare accuratamente quanto previsto, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione. Circa le mascherine, il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o FFP2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni.

Catechismo. Le disposizioni circa il tracciamento scolastico prevedono, in alcuni casi, la “sorveglianza con testing”: a seguito di contatto stretto in ambito scolastico, studenti e docenti non vengono posti immediatamente in quarantena ma devono sottoporsi a tampone il prima possibile e nuovamente cinque giorni dopo. Le indicazioni del Ministero della Salute sconsigliano la partecipazione ad attività extrascolastiche durante tale periodo, tra il primo e il secondo tampone. Pertanto, chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo. Per gli operatori (catechisti, animatori ed educatori…) è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2. Anche ai partecipanti alla catechesi tale tipologia di mascherina sia raccomandata. Può essere opportuno che le parrocchie tengano alcune mascherine FFP2 di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata.

Mascherine FFP2. L’uso di mascherine FFP2 è obbligatorio per Legge per alcune situazioni. Si consiglia l’utilizzo anche per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici.

Obbligo vaccinale per gli over 50. Ricordiamo che, a partire dal giorno 8 gennaio 2022, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni.
La vaccinazione può essere omessa o differita in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore.
Dal 1° febbraio 2022 saranno in vigore le sanzioni pecuniarie per coloro che non vi adempiono e dal 15 febbraio 2022 sarà necessario il Green Pass rafforzato (cfr allegato) per l’accesso ai luoghi di lavoro per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età.

Obbligo vaccinale per il personale universitario. Dal 1° febbraio 2022 è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario, senza limiti di età. Ne consegue che il personale delle Facoltà Teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose nonché i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green Pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022. Le modalità di controllo sono le stesse fino ad ora attuate per il Green Pass base.

A tutti un fraterno augurio di buon anno.

LA SEGRETERIA GENERALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 7 al 16 gennaio 2022

Battesimo del Signore – Luca 3, 15-16 / 21-22

Battesimo del Signore – Luca 3, 15-16 / 21-22 – Anno C

In quel tempo, 15poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Il gesto di Gesù che si sottomette – assieme a tutto il popolo (Luca lo nota con compiacenza) – al battesimo di Giovanni «in remissione dei peccati» esprime, anzitutto, un atteggiamento di profonda solidarietà di Gesù con il suo popolo peccatore. Egli non si pone al di fuori della storia del suo popolo, ma si inserisce in essa, profondamente solidale con il momento di conversione che il popolo sta vivendo. È questa logica di solidarietà che costituisce la novità del messianismo di Gesù: Egli non si sottopone al battesimo per i propri peccati, ma per i peccati del suo popolo. Non prende le distanze dagli uomini peccatori, ma prende sulle sue spalle i loro peccati. Questa logica di solidarietà e sostituzione guida tutta la vita di Gesù e raggiunge il suo culmine sulla Croce. Nel battesimo al Giordano troviamo il germe dell’intera vita di Gesù, come nel nostro battesimo c’è il germe di tutta la nostra esistenza cristiana. I cieli che si aprono, lo Spirito che discende, le parole della voce celeste richiamano alla memoria il racconto delle vocazioni profetiche, per esempio la vocazione di Isaia, Geremia ed Ezechiele. Ma pur richiamandosi al genere delle vocazioni profetiche, il racconto evangelico è molto diverso. I profeti si esprimono come se la forza dello Spirito di Dio, venuta dall’esterno, si impossessi di loro e trasformi la loro personalità. Nulla di questo al battesimo di Gesù. La teofania, semplicemente, svela ciò che Gesù è già. È sempre utile, se si vuole comprendere un passo evangelico, ricreare il sottofondo anticotestamentario in cui si muove. Il sottofondo anticotestamentario del nostro passo è molto ricco e complesso, ma noi ci accontentiamo del riferimento a Isaia 42,1-7, un passo profetico che è richiamato nello stesso vangelo e riproposto come prima lettura nella Messa. Sottolinea molto bene che il battesimo – quello di Gesù e il nostro – include una missione. Una missione da svolgersi, come dice il profeta, nella fermezza («Proclamerà il diritto con fermezza») e, insieme nella dolcezza del dialogo: «Non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta». Una missione che non percorre le vie del frastuono, ma dell’umiltà: «Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce». Una missione che dà speranza e salvezza agli infelici: «Perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri». Una missione, infine, universale: i suoi confini sono la «terra», «le nazioni», «le isole lontane».

Capodanno 2022

Il 29 dicembre, insieme a una ventina di giovani tra studenti e universitari dell’oratorio siamo partiti da Cuneo alla volta di Torino.

Il pomeriggio ci siamo avventurati nelle vie di Torino fermandoci alla Chiesa di San Francesco d’Assisi, punto cruciale della storia salesiana.

Qui abbiamo ascoltato la testimonianza di tre giovani novizi sull’incontro con Dio.

La sera abbiamo vissuto un momento molto profondo di preghiera con i frere di Taizè alla Chiesa del Santo Volto e in seguito un momento di gioco organizzato dai giovani novizi.

