MGS DAY: domenica 14 novembre 2021 a Valdocco

Il tradizionale appuntamento dell’MGS Day, che raduna più di 500 giovani del Movimento Giovanile Salesiano, torna in presenza nel cuore di Valdocco ripercorrendo il tema della proposta pastorale di quest’anno che ci accompagna verso il Sogno dei 9 anni di don Bosco:

Amati e Chiamati

“Renditi umile, forte e robusto”

Comunità FMA da 63 anni a Cuneo

La nostra casa/comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice si è costituita qui a Cuneo il 1° settembre 1958.

E’ stata denominata “Casa S. Giovanni Bosco” e fu costruita dal Comune, poiché l’insediamento di giovani famiglie nella zona, rese necessario il funzionamento di un Asilo nel rione.

In seguito il Comune delegò il Parroco della Parrocchia S. Giovanni Bosco, Don Mauro Bava il quale si adoperò affinché NOI FMA arrivassimo in parrocchia.

Il 1° settembre 1958 si apre ufficialmente la Scuola Materna con Sr Filomena Teresa Rinaldi, direttrice, Sr Anna Maria Scarzello, tirocinante, Sr Maria Lari insegnante di taglio e cucito, Sr Rita Rivera insegnante dell’asilo e Sr. Luigina Morra cuoca.

Nei 63 anni, trascorsi da allora, tante sono state le FMA che si sono succedute, ma la pastorale scolastica salesiana e la collaborazione con i Salesiani di Don Bosco presenti sullo stesso territorio è sempre la stessa.

Oggi fanno parte di questa comunità Sr Ivana Milesi, Sr Dorotea Dametto, Sr Bruna Carretto, Sr Candida Sartor, siamo “unite in comunità nel nome del Signore” per “vivere la nostra identità di educatrici salesiane nello spirito del “da mihi animas”, con la certezza che, attraverso ruoli diversificati e complementari, tutte cooperiamo alla salvezza dei giovani.

A volte, ci capita di incontrare persone che ci chiedono: “Ma voi cosa fate?” e sono certa anche voi sarete curiosi di scoprire che cosa fa una FMA tutto il giorno; perché non accontentarvi? In famiglia è sempre bello condividere.

Al mattino alle h. 6,10 inizia la nostra preghiera davanti a Gesù Eucarestia nella piccola cappellina che è il cuore della nostra casa, poi l’Angelus, l’affidamento a Maria a cui segue la preghiera delle Lodi e la meditazione.

Verso le 6,50 partiamo per la Parrocchia dei Sale dove partecipiamo all’Eucarestia.

Alle 7,30 iniziamo ad accogliere il personale dipendente della scuola per poi aprire le diverse porte d’entrata ai bambini (in questo tempo di Covid si sono moltiplicate!). Tutte e 4 siamo impegnate in questa accoglienza mattutina dove si accoglie il bimbo che piange, quello che ti porta un bel lavoretto per augurarti una bella giornata e chi spavaldo, ormai si sente grande e va, dritto dritto in classe dicendo: “io sono grande”.

Poi ognuna durante la mattinata va a vivere il suo “essere dono” nei vari luoghi della casa e della scuola, dove l’obbedienza la invia, chi in portineria accoglie con il sorriso e la disponibilità ogni arrivo aspettato e inaspettato. Chi gestisce, organizza cura le relazioni con le tante famiglie e il personale della scuola, perché siano vere, fraterne e di famiglia. Chi pensa al riordino del parco giochi, all’abbellimento del giardino, alle sostituzioni in classe e all’assistenza durante il riposo dei bambini o durante i diversi laboratori, chi al servizio a tavola durante il pranzo ed infine chi pensa a mandar avanti tutto ciò che in una famiglia è necessario per vivere.

Tutte e 4 siamo impegnate a 360° perché la vita della scuola sia davvero, così come Don Bosco e Madre Mazzarello ci hanno insegnato, casa che accoglie, scuola che prepara alla vita, cortile per incontrarsi e vivere nell’allegria.

Oltre alla missione presso la scuola siamo parte attiva e viva della “Parrocchia che Evangelizza” dei Sale e così’ i nostri pomeriggi si animano anche nell’alternarsi in quella realtà.

Chi tutti i giorni nel pomeriggio è presenza assidua in cortile, tre di noi si prestano per il catechismo durante la settimana e nel sabato, per una presenza con i ragazzi dell’oratorio delle elementari e delle medie. C’è anche chi, insieme ai salesiani e agli animatori, si presta per l’animazione del biennio, triennio e il gruppo “non più teenagers”. Chi, con alcuni gruppi di ragazze dell’elementari di ginnastica ritmica dell’Auxilium, anima un breve momento iniziale di formazione e preghiera.

Tanti sono gli incontri di riflessione e condivisione con i salesiani e tutta la famiglia salesiana sull’identità carismatica della nostra presenza sul territorio.

Forse la domanda più importante però potrebbe essere ma voi chi siete? Perché crediamo fortemente che il valore della nostra vocazione non è dato dalle cose che facciamo ma dal “per chi” viviamo insieme in comunità, ci spendiamo nella missione fra i giovani e incanaliamo le nostre energie.

Se questa è la domanda di fondo della nostra vocazione di Figlie di Maria Ausiliatrice ci sembra bello dire che, siamo il monumento vivo all’Ausiliatrice che don Bosco ha voluto dopo aver costruito la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino perché lei è stata l’ispiratrice del nostro Istituto e continua ad esserne la maestra e la madre, siamo perciò una Famiglia religiosa che è “tutta di Maria”.

Nate da una forte passione educativa che Madre Mazzarello ha sviluppato a Mornese, (piccolo paesino dell’alto Monferrato), da un incontro davvero provvidenziale con Don Bosco  e da un sì detto a Dio che si è fatto mediazione attraverso la richiesta di Don Bosco di fondare un istituto che si facesse carico delle ragazze così come Don Bosco faceva a Valdocco.

È per questo che, oggi, come allora la nostra comunità vive momenti di preghiera condivisa con i nostri confratelli Salesiani, perché è nella preghiera che troviamo la forza, la gioia del nostro annuncio in stile salesiano e del nostro camminare insieme, con uno stesso carisma declinato però, al maschile e al femminile.

Noi 4 FMA di Cuneo

Comunicato Stampa – Il grande Teatro al Cinema – MANON

Riprendono gli appuntamenti della Grande Musica presso la sala della Comunità Cinema Teatro Don Bosco con la visione sul grande schermo del cartellone dall’Opéra Nationale de Paris.

Mercoledì 17 novembre: alle ore 19.00 il sipario virtuale si alzerà su MANON, opera in 5 atti del 1884 musicata da Jules Massenet su libretto di Henri Meilhac e Philippe Gillerré.

 

 

 

XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Marco 12, 38-44

Dal vangelo  secondo Marco 12, 38-44

38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Sbaglieremmo se pensassimo che le sferzanti denunce che si leggono nel nostro passo riguardassero tutte e soltanto gli scribi del tempo di Gesù. In realtà la descrizione dello scriba fatta dall’evangelista è una sorta di cliché, uno stampo, il cui scopo è di denunciare alcune strutture che possono colpire qualsiasi uomo religioso, in ogni epoca. Uomini simili si rivelano, anzitutto, nei loro atteggiamenti