Cronaca della castagnata al Circolo don Bosco

Circolo Salesiano Don Bosco. 28 ottobre.

Castagne donate dalle Signore Revello Bruna, Pittavino Lucia.

 

Cucinate dai signori Oberto Giuseppe, Riba Giovanni, Delfino Francesco

 

Consumate da tutti noi 30 Soci

 

 

 

 

 

 

 

 

Presidente Don Mauro e Vice Presidente Sig. Gianni Pam

Amoris laetitia, educare i figli al desiderio di scelte coraggiose

​Ogni mese, per 10 puntate, un video con le riflessioni del Papa e testimonianze di famiglie di ogni parte del mondo – realizzato in collaborazione tra il Dicastero Laici Famiglia e Vita e Vatican News – aiuta a rileggere l’Esortazione apostolica, con il contributo di un sussidio scaricabile per l’approfondimento personale e comunitario. Perché essere famiglia, ricorda Francesco, è sempre “principalmente un’opportunità”…

RAFFORZARE L’EDUCAZIONE DEI FIGLI

259. I genitori incidono sempre sullo sviluppo morale dei loro figli, in bene e in male. Di conseguenza, la cosa migliore è che accettino questa responsabilità inevitabile e la realizzino in maniera cosciente, entusiasta, ragionevole e appropriata. Poiché questa funzione educativa delle famiglie è così importante ed è diventata molto complessa, desidero trattenermi in modo speciale su questo punto.

 

Vatican News

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 22 al 31 ottobre

XXX Domenica del Tempo Ordinario – Marco 10, 46-52

Dal vangelo  secondo Marco 10, 46-52

46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

E’ questo l’ultimo miracolo del Vangelo di Marco (se si eccettua la maledizione del fico, che però è un gesto completamente atipico), e già questo lo rende importante. Il primo miracolo fu la liberazione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao (1,22-26), l’ultimo la guarigione di un cieco all’uscita di Gerico. Non sono due gesti casuali, ma scelti con intenzione. Illustrano la vittoria di Cristo sulle due forze ostili che la presenza di Dio incontra nella storia degli uomini: la presenza del Maligno e la cecità dell’uomo.

L’episodio del cieco Bartimeo è un racconto vivacissimo, come del resto molti altri del secondo Vangelo. Marco è un narratore che ha il gusto del racconto. Il tema dell’episodio è certamente la sequela, ma i discepoli sembrano scomparire. Protagonisti sono Gesù e il cieco. E fra i discepoli e il cieco il lettore è invitato a fare un confronto. I discepoli – come è apparso negli episodi raccontati nelle domeniche precedenti – sembrano impersonare la perplessità (10,26), l’esitazione (10,32) e l’incomprensione di fronte alle richieste di Gesù (10,35). Bartimeo, invece, «subito riacquistò la vista e si mise a seguirlo lungo la strada». Il modello da imitare sembra dunque essere lui, non i discepoli.

Alla domanda dei discepoli («Se è così, chi si può salvare?») Gesù aveva risposto: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio; tutto è possibile a Dio» (10,27). L’episodio di Bartimeo è un’illustrazione di questa risposta. Il possibile non si misura sulle forze dell’uomo, ma sulla grandezza del dono di Dio. E difatti il racconto ci fa assistere a una completa e impensabile trasformazione: un uomo era cieco e ora ci vede, era seduto e ora segue Gesù lungo la via. La lezione è chiara: la potenza di Dio – che Gesù aveva già suggerito ai discepoli come l’unica possibilità di salvezza (10,27) – ha saputo trasformare un uomo impotente in un discepolo coraggioso. Ma a due condizioni: la preghiera («Gesù, abbi pietà di me») e la fede («Va, la tua fede ti ha salvato»).

Il vangelo di Marco sviluppa con notevole insistenza il tema della cecità dei discepoli. Due le forme della cecità. La prima è che il discepolo (si legga il racconto di Mc 8,14-31) ha visto la potenza di Gesù, magari ne racconta i prodigi, ma non se ne fida: nelle difficoltà della vita non la prende in considerazione, e cade nell’ansia, come se l’avesse dimenticata. E la seconda: di fronte alla via della Croce il discepolo vede soltanto l’insuccesso, il fallimento, non la risurrezione. L’uomo ha bisogno che il Cristo gli apra gli occhi per scoprire nella vita la forza della potenza di Dio e l’efficacia della via della Croce.

Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2021 | Francesco

Messaggio del Santo Padre Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2021

“Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”

 

 

Animazione Missionaria – Ottobre missionario 2021 – 4^ settimana

Proposta di percorso per il mese

Dal 4 al 29 ottobre 2011, l’équipe dell’Animazione Missionaria del Piemonte e Valle d’Aosta propone un percorso rivolto ad incaricati, animatori, formatori e catechisti per animare al meglio ogni giornata del mese missionario con testimonianze, spunti di preghiera, riflessioni e attività dedicate.
Per ogni giornata, una parola chiave e un video di innesco sul tema del “sogno dei 9 anni” frutto dell’esperienza vissuta dai giovani in missione quest’estate; un passo del Vangelo inerente; qualche spunto per ideare delle attività legate al tema proposto; alcune semplici domande per la riflessione personale e una preghiera dedicata.
Il materiale di ciascun giorno del mese missionario è fruibile sia in versione web (ideale per la proiezione) che in PDF (adatto per la stampa).
Di seguito il materiale per la 4° settimana di ottobre, dal 25/10 al 29/10.

 

Lunedì 25 ottobre

Martedì 26 ottobre

Mercoledì 27 ottobre

Giovedì 28 ottobre

Venerdì 29 ottobre

 

 

 

Giornata del Salesiano Cooperatore

Domenica 17 a Valdocco si è celebrata la Giornata del Salesiano cooperatore, una giornata di ascolto, preghiera, riflessione, ma anche di festa e di famiglia. Ognuno di noi, con il nostro volto più o meno giovane, la nostra storia, la nostra trama di relazioni e i nostri impegni, è ritornato ancora una volta là dove tutto è incominciato, dove il carisma salesiano ha avuto origine.

L’amore per il Vangelo e per Don Bosco ci ha riuniti, Salesiani cooperatori, nuovi aspiranti dell’Ispettoria che fra pochi giorni pronunceranno la loro promessa, e membri dei diversi gruppi della Famiglia salesiana.

Con l’aiuto di Don Chavez, ex Rettor Maggiore della congregazione salesiana, abbiamo riletto l’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, cercando di integrare la visione globale dei complessi problemi ecologici, politici e sociali del pianeta con le nostre scelte di vita nel microcosmo in cui viviamo. Siamo stati sollecitati a rinnovare il nostro impegno educativo, ricordandoci che è necessario avere a cuore, prendersi cura e farci carico della Terra e dell’umanità più fragile che la abita. Siamo stati richiamati ad un’ecologia umana, capace di tradursi in comportamenti responsabili non solo verso la natura, ma anche verso i più colpiti dai cambiamenti climatici, per superare quell’antropocentrismo che considera in modo miope solo i propri interessi immediati.

 

 

 

 

 

 

 

Conclusi i lavori della scala della chiesa

Qui di seguito potete vedere la foto della scala rinnovata per motivi di sicurezza. Qualcuno mi ha chiesto che abbiamo fatto. Ecco un a breve descrizione dell’intervento da parte di Michelangelo Trucco che ha seguito i lavori a nome della comunità.

“Prospetto visivo in corso d’opera come è stata riposizionata la scala direttamente su calcestruzzo creando così solidità e sicurezza per il passaggio pedonale. Prima era posta su mattoni forati che con l’andare del tempo a causa dell’acqua si sono deteriorati. È seguita la posa del pavimento antistante scala in quadretti di pietra relativamente stuccate con materiale idoneo. È stato riposizionato il pavimento autobloccante a collegamento del pianerottolo scala. Nella foto si può notare l’aspetto finale dell’opera compiuta, che durerà almeno 50 anni.”

Il costo finale è € 5.000,00. Finora abbiamo raccolto € 4.280,00 (mancano ancora € 720,00)

 

Lettera del Direttore, avvisi e appuntamenti – settimana dal 15 al 24 ottobre