Preghiera in famiglia – III domenica di Pasqua
Dal sito “chi ci separerà” avviato dalla CEI in occasione di questa pandemia potete trovare tanto materiale sulla vita della Chiesa in Italia. Vi invito a visitarlo per essere anche aggiornati sulle prossime disposizioni per non lasciarsi fuorviare dai media laicisti.
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Dai Sale di Cuneo ai Sale di Aleppo
Hanno sicuramente bisogno del nostro aiuto materiale, ma anche della nostra preghiera, che sostenga i loro cuori come un faro nella notte. Grazie della vostra generosità, Il Signore, per intercessione di don Bosco, ve ne renda merito!”.
don Fabio Mamino, sdb
SOS Sale: a servizio di chi è in difficoltà
- Distribuzione pacchi viveri:
- Accoglienza in oratorio persone senza fissa dimora:
in collaborazione con Croce Rossa, comune di Cuneo, CSAC, cooperative Momo, Emmanuele e Fiordaliso, Casa del Quartiere, Caritas diocesana e Caritas parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria e San Vincenzo.
I nostri “ragazzi” (anche se per ragioni anagrafiche non tutti possono definirsi tali) in questo momento sono sei; arrivano dalla Tunisia, dal Marocco, dal Sudan, dalla Nigeria, dalla Francia e dalla Germania. Per loro apriamo le porte dell’oratorio dalle 12,30 alle 19,30, sette giorni su sette, mettendo a disposizione la sala giovani e il cortile (ormai da più di un mese desolatamente vuoti) e seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie. E’ sempre presente un educatore dell’oratorio o della cooperativa Momo, oltre la supervisione di un salesiano. Ci sono anche dei volontari under 55 che dedicano del tempo per stabilire delle relazioni.
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- La spesa che non pesa: servizio gratuito spesa consegnata a domicilio su richiesta:
Consegne effettuate sono 169 dall’inizio dell’emergenza
I Sale a Telecupole
La CEI: indicazioni per andare in chiesa. Una proposta di preghiera in famiglia nella 2ª domenica di Pasqua
Quanto alla possibilità per il fedele di recarsi in chiesa per un momento di preghiera personale, si rimanda alla risposta pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri (15 aprile), che per comodità viene trascritta:
L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione. Resta ferma tuttavia la sospensione di tutte le cerimonie, anche religiose.Nel frattempo, e in vista della nuova fase che si aprirà dopo il 3 maggio, si è a lavoro a contatto con le Istituzioni governative, per definire un percorso meno condizionato all’accesso e alle celebrazioni liturgiche per i fedeli.
#ancheiorestoacasa: Il servizio di accoglienza dei senza fissa dimora in oratorio
No, non è l’ennesimo hashtag di questa quarantena, ma il titolo del nuovo progetto che vede i Sale, insieme ad altre realtà del territorio, impegnati nell’accoglienza diurna di un gruppo di persone senza fissa dimora, coloro che comunemente chiamiamo “senza tetto”. Tutti uomini, di età e provenienze molto diverse tra loro, di notte sono ospitati presso il dormitorio della Croce Rossa in via Bongioanni, a due passi da noi.
In un periodo in cui viene ripetuta come un mantra la formula “restate a casa”, è sorta spontanea la domanda: e chi una casa non ce l’ha? Molti dei nostri ospiti se lo sono chiesti sul serio quando, legittimamente, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, dal momento che restare “in giro” significa mettere a rischio la propria salute e quella altrui. Insomma, era necessario fare qualcosa, e anche noi dei Sale, quando è stato lanciato l’appello, abbiamo risposto “presenti!”.
La verità è che questa cosa l’oratorio ce l’ha nel suo DNA. Chi, degli oratoriani di ieri e oggi, non si è mai sentito dire che l’oratorio è, prima di tutto, “casa che accoglie”? Chi non ricorda quanti ragazzi senza dimora volle con sé don Bosco a Valdocco?
I nostri “ragazzi” (anche se per ragioni anagrafiche non tutti possono definirsi tali) in questo momento sono sei; arrivano dalla Tunisia, dal Marocco, dal Sudan, dalla Nigeria, dalla Francia e dalla Germania. Per loro apriamo le porte dell’oratorio dalle 12,30 alle 19,30, sette giorni su sette, mettendo a disposizione la sala giovani e il cortile (ormai da più di un mese desolatamente vuoti) e seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie.
Per creare davvero una “casa che accoglie”, che restituisca dignità, che faccia sentire sicuri e al tempo stesso liberi (seppur nel rispetto delle poche, ma rigide e chiare, regole), si lavora su un doppio versante: lo spazio e il tempo.
Si è infatti pensato sin da subito ad adeguare (e lo si continua a fare) lo spazio e le strutture, per cercare di soddisfare anzitutto alcuni bisogni primari: ecco dunque la pulizia e la sanificazione quotidiana, una sistemazione che garantisca al tempo stesso la comodità e l’esigenza del distanziamento sociale, la possibilità di riscaldare il pranzo e la cena (che ogni giorno sono portati dalla Caritas diocesana), il necessario per lavare i propri indumenti e, perché no, la possibilità di farsi un caffè o anche solo di avere un bagno tutto per sé.
Ma poi c’è il tempo ed è, in questo caso, il tempo che noi, operatori o semplici volontari, dedichiamo ai nostri ospiti. Tempo che spesso trascorriamo in silenzio, magari durante il riposo, ma sempre a disposizione per ogni esigenza, o che passiamo insieme a giocare a carte o a biliardo, a chiacchierare del più e del meno o a raccontarsi le reciproche vite. Ed ecco che ascoltare le storie, capire i bisogni, metterci a servizio, offrire conforto e vicinanza, farci prossimi, tutto questo rende quel tempo davvero denso e prezioso, quello che fa la differenza in questi strani giorni.
E allora, come per magia, succede ai Sale quello che succede sempre: è il tempo donato all’altro che distingue uno spazio, seppur dignitoso e attrezzato, da una vera “casa che accoglie”.
Joy
Pregare in famiglia: l’esperienza del Triduo
Settimana Santa 2020 – Pregare insieme: famiglia di famiglie
“E’ partita la diretta?” “Siamo pronti?” “Allora via … Benvenuti a casa nostra, per pregare insieme e per vivere insieme il Triduo di preparazione alla Pasqua di Resurrezione.”
Una live del tutto speciale è andata in diretta sulla pagina Facebook di Sale Cuneo alle 12:00 di Giovedì, Venerdì e Sabato Santo.
Tutto è nato dall’invito delle Diocesi di Cuneo e di Fossano a celebrare la Pasqua in famiglia: perché la Pasqua non la si assista, ma la si celebri e quindi sia preparata, forse questa volta come mai prima. Per non perdersi nella prova, noi oggi come i discepoli allora.
E partendo da questo invito l’iniziativa si è trasformata in occasione di preghiera tra famiglie: anzi ancora di più. Un’occasione di preghiera nella Chiesa domestica delle nostre case: per ritrovare la dimensione comunitaria e di fraterna accoglienza della nostra Fede.
E così appoggiandosi alla piattaforma della pagina Facebook di “Sale Cuneo”, l’appuntamento delle 12:00 è diventato l’occasione per entrare nella casa di tre famiglie dei Sale che hanno guidato la preghiera seguita on line da altre famiglie della comunità.
La traccia seguita è stata quella messa a disposizione dall’inserto de La Guida di giovedì 2 aprile. Ogni famiglia ha poi riletto gli spunti suggeriti a modo proprio, proponendo una preghiera adattata alle proprie caratteristiche nei segni, nei tempi e nella compartecipazione di tutti. Al centro la Parola, non solo nella lettura e nella meditazione ma anche visivamente presente grazie alla Bibbia aperta al centro di ciascun nucleo famigliare.
La Settimana Santa è stata costellata da importati celebrazioni alle quali abbiamo avuto modo di partecipare spiritualmente dalle nostre case: da quelle della nostra comunità dei Salesiani sino agli appuntamenti con il Santo Padre. In questo contesto, la preghiera delle 12:00 nei giorni del Triduo è stata l’occasione per vivere la preghiera come famiglia di famiglie.
Cristina ed Alessandro
Programma della Settimana Santa/Ottava di Pasqua e sussidi di preghiera
La Settimana Santa e l’ottava di Pasqua ai Sale
Domenica delle Palme 5 aprile
Lunedì, martedì, mercoledì santo
Giovedì santo 9 aprile
Venerdì santo 10 aprile
Sabato santo 11 aprile
Domenica di Pasqua 12 aprile
Lunedì dell’Angelo (pasquetta) 13 aprile
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato dell’ottava di Pasqua
Messaggio dalla nostra Caritas parrocchiale
Cari amici dei Sale,
sono Paola la referente della Caritas Parrocchiale ed approfitto di questa opportunità data da Don Mauro per aggiornarvi sulle nostre attività.
Da oltre un mese il distanziamento sociale e le restrizioni costituiscono per tutti noi un disagio. Purtroppo per molte persone, questi problemi sono aggravati dalle difficoltà economiche. Sempre più spesso il telefono squilla e la richiesta è sempre la stessa: cibo e beni di prima necessità. Molte persone che arrivavano al nostro centro di ascolto avevano lavori saltuari, contratti a chiamata o semplicemente si barcamenavano facendo pulizie ed assistenze. Da un giorno all’altro si sono ritrovate senza entrate, con famiglie numerose da sostenere. Per questa ragione ci siamo attivati con l’acquisto e la distribuzione di 80 buoni spesa a fine marzo e con la consegna, in questa settimana, di oltre 160 borse alimenti, prodotti per la pulizia della casa e personale. Grazie alle offerte della Coldiretti abbiamo arricchito le nostre borse con frutta e verdura, oltre che di un dolce offerto dalla Balocco.
Settimanalmente cerchiamo di contattare le famiglie per sapere in quali condizioni versano, ma soprattutto per scambiare qualche parola e fare sentire la nostra vicinanza. Tutto ciò è possibile anche grazie alla generosità di molti parrocchiani, che in vario modo ci hanno fatto pervenire delle offerte.
Fino ad oggi abbiamo raccolto circa 2500€; con questa somma abbiamo già fatto interventi per evitare ad alcune famiglie il distacco dell’energia elettrica e contiamo di sostenere nelle spese urgenti le persone che in questo momento sono senza reddito. Ringraziamo anche chi ha fatto arrivare alimenti a lunga conservazione (olio, zucchero, tonno, caffè) nella cesta presente in chiesa. In settimana arriveranno colori ed album per far disegnare i più piccoli.
Anche se il momento è particolarmente difficile, cerchiamo di fare del nostro meglio, sopperendo alle necessità primarie di tutti quanti si rivolgono in parrocchia o a noi direttamente.
Consapevoli che questo problema persisterà a lungo, vi ringraziamo anticipatamente per la stima e la fiducia che riponete nel nostro gruppo Caritas e per l’affettuosa vicinanza che ci dimostrate.
PS: chi volesse continuare a sostenere le nostre iniziative può portare un’offerta dentro una busta chiusa con scritto “Caritas” in parrocchia, depositare alimenti a lunga scadenza nella cesta posta in chiesa oppure fare un bonifico sul conto Caritas parrocchiale dei Salesiani. Ecco l’Iban:
IT51G0306909606100000164949
Conto corrente Caritas parrocchiale San Giovanni Bosco Cuneo










