Estate Ragazzi: Prime informazioni certe

Squilla il telefono dell’oratorio. C’è un nuovo messaggio nella casella di posta elettronica. Una mamma entra nel cortile. In tempi “normali” nessuno di noi ci avrebbe trovato niente di strano, forse avrebbe addirittura sbuffato: l’ennesima richiesta di informazioni sull’Estate Ragazzi! In questi giorni, invece, non vi è stato nulla di più gradito.

La notizia più importante è che la nostra “Estate ai Sale” si farà. Le linee guida pubblicate dal Dipartimento per le politiche della famiglia e disciplinate dalla delibera della Giunta regionale permettono e, ovviamente, normano le attività dei centri estivi: “Tale prospettiva è stata perseguita ricercando il giusto bilanciamento tra il diritto alla socialità, al gioco ed in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti e, d’altra parte, la necessità di garantire condizioni di tutela della loro salute, nonché di quella delle famiglie e del personale educativo ed ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative.”

Se da una parte è innegabile l’entusiasmo di poterci tuffare in questa avventura, dall’altra siamo consapevoli che non saremo in grado di venire incontro alle esigenze di tutti. E questo ci dispiace. In questi anni, la nostra proposta ha sempre cercato di essere la più ampia e inclusiva possibile. Cercheremo di rimanere fedeli a questo obiettivo anche quest’anno, consapevoli che sarà molto più difficile, sempre nel rispetto assoluto delle norme che ci sono state consegnate.

L’Estate ai Sale 2020 comincerà il prima possibile (pur desiderando cominciare il 15 giugno, verosimilmente la partenza potrebbe slittare a lunedì 22 giugno o lunedì 29 giugno, a seconda delle direttive comunali che giungeranno) e terminerà venerdì 31 luglio. Al momento non siamo in grado di dire se riusciremo a offrire qualche attività in agosto mentre, compatibilmente con il nuovo calendario scolastico, proporremo la consueta settimana a inizio settembre.

La proposta sarà articolata, per ciascun ragazzo, su mezza giornata: o mattina (circa 8,30-12,30) o pomeriggio (circa 14,30-18,30). Un’Estate Ragazzi part-time, in sostanza, sulla base delle preferenze espresse dalle famiglie in sede di iscrizione.

Non ci sarà possibile, probabilmente, accogliere tutti i bambini e ragazzi che faranno la loro richiesta: vi è un numero massimo consentito, proporzionale alla capacità ricettiva della struttura in termini di spazi e di presenza di adulti responsabili. Tra i vari criteri per l’ammissione, saranno privilegiati coloro che richiederanno l’iscrizione per un numero maggiore di settimane: lo scopo è garantire, secondo le linee guida, l’organizzazione in piccoli gruppi (da 8 bambini per le elementari e da 10 per le medie/superiori), prestando attenzione a non variarne la composizione nell’arco del tempo. Mentre non è prevista alcuna priorità per le domande di iscrizione che giungeranno per prime in ordine di tempo.

Gli ingressi in oratorio per l’inizio dell’attività saranno scaglionati, sempre in presenza di un genitore o adulto responsabile del minore, e avverranno ad un orario preciso (anche questo, se possibile, in accordo con le esigenze familiari). Lo stesso discorso vale per l’uscita. Ci sarà un protocollo da seguire per la fase di accoglienza e l’obbligo per il minore di entrare in oratorio con la mascherina (e tenerla per gran parte delle attività, salvo rare eccezioni), sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale.

Prossimamente, sarà disponibile sul sito www.salecuneo.it il form per la richiesta di iscrizione. Attenzione: Verrà indicata anche una data di chiusura per presentare le domande di iscrizione e dopo tale data non sarà più possibile iscriversi! Per ogni informazione, non esitate a contattarci.

Nonostante le difficoltà, i Sale di Cuneo non vedono l’ora di riaprire porte, portoni e cancelli, di vedere ripopolati campi e cortili, di sentire le urla e le musiche, di accompagnare i giovani nel divertimento e nella loro crescita personale. Alle spalle ci sostiene il gran lavoro di rete con il Comune, l’ASL, gli altri oratori e parrocchie della città, senza contare i tanti volontari che si rimboccheranno le maniche per farci vivere alla grande anche questa estate.

Gli animatori, a tempo di record, stanno lavorando su tutto ciò che ha da sempre caratterizzato la nostra ER: giochi, preghiere, momenti formativi, laboratori, balli, scenografie, uscite. Sarà diverso… ma saremo sempre noi! E sarà bellissimo!

 

P.S. Come state capendo la situazione è in costante evoluzione. Vi suggeriamo di seguire le news sul sito www.salecuneo.it, canale di informazione ufficiale dell’oratorio insieme alla pagina facebook “Sale Cuneo” e il profilo instagram “salecuneo”

Proposte di canti della S. Messa: Pentecoste

Inizio: INVOCHIAMO LA TUA PRESENZA

1. Invochiamo la tua presenza, vieni Signor. Invochiamo la tua presenza, scendi su di noi.

Vieni consolatore, dona pace ed umiltà, acqua viva d’amore questo cuore apriamo a te.

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi. Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi.

Vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito. Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi.

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi. scendi su di noi.

2. Invochiamo la tua presenza, vieni Signor. Invochiamo la tua presenza, scendi su di noi.

Vieni luce dei cuori, dona forza e fedeltà, fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te. Rit.

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore.

Ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo e ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.

1. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente,

Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo (Gesù Cristo..) Rit.

2. Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi (pietà di noi..) Rit.

3. Perché tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu solo l’Altissimo,

Gesù Cristo con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre (di Dio Padre…) Rit.

Finale: A – men, a – men, amen

 

MANDA IL TUO SPIRITO

Manda il Tuo Spirito Signore a rinnovare la terra.

Manda il Tuo Spirito Signore su di noi.

 

ALLELUIA E’ RISORTO IL SIGNOR

Alleluia, è risorto il Signor e la morte non vincerà più

Alleluia è risorto il Signor! Alleluia, Alleluia (x2)

1. Se al peccato e al male siamo morti in Lui, alla vita e alla fede risorgiamo in Lui. Rit.

2. Come contenere la felicità era morto ed è risorto e ora vive in noi. Rit.

 

Offertorio: FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

1. Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo,

pane della nostra vita, cibo della quotidianità.

Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi con i tuoi

oggi vieni in questo pane cibo vero dell’umanità.

 E sarò pane e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani

Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva un sacrificio gradito a te.

2. Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo

vino delle nostre vigne sulla mensa dei fratelli tuoi.

Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi

oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia.

E sarò pane e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani

Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva un sacrificio gradito a te.

un sacrificio gradito a te. 

 

SANTO (mani)

Santo, santo, santo! (x2)

Il Signore Dio dell’universo, il Signore Dio dell’universo, i cieli e la Terra sono pieni della tua gloria!

Osanna, osanna nell’alto dei cieli! Osanna, osanna nell’alto dei cieli!

Santo, santo, santo! (x2)

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna, osanna nell’alto dei cieli! Osanna, osanna nell’alto dei cieli!

Santo, santo, santo! (x2)

 

SPIRITO DI DIO

1. Spirito di Dio riempimi, Spirito di Dio battezzami.

Spirito di Dio consacrami, vieni ad abitare dentro me.

2. Spirito di Dio guariscimi, Spirito di Dio rinnovami,

Spirito di Dio consacrami, vieni ad abitare dentro me.

3. Spirito di Dio riempici, Spirito di Dio battezzaci.

Spirito di Dio consacraci, vieni ad abitare dentro noi.

 

Finale: MARIA, TU SEI

1. Maria tu sei la vita per me, sei la speranza, la gioia, l’amore, tutto sei.

Maria tu sai, quello che vuoi, sai con che forza d’amore in cielo mi porterai.

Maria ti do il mio cuore per sempre se vuoi tu dammi l’amore che non passa mai.

Rimani con me e andiamo nel mondo insieme

la tua presenza sarà goccia di paradiso per l’umanità.

2. Maria con te sempre vivrò, in ogni momento giocando, cantando, ti amerò.

Seguendo i tuoi passi in te io avrò la luce che illumina i giorni e le notti dell’anima.

 

Altre proposte

VIENI SPIRITO DI CRISTO

Vieni, vieni, Spirito d’Amore, ad insegnar le cose di Dio,

vieni, vieni, Spirito di Pace, a suggerir le cose che Lui ha detto a noi.

1. Noi ti invochiamo, Spirito di Cristo, vieni Tu dentro di noi.

Cambia i nostri occhi, fa’ che noi vediamo la bontà di Dio per noi. Rit.

2. Vieni o Spirito dai quattro venti e soffia su chi non ha vita.

Vieni o Spirito, soffia su di noi perché anche noi riviviamo. Rit.

3. Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare, insegnaci a lodare Iddio.

Insegnaci a pregare, insegnaci la via, insegnaci Tu l’unità. Rit.

 

GIOVANE DONNA

1. Giovane donna, attesa dall’umanità; un desiderio d’amore è pura libertà.

Il Dio lontano è qui vicino a te voce e silenzio, annuncio di novità.

A – ve Mari – a (2volte)

2. Dio t’ha prescelta qual Madre piena di bellezza e il suo amore t’avvolgerà nella sua ombra.

Grembo per Dio venuto sulla terra, Tu sarai Madre di un uomo nuovo. Rit.

3. Ecco l’ancella che vive della tua Parola libero il cuore perché l’amore trovi casa.

Ora l’attesa è densa di preghiera, e l’uomo nuovo è qui, in mezzo a noi. Rit.

 

ALLELUIA PASSERANNO I CIELI

Alle-alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.

Passeranno i cieli e passerà la terra, la tua Parola non passerà, alleluia alleluia.

 

NOI CANTEREMO GLORIA A TE

Noi canteremo gloria a te, Padre che dai la vita, Dio d’immensa carità Trinità infinita.

Tutto il creato vive in Te, segno della tua gloria, tutta la storia ti darà onore e vittoria.

La tua parola venne a noi, annuncio del tuo dono: la Tua promessa porterà salvezza e perdono.

 

PASSA QUESTO MONDO

1. Noi annunciamo la parola eterna: Dio è Amore.

Questa è la voce che ha varcato i tempi: Dio è carità.

Passa questo mondo, passano i secoli, solo chi ama non passerà mai.

2. Dio è luce e in Lui non c’è la notte: Dio è Amore.

Noi camminiamo lungo il suo sentiero: Dio è carità. Rit.

3. Noi ci amiamo perché Lui ci ama: Dio è amore.

Egli per primo diede a noi la vita: Dio è carità. Rit.

4. Giovani forti, avete vinto il male: Dio è amore.

In voi dimora la parola eterna: Dio è carità. Rit.

 

RESTA CON NOI SIGNORE LA SERA

1. Resta con noi, signore, la sera. Resta con noi che avremo la pace.

 Resta con noi, non ci lasciar. La notte mai più scenderà.

Resta con noi. Non ci lasciar. Nelle vie del mondo, Signor.

2. Ti porteremo ai nostri fratelli. Ti porteremo lungo le strade. Rit.

3. Voglio donarti queste mie mani. Voglio donarti questo mio cuore. Rit.

 

LUCE DIVINA

1. Luce divina, splende di te, il segreto del mattino.

Luce di Cristo, sei per noi tersa voce di sapienza:

tu per nome tutti chiami alla gioia dell’incontro.

2. Luce feconda, ardi in noi, primo dono del Risorto.

Limpida Luce, abita in noi, chiaro sole di giustizia:

tu redimi nel profondo ogni ansia di salvezza.

3. Luce perenne, vive di te chi cammina nella fede.

Vento gagliardo, saldo vigor, nella vita ci sospingi,

rinnovati dalla grazia, verso il giorno senza fine.

4. Fervido Fuoco, scende ancor nella Chiesa dei redenti.

Dio d’amore, ti adoriam nel mistero che riveli:

tu pronunci la parola, che rimane sempre vera.

Estate Ragazzi ai Sale: ci siamo!

Don, ma ci sarà l’estate ragazzi quest’anno“?
Tante volte è risuonata questa domanda al telefono dell’oratorio in questi giorni o è comparsa sulle mail e sulle chat dei canali social dell’oratorio. E la risposta è: “Sì”! Ebbene sì, l’estate ragazzi si farà, eccome!
Ad oggi non sappiamo ancora dirvi con precisione che attività saremo in gradi di proporre, con quali modalità e quali tempistiche, ma ci saremo.
Gli animatori si stanno preparando da tempo per poter essere presenti con allegria e profondità, le segretarie si sono già riunite per abbozzare un primo coordinamento e l‘equipe educatori con gli animatori maggiorenni ha avuto già diverse occasioni di confronto. Il desiderio di esserci è alle stelle.

Venerdì (oggi) dovrebbe uscire un dgr della Regione Piemonte con le linee guida per le attività dei centri estivi, dopodiché la palla passerà al comune di Cuneo (con cui il dialogo è già avviato e che ringraziamo sentitamente per la professionalità e la disponibilità), sarà proprio l’amministrazione comunale a dover coordinare e approvare i vari progetti per le attività estive per i giovani, tra cui il nostro. Solamente allora sapremo dirvi con certezza il programma dell’Estate ai Sale e potremo aprire le iscrizioni.

Noi ce la metteremo tutta e chi fosse disponibile per dare una mano si faccia avanti, mai come in questa estate ne avremo bisogno! In particolare chiediamo l’aiuto di volontari maggiorenni disponibili ad aiutare per alcune mattine o alcuni pomeriggi durante l’estate. Chi fosse disponibile può contattare don Alberto: 3334442064.

Qui sotto potete trovare il comunicato ufficiale di don Luca Ramello incaricato della Pastorale Giovanile della diocesi di Torino e responsabile della Pastorale Giovanile della regione piemontese, che spiega maggiormente nel dettaglio alcune questioni riguardanti i centri estivi.

Oratori estivi: restino aperti a tutti

Venerdì 29 maggio 2020 la Delibera regionale sui Centri Estivi. I nodi da risolvere

Venerdì 29 maggio 2020 la Giunta Regionale del Piemonte prevede di varare una importante Delibera sulla gestione del Centri Estivi (Oratori compresi) in questi difficili mesi di Coronavirus. Sono in arrivo regole stringenti: i ragazzi dovranno tenersi a distanza l’uno dall’altro, dovranno essere organizzati in piccoli gruppi separati e affidati a un maggiorenne, non dovranno mai superare il numero massimo di 100 per Oratorio… La Pastorale giovanile delle diocesi piemontesi ha presentato alcune richieste di modifica, che consentano di applicare la Delibera senza snaturare l’identità degli Oratori Estivi. La Chiesa piemontese non intende solo elencare problemi e bisogni, ma cercare soluzioni comuni. Nell’ambito del Tavolo di consultazione degli Oratori, promosso un mese fa dal Presidente Cirio, le diocesi chiedono di potersi incontrare stabilmente con l’Amministrazione regionale, di affrontare insieme le questioni, di attivare specifiche commissioni tecniche.

La popolarità dell’Oratorio.

Nell’Esortazione apostolica post sinodale «Christus vivit», Papa Francesco ci esorta a mettere in campo una «pastorale giovanile popolare». (Cfr nn. 230- 238). L’Oratorio, fin dalla sua nascita e nel suo progressivo consolidarsi storico, ha non solo custodito questa vocazione «popolare», ma ne è stato «segno e strumento», in una prospettiva di prossimità alle giovani generazioni. Questo è il criterio di fondo delle proposte presentate alla Regione perché modifichi la bozza di Delibera regionale (Dgr): gli Oratori, pur nel rispetto delle normative di legge ordinarie e straordinarie (per la prevenzione del Covid-19) non sono centri estivi tour court, ovvero non obbediscono alla logica dei mini-club estivi, delle summer school o dei summer-camp. Tali attività ed iniziative sono tutte lodevoli e da rispettare ma gli Oratori sono «altro», per la loro caratteristica popolare, che li rende aperti a tutte le fasce di età, per costruire un tessuto di comunità sociale, con un’attenzione prioritaria ai più poveri e disagiati, per offrire una cura educativa inclusiva e con una comunità educante ricca e variegata, volta non ad intrattenere le giovani generazioni ma a farle crescere e maturare, accompagnandole ad li là della pur importante parentesi estiva: i nostri Oratori sono infatti aperti tutto l’anno. La Chiesa piemontese sente come decisiva la necessità di chiarire questa visione di fondo degli Oratori: occorre una scelta politica da parte della Regione che riconosca la «popolarità» degli Oratori quale specificità da promuovere e sostenere e non solo da normare, non nell’interesse della Chiesa ma per il bene dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani dei nostri territori regionali. Gli Oratori non sono gli unici ad operare in questo campo, ma sono gli unici a farlo con questo stile «popolare»: prima di passare alle concrete declinazioni normative occorre confrontarsi su questa ispirazione di fondo, senza la quale le singole richieste operative risulterebbero incomprensibili o estemporanee.

Alcuni nodi aperti.

La bozza di Dgr, recependo le Linee Guida del Governo, determina che il personale educativo dei centri estivi debba avere un coordinatore responsabile delle attività educative, ricreative e gestionali, di età non inferiore a 18 anni. Il rapporto personale educativo e bambini/ ragazzi è computato secondo queste proporzioni: per i bambini in età di scuola dell’infanzia: un adulto ogni 5 bambini; per i bambini in età 6/11 anni: un adulto ogni 7 bambini; per i bambini in età di scuola secondaria 12/17 anni: un adulto ogni 10 bambini. In via complementare, ferma restando la presenza minima di educatori sopra individuato, ciascun gruppo potrà essere affiancato da un massimo di due adolescenti della fascia 16/17 anni di età, anch’essi opportunamente formati, per il supporto al gruppo stesso. Un aspetto problematico riguarda la cosiddetta stabilità dell’educatore rispetto al proprio gruppo di bambini ragazzi: deve essere intesa in maniera esclusiva oppure, mantenendo le regole di tracciabilità per le norme di prevenzione, è possibile un’alternanza di altri adulti, debitamente formati e nel rispetto delle garanzie sanitarie di prevenzione dal Covid- 19? Un’ulteriore domanda concerne non solo l’età minima delle figure educative e dei loro sostegni, ma anche l’età massima, ovvero dei volontari anziani, ordinariamente impegnati negli Oratori: esistono limitazioni di età? Strettamente connessa alla definizione del personale educativo è la sua formazione, non solo educativa ma in relazione alle norme di prevenzione dal Covid-19. Il triage e il protocollo sanitario risultano particolarmente articolati e impegnativi. La formazione alla complessità del triage e del protocollo sanitario previsto e la sua gestione ordinaria potranno avere il supporto delle Asl, della Protezione Civile e della Croce Rossa? A chi sarà in capo tale formazione specifica?

La capienza degli oratori.

Una importante area di confronto riguarda la valutazione delle condizioni strutturali degli Oratori: spazi, servizi, ingressi, ecc. La bozza della Dgr prevede che ogni gestore della struttura, tenendo conto degli ambienti a disposizione, sia interni sia esterni, e del numero di operatori di cui dispone, debba valutare il numero dei minori che è in grado di accogliere ogni giorno, considerando il rispetto del distanziamento fisico e che, in ogni caso la capacità ricettiva non può superare, di norma, i 100 posti. Al momento non sono chiari i criteri da seguire per computare i numeri e le modalità di co-presenza dei possibili partecipanti alle attività estive di ogni Oratorio, se non quello, fortemente limitativo, della capienza massima di 100 posti. I partecipanti alle attività devono poi essere organizzati in piccoli gruppi, «con riferimento all’organizzazione di una pluralità di spazi diversi per lo svolgimento delle diverse attività in programma, prestando attenzione a non variare la composizione dei gruppi e a mantenere stabile il personale educativo di ciascun gruppo di bambini, nonché ad evitare durante le attività possibili contatti tra gruppi diversi di bambini». Rispetto alle specificità psicologiche e pedagogiche di ogni fascia è necessario studiare modalità distinte di co-presenza negli spazi e di proposte educative, in base ai principi di fondo prima evidenziati di popolarità e di valorizzazione intergenerazionale. Il modello prospettato, infatti, di gruppi chiusi, rigidi e non comunicanti tra loro, non permette un’efficace proposta educativa, soprattutto rispetto alla fascia degli adolescenti. Il numero massimo di 100 posti dovrà e potrà essere computato in maniera diversa? Anche le possibilità delle varie attività formative, laboratoriali, ludiche e sportive non sono specificate: su queste modalità urge un confronto, sia per le attività in forma indoor che outdoor, in quanto esse incidono notevolmente, sia nell’organizzazione quanto nella conduzione dell’Oratorio estivo.

Verso un Protocollo d’intesa.

Una ulteriore area di confronto si riferisce alle sinergie e alle alleanze educative, con le istituzioni e gli enti pubblici e privati. Se nella bozza della Dgr vi sono molte dichiarazioni di intenti circa la necessità di intese collaborazioni, alleanze, confidiamo nell’impegno preso dal Presidente della Regione di stilare uno specifico protocollo di intesa tra Regione e Oratori piemontesi. Dalla Conferenza Episcopale Piemontese, dal clero, dai responsabili laici e dalle comunità cristiane giungono accorate esigenze di definizione in merito a due precise questioni: la responsabilità e le risorse. È necessario definire un protocollo di intesa che precisi il quadro delle responsabilità civili e penali in relazione alla prevenzione dal contagio del Covid-19, in una concreta condivisione delle responsabilità con gli Enti locali. È altresì inderogabile una piena conoscenza delle modalità di raccordo tra le disposizioni regionali e le attuazioni comunali, evitando la burocratizzazione e la moltiplicazione e l’eccessiva differenziazione delle procedure locali. Nel protocollo di intesa dovrebbero poi essere specificate le risorse che le istituzioni intendono mettere a disposizione, sia in termini economici che di servizi. Il Governo, la Regione, i Comuni e le altre istituzioni pubbliche e private (fondazioni ecc…) hanno assicurato l’erogazione di fondi a sostegno delle attività degli Oratori estivi. Occorrono però certezza di disponibilità e di fruibilità, in una situazione di crisi economica e sociale sempre più accentuate. Sarà possibile usufruire dei bonus baby-sitting per le figure educative degli Oratori estivi? Infine, le Linee Guida del Governo e la bozza della Dgr non solo aprono ma incoraggiano attività estive in spazi e strutture pubbliche e private esterne agli Oratori: anche sotto questo profilo si richiede chiarezza nelle forme procedurali di intesa e nelle modalità gestionali, a sostegno e non ad aggravio degli Oratori stessi. Molte sono le questioni ancora da chiarire, (compresa la possibilità di organizzare i campi estivi, per i quali urgono specifici pronunciamenti). Ripetiamo con fiducia: la Chiesa piemontese non vuole solo elencare problemi e bisogni ma cercare, con le Istituzioni, soluzioni comuni. Per il bene dei nostri bambini, ragazzi, adolescenti e giovani. Nessuno escluso.

don Luca RAMELLO, responsabile diocesano e regionale per la Pastorale Giovanile

Nuova Estate Ragazzi 2020

In merito all’apertura dell’estate ragazzi, grazie alle linee guida pubblicate la scorsa settimana dal dipartimento per le politiche della famiglia, i tavoli di lavoro di tutte le regioni si stanno confrontando a pieno ritmo con il governo per stilare dei protocolli che permettano la riapertura degli oratori e l’organizzazione delle attività estive.
Sicuramente come Sale Cuneo saremo presenti in questa estate, ma abbiamo ancora bisogno di alcune indicazioni per potervi dire in che modo sarà organizzata l’estate ragazzi. Sarà nostra premura fornire tempestivamente le informazioni necessarie per le modalità e le iscrizioni. I canali di informazione attraverso cui comunicheremo le novità saranno: il sito, la newsletter, la pagina facebook e il profilo instagram!
⚠️❗️
#salecuneo
#summertogether
#lìdovesei

Lo staff

La nostra liturgia

Nei giorni feriali:
  • 7.00 S. Messa;
  • 8.00 lodi mattutine trasmesse sul canale YouTube “Sale Cuneo”;
  • 8.30 S. Messa trasmessa su YouTube;
  • 18.00 S. Messa;
  • 19.15 liturgia del vespro e pensiero di buonanotte trasmesso su YouTube
Nei giorni festivi:
  • sabato 18.00 S. Messa con trasmissione su youtube;
  • domenica 8.30 S. Messa;
  • 10.30 S. Messa con trasmissione su YouTube;
  • 18.00 S. Messa con trasmissione su YouTube;
  • 19.10 adorazione eucaristica;
  • 19.35 vespri tutto trasmesso su YouTube.
Continua tutti i giorni il S. Rosario fino al 31 maggio alle ore 21 in cortile. Trasmesso su YouTube.

Chiusa la nostra “cattedrale” di via Coppino

Come avete sentito tra gli avvisi di domenica scorsa, la comunità salesiana e il consiglio pastorale parrocchiale radunato sabato 9 maggio hanno deciso di chiudere definitivamente la chiesa succursale di via Coppino, definita amabilmente da don Mario Cattanea, la “nostra cattedrale”.
Già da alcuni anni il consiglio pastorale ha avviato il discernimento sul tenere o meno questo luogo di preghiera. Ora le nuove indicazioni inerenti alla materia della tutela della salute per la prevenzione del Covid19 hanno accelerato la decisione finale.
Certamente è un pezzo di storia della nostra comunità che si chiude iniziata da don Borello, poi portata avanti da tutti i salesiani che si sono succeduti come don Roggia, don Pietro Pellegrino, don Pomero… Ha aiutato tante persone a crescere nella fede, nella preghiera, nell’attenzione agli anziani e agli ammalati di quella porzione di territorio della nostra parrocchia.
Nella valutazione complessiva, oltre alle norme Covid19, hanno pesato anche questi fattori: il numero esiguo dei partecipanti alle messe feriali, l’età media alta degli stessi, l’onerosa sostenibilità economica (€890,00 al mese di affitto più le utenze) con l’aggiunta delle mancate offerte di questi mesi e la difficile prospettiva di un eventuale tempo di ripresa, l’oggettiva difficoltà di garantire una presenza significativa di noi sacerdoti nei tempi e nei modi che la succursale richiede.
Come consiglio pastorale ci siamo presi l’impegno di riflettere insieme per individuare nuove modalità per andare incontro a chi vive “la periferia geografica o esistenziale” dalla nostra comunità, come gli anziani, gli ammalati, le persone sole, insomma, tutte coloro che non possono o non riescono a sentirsi parte della comunità parrocchiale. Sono bene accolte proposte e suggerimenti. Ringrazio di cuore tutte le persone che dal 1973 hanno dedicato tempo, passione, affetto a questa cappella e alle persone che l’hanno frequentata, in particolare, ringrazio coloro che in questi ultimi tempi hanno condiviso con noi la conduzione di questa realtà pastorale e che ora vivono con maggiore tristezza questa decisione.

Norme da rispettare per l’ingresso nella nostra Chiesa Parrocchiale

  • La capienza massima di questa chiesa è di 200 posti
  • Si possono occupare soltanto i posti indicati con il contrassegno rosso cominciando da quelli più vicini all’altare
  • Quando tutti i posti contrassegnati saranno occupati l’accesso verrà interdetto e si potrà seguire la Messa dall’esterno, in cortile.
  • Durante le celebrazioni non si può stazionare in piedi fuori dei posti indicati
  • Nei giorni feriali vanno occupati i banchi:
    • lato cappella per la S. Messa delle 7.00;
    • lato via Gobetti quella delle 8.30.
    • lato cappella quella delle 18.00.
  • I fedeli che partecipano alle celebrazioni devono indossare la mascherina che copre naso e bocca
  • Non è consentito partecipare alle celebrazioni con sintomi influenzali o con temperatura corporea pari o superiore a 37.5° C
  • Non è consentito partecipare alle celebrazioni a chi sia stato in contatto  con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti
  • La Comunione Eucaristica si riceve rimanendo in piedi al proprio posto, solo sulla mano

Corso animatori…in corso

Lo abbiamo rincorso, adesso è in corso.

Stiamo parlando del Corso con la C maiuscola, e cioè il Corso Animatori, che tradizionalmente ha luogo tra marzo e aprile ed è la prima boccata di aria estiva ad entrare in circolo nei polmoni delle ragazze e dei ragazzi delle scuole superiori.

Saltata, per evidenti motivi, la sua versione diocesana, che avrebbe coinvolto tutte le parrocchie, il Corso Animatori pensato qui ai Sale ha preso il via lo scorso 28 aprile e continuerà fino a fine maggio, sfociando poi nella preparazione più pratica di quelle che saranno le attività dell’estate 2020 (e tutti gli animatori hanno in cuore la speranza che una qualunque forma di attività si possa svolgere!).

Ovviamente, ciascun ragazzo è in collegamento da casa sua con il gruppo dei suoi coetanei e con i formatori (diversi per ogni serata). Accanto ad essi, la figura del tutor di “annata” (cinque, dal 2001 al 2005) segue il gruppo e i suoi componenti durante tutto il percorso. I temi trattati vanno dalle motivazioni di un animatore all’assistenza salesiana, dalla comunicazione al sistema preventivo di don Bosco. Bellissimo il momento finale in cui ci si ritrova tutti e 80 su un’unica piattaforma on line per la preghiera e gli immancabili avvisi di don Alberto.

Si diceva che non si sa cosa sarà dell’estate che verrà. Per questo è ancora più significativo vedere così tanti iscritti al Corso Animatori dei Sale; ragazzi che, comunque, in questi mesi di “lockdown”, non se ne sono stati con le mani in mano. Molti hanno contribuito al servizio di commissioni a domicilio “La spesa che non pesa” o alla distribuzione delle cosiddette borse viveri su tutto il territorio parrocchiale. I più grandi non si sono tirati indietro dal volontariato con i senza fissa dimora accolti in oratorio tutti i pomeriggi. Senza dimenticare gli impegni di studio e le nuove dinamiche familiari nate in questi mesi.

Il voler intraprendere adesso, “al buio”, il Corso Animatori non risponde dunque soltanto all’esigenza di socialità tipica dei giovani: c’è un desiderio profondo di “essere” animatori, e non semplicemente “fare” gli animatori. E per noi significa esserlo come avrebbe voluto don Bosco, non avendo paura di continuare a sognare in grande, per il futuro più o meno immediato; pensando in continuazione, anche adesso, ai bambini e ai ragazzi che fisicamente (e chissà per quanto) non riusciremo ad incontrare; affidandoli e affidandoci al Signore e, in questo mese di maggio, in particolare a Maria, la nostra mamma del cielo.

L’animazione ha segnato e continuerà a segnare ciascuno di noi, per vivere sin da ora, nel mondo, da buoni cristiani e onesti cittadini. Per noi essere animatori è una scuola di vita: ci insegna anzitutto l’attenzione ai più piccoli, in particolare i più poveri ed emarginati, e poi che il bene va fatto bene. Per questo ogni anno si ripete, con o senza Coronavirus, la bellissima tradizione del Corso Animatori.

 

Joy

Indicazioni della Diocesi per la celebrazione delle Liturgie

Il Vescovo Piero Delbosco ha promulgato un Decreto generale che applica nelle Diocesi di Cuneo e di Fossano il Protocollo sanitario sottoscritto tra CEI e Governo italiano

Capienza massima per i luoghi di culto, igienizzazione al termine di ogni liturgia, obbligo di mascherina per i fedeli partecipanti, ripresa di tutti i Sacramenti in piena sicurezza sanitaria: ecco le norme perché in ogni chiesa si possa di nuovo celebrare con il popolo. Per mezzo del Decreto generale appena promulgato il Protocollo sanitario sottoscritto il 7 maggio scorso tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo diventa normativo nelle Diocesi di Cuneo e di Fossano: ogni eventuale altra indicazione data finora, come pure le personali interpretazioni del Protocollo CEI, sono sostituite dalle disposizioni qui contenute.

Spetta ai parroci e ai rettori di chiese verificare l’applicazione di queste norme, riprendendo di conseguenza a celebrare con il popolo a partire da lunedì 18 maggio, con la gradualità che riterranno necessaria, chiarendo eventuali dubbi interpretativi con l’aiuto dei Vicari generali.

Il testo è stato trasmesso per conoscenza anche al Prefetto di Cuneo perché informi in merito le pubbliche autorità del territorio.

In data 7 maggio 2020 il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Presidente del Consiglio dei ministri, insieme al Ministro dell’Interno, della Repubblica Italiana hanno firmato un Protocollo d’intesa per una ripresa in sicurezza sanitaria delle celebrazioni con il popolo nei luoghi di culto.

Pertanto con il presente Decreto generale, revocando ogni altra disposizione contraria data durante l’emergenza sanitaria nei mesi di marzo e aprile 2020, stabilisco che da lunedì 18 maggio 2020 nelle Diocesi di Cuneo e di Fossano possano riprendere le celebrazioni liturgiche e sacramentali con il popolo nei luoghi di culto, nei modi determinati dai rispettivi legali rappresentanti, con la gradualità che essi riterranno opportuna e nell’osservanza delle seguenti norme.

Norme generali per i legali rappresentanti dei luoghi di culto

  1. I parroci, per le chiese parrocchiali e succursali, i rettori delle altre chiese e comunque chi ha la legale rappresentanza degli enti a cui appartengono i luoghi di culto – d’ora in poi qui tutti indicati come «legali rappresentanti» – sono responsabili della ripresa in sicurezza sanitaria delle celebrazioni sacramentali e liturgiche all’interno di tali luoghi: di conseguenza essi determinano le modalità di questa ripresa, compatibilmente con l’applicazione nei singoli casi delle norme date in questo Decreto.
  2. Nel dubbio sulla corretta applicazione delle norme seguenti, i legali rappresentanti consultino il Vicario generale competente.
  3. È opportuno non utilizzare per le celebrazioni i piccoli luoghi di culto dove l’applicazione delle norme seguenti risulta poco praticabile: in questi casi si può, in alternativa, valutare la celebrazione all’aperto, nelle vicinanze, se le condizioni ambientali permettono una liturgia raccolta.
  4. Il legale rappresentante deve comunicare ai fedeli con appositi cartelli posti all’ingresso dei luoghi di culto le prescrizioni stabilite dalle norme seguenti: in particolare quelle che riguardano il distanziamento sanitario e la capienza massima del luogo di cui all’art. 7, ma soprattutto le norme per i fedeli di cui agli artt. 13-15.
  5. La corretta ed integrale applicazione delle norme di questo Decreto tutela il legale rappresentante nel sostenere le responsabilità civili e penali in materia di sicurezza sanitaria nei luoghi di culto di cui è competente.

Norme per i luoghi di culto

  1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio che negli spazi annessi, come per esempio le sacrestie.
  2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento sanitario tra le persone, ogni luogo di culto ha una capienza massima, determinata in modo preciso e prudenziale dal legale rappresentante tenendo conto della distanza minima di sicurezza tra i singoli posti di fedeli e ministri che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
  3. L’accesso ai luoghi di culto è contingentato e regolato, quando necessario, con l’aiuto di collaboratori che, muniti degli opportuni dispositivi di protezione individuale e di un evidente segno di riconoscimento, favoriscono l’entrata e l’uscita, vigilando sul numero massimo di fedeli consentito.
  4. Al fine di garantire quanto stabilito dagli artt. 7 e 8, è opportuno predisporre dei segnaposto non asportabili da apporre sui banchi che indichino la distanza di sicurezza da mantenere, evidenziando i posti da occupare da parte dei fedeli; a titolo di esempio: su un banco di tre metri possono sedersi solo due fedeli, alle estremità, mentre nel banco che precede e che segue solo un fedele al centro; analogamente, dove ci sono sedie, queste vanno distanziate una dall’altra di almeno un metro, sia lateralmente che frontalmente.
  5. Per favorire un accesso ordinato ai luoghi di culto, nel rispetto della distanza di sicurezza sanitaria, si utilizzino gli ingressi disponibili, a seconda dell’afflusso previsto e, quando necessario, distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita; durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
  6. Per l’igienizzazione dei luoghi di culto non è necessario l’intervento di ditte specializzate, in quanto non è prescritta la sanificazione certificata; pertanto si intensifichi la consueta pulizia, assicurando che dopo ogni celebrazione, mentre si favorisce il ricambio dell’aria, i posti occupati dai fedeli e dai ministri siano rapidamente trattati con un prodotto adeguato, mentre gli oggetti utilizzati, in particolare i microfoni, siano disinfettati, secondo i consigli dati dall’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto delle Curie diocesane.
  7. Agli ingressi dei luoghi di culto, mentre le acquasantiere continuano a rimanere vuote, siano resi disponibili liquidi igienizzanti con erogatori pratici ma anche rispettosi del necessario decoro.

Norme per i fedeli che partecipano alle celebrazioni

  1. I fedeli che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni sono invitati ad igienizzarsi le mani e sono tenuti ad indossare sempre la mascherina protettiva che copre naso e bocca.
  2. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali o comunque quando la temperatura corporea è pari o superiore ai 37,5 gradi Celsius; così pure l’accesso è interdetto a chi sia stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.
  3. Anche nel contesto di questa emergenza sanitaria, si favorisca, per quanto possibile, l’accesso ai luoghi di culto dei fedeli diversamente abili, prevedendo spazi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni secondo la normativa vigente.

Norme per le celebrazioni liturgiche e sacramentali

  1. Per favorire il rispetto del distanziamento sanitario prescritto nelle celebrazioni è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri: tutti devono comunque tenere la distanza minima di sicurezza di almeno un metro laterale e frontale, anche in presbiterio.
  2. Nelle celebrazioni non può riprendere il servizio liturgico dei cori: si possono prevedere alcuni cantori, oltre all’organista o a chi suona un altro strumento adatto, rigorosamente distanziati; non si distribuisca ai fedeli il libretto dei canti.
  3. I sacerdoti che presiedono e i ministri nell’esercizio del loro ufficio non sono tenuti ad indossare la mascherina protettiva, salvo quando distribuiscono la Comunione eucaristica ed amministrano i Sacramenti della Penitenza e dell’Unzione degli Infermi; sono inoltre tenuti ad indossare i guanti monouso trasparenti o di colore bianco quando distribuiscono la Comunione eucaristica e devono compiere le unzioni sacramentali prescritte.
  4. Si riprenda la celebrazione con il popolo dei Battesimi, con le solite modalità comunitarie, eventualmente adattate per tenere conto dell’accesso contingentato e regolato al luogo di culto.
  5. Fino al 30 settembre 2020 non potranno essere celebrate la Confermazioni dei ragazzi che concludono il percorso dell’Iniziazione Cristiana e le Prime Partecipazioni dei fanciulli alla Mensa Eucaristica, come pure le Prime Confessioni dei fanciulli; fatto salvo che il periodo proprio di queste celebrazioni rimane il tempo di Pasqua, per cui sarà opportuno valutare con le famiglie interessate la possibilità di rimandarle all’anno 2021, una loro diversa programmazione potrà comunque essere fatta a partire dal 1 ottobre 2020, seguendo le indicazioni che gli uffici competenti delle Curie diocesane daranno a inizio settembre, anche considerando l’evoluzione dell’emergenza sanitaria e, per le Confermazioni, gli orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana.
  6. Riprendendo la celebrazione con il popolo dell’Eucaristia, i parroci e i rettori di chiese valutino se aumentare il numero delle Messe festive nei periodi in cui si preveda una maggior affluenza di fedeli, al fine di rispettare la capienza massima dei luoghi di culto di cui all’art. 7, limitatamente a questo tempo di emergenza sanitaria.
  7. Lo scambio del segno della pace nella Messa, di per sé facoltativo, va omesso sempre.
  8. La raccolta delle offerte dei fedeli all’offertorio della Messa può essere fatta utilizzando ampie sacche con bastone lungo almeno un metro e mezzo, in modo che i collaboratori addetti alla questua, muniti degli opportuni dispositivi di protezione individuale, possano operare mantenendo la distanza di sicurezza sanitaria ed evitando che le mani dei fedeli tocchino le sacche; altrimenti, con le medesime precauzioni, si raccolgano le offerte in appositi contenitori all’uscita, senza però creare assembramenti.
  9. Nella Messa fino al momento della Comunione la patena, le pissidi e il calice con il pane ed il vino devono rimanere sempre coperti, ad esempio con le «animette», oppure, per le pissidi, con idonei coperchi, comunque nel rispetto del necessario decoro.
  10. Il sacerdote che presiede la Messa igienizza le mani all’offertorio, non all’altare ma presso un tavolino laterale, con idonei strumenti in modo che il lavabo rituale diventi una vera e propria azione igienica; gli altri ministri della Comunione eucaristica igienizzano le mani allo stesso modo durante il canto dell’Agnello di Dio, prima della distribuzione.
  11. È opportuno che i fedeli ricevano la Comunione sempre al proprio posto; tuttavia quando sono pochi, ad esempio nei giorni feriali e nelle piccole comunità, si può permettere la processione all’altare per la Comunione, nel rispetto della distanza di sicurezza sanitaria, secondo le disposizioni date dal legale rappresentante per ciascun luogo di culto: in ogni caso sacerdote e ministri, indossati mascherina protettiva e guanti monouso, offrono il Pane eucaristico soltanto sulla mano che i fedeli porgono nei modi previsti, evitando il contatto fisico.
  12. Si riprenda la celebrazione con il popolo dei Matrimoni, con le solite modalità, eventualmente adattate per tenere conto dell’accesso contingentato e regolato al luogo di culto; per quanto riguarda la preparazione canonica, il valore del certificato del battesimo e dell’esame dei nubendi, di cui agli artt. 7 e 10 del Decreto generale della Conferenza Episcopale Italiana del 5 novembre 1990, può essere esteso oltre i sei mesi nel caso in cui la celebrazione delle nozze sia stata rimandata a causa dell’emergenza sanitaria, a discrezione del parroco che ha svolto l’istruttoria matrimoniale, a cui lo stato libero e le intenzioni dei nubendi devono continuare a constare oltre ogni ragionevole dubbio.
  13. Il Sacramento della Penitenza con la confessione individuale sia amministrato, indossando la mascherina protettiva, in spazi ampi ed areati, che consentano il pieno rispetto sia della distanza di sicurezza sanitaria che della riservatezza a protezione del sigillo sacramentale.
  14. L’Unzione degli Infermi sia amministrata indossando mascherina protettiva e guanti monouso, singolarmente e senza prevedere celebrazioni comunitarie, in ospedale soltanto dai cappellani, avvisato il personale sanitario.
  15. Riprendendo la celebrazione delle Esequie in chiesa, sempre con il corpo del defunto, salvo in singoli casi il Vescovo diocesano conceda di farle dopo la cremazione, le usanze locali di accompagnare processionalmente il feretro dalla casa o dalla posa fino alla chiesa e di qui fino al cimitero rimangono sospese.
  16. Tutte le processioni e manifestazioni esterne che possono causare assembramenti rimangono sospese; nel rispetto delle norme di questo Decreto sono ammesse tutte le altre forme di celebrazione e preghiera comunitaria, anche le Veglie per i defunti in un luogo di culto, preferibilmente evitando di farle nelle case private.
  17. La Messa crismale verrà celebrata nella Chiesa Cattedrale di Fossano giovedì 28 maggio alle ore 10, con tutte le precauzioni prescritte. Gli olii benedetti saranno distribuiti presso le Curie diocesane di Cuneo e di Fossano a partire da mercoledì 3 giugno 2020.

Tali disposizioni sono promulgate, in virtù dei cann. 8§2 e 13§1 del Codice di diritto canonico, con la pubblicazione sui siti internet ufficiali delle Diocesi di Cuneo e di Fossano ed entrano in vigore lunedì 18 maggio 2020, nonostante qualsiasi cosa contraria.

Cuneo – Fossano, 11 maggio 2020

+ Piero Delbosco

Vescovo di Cuneo e di Fossano