Il giorno seguente abbiamo avuto la possibilità, tramite un momento di condivisione, di incontrare tanti altri ragazzi provenienti da diverse destinazioni e di conversare con loro su alcuni argomenti trattati precedentemente.

Arriva poi il pomeriggio dove molti di noi camminano nuovamente per Torino e visitano Palazzo Madama.

Ecco arrivare il momento più importante di quest’esperienza: la visita alla Sindone. Grazie ad una concessione speciale dell’arcivescovo di Torino per alcuni giovani di Taizè è stato possibile soffermarsi da vicino ad osservare e contemplare questo telo sacro.

La serata è stata poi trascorsa al Bowling, dove ci siamo divertiti cercando di fare più strike possibili.

L’ultimo dell’anno abbiamo vissuto prima il momento della Messa nella cappella di San Francesco d’Assisi celebrata da don Alberto Goia, delegato di Pastorale Giovanile della ispettoria piemontese ed ex responsabile qui all’oratorio, e poi abbiamo passato la mattinata seguendo l’oratorio itinerante, ovvero i vari luoghi in cui Don Bosco radunava i suoi giovani prima di arrivare a Valdocco.

Dopo pranzo si è partiti per il PalaGhiaccio, dove ci siamo divertiti pattinando liberamente sul ghiaccio. Arriva poi il momento della serata. Noi di Cuneo ci siamo incontrati con quelli di Fossano e quelli di Venaria che hanno generosamente ospitato e organizzato tutta la serata. Tra momenti di preghiera (adorazione ) e di gioco scocca la mezzanotte e gli auguri, abbracci e brindisi fanno il loro ingresso.

La mattina del primo viviamo ancora un momento intenso, quello dell’ingresso al Santuario della Consolata, una Chiesa molto affascinante e ricca di storia e santità.

Infine, prima di tornare a Cuneo, saliamo alla Sacra di San Michele, da dove possiamo ammirare un panorama mozzafiato.

È stata un’esperienza molto bella e toccante, divisa in momenti di preghiera, molto profondi, e momenti di svago.

papa Francesco: libertà religiosa è dar valore alla differenza del fratello

Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio, dedicato alla lotta alla discriminazione religiosa, Francesco sottolinea che è disumano che ancora oggi molte persone vengano perseguitate “perché professano pubblicamente la propria fede” e chiede che trovino “nelle società” la “dignità che nasce dall’essere fratelli e sorelle”

Leggi Tutto:      News di papa Francesco

Il Villaggio di Francesco: esperienza di comunione umana e ecologica

Uno straordinario progetto realizzato nel Sud della Francia, in un’ex abbazia trappista, per far vivere insieme persone di estrazione sociale molto diversa, nella dinamica di fraternità e di ecologia integrale auspicata dal Papa

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Gennaio salesiano

Il mese di gennaio è per la famiglia salesiana ricco di opportunità per crescere nell’approfondimento al carisma di don Bosco. L’incremento dei contagi dovuti al Covid crea tanta apprensione, per questo motivo le serate del Gennaio salesiano sono posticipate nel mese di febbraio, sperando in un miglioramento generale:

Sabato 5 febbraio alle 21 “campioni: l’equilibrio tra una medaglia e la vita” con Fefè De Giorgi, Diego Colombari, Maurizio Damilano).

Sabato 19 febbraio alle 21 “sogni in libertà”: l’oratorio di don Bosco in festa.

Sabato 25 febbraio alle 21 “storie dal sottosuolo”, incontro con don Marco Pozza.

Dal punto di vista liturgico:

Venerdì 28 gennaio alle 21 veglia di preghiera per i giovani con la buonanotte del Vescovo Piero Delbosco.

Domenica 30 gennaio Festa patronale di San Giovanni Bosco. Alle 10,30 S. Messa presieduta da don Leonardo Mancini, ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta.

Lunedì 31 gennaio festa liturgica di San Giovanni Bosco, alle 18,30 (spostata di 30′ per dare la possibilità a chi lavora di essere presente) S. Messa presieduta dal Vescovo Piero Delbosco.

Incontro dei bimbi battezzati nel 2021

Domenica 16 gennaio la nostra comunità invita tutte le famiglie, che hanno battezzato i loro bimbi nel 2021, a partecipare alla S. Messa alle ore 16,00. Sarà l’occasione per ringraziare insieme il Signore per il dono della vita cristiana e per rinnovare la volontà dei genitori ad educare alla fede i propri figli partendo dal loro esempio.

Sarà anche l’occasione per tutte le famiglie di conoscere l’equipe di genitori che anima il percorso gattonando verso Dio, una proposta specifica della nostra comunità per accompagnare i genitori nella loro missione di catechisti dei propri bimbi dal battesimo in poi.
Verrà consegnata a tutte le famiglie la fogliolina che è appesa sull’albero dei battesimi nel giorno in cui è  stato celebrato il battesimo del bimbo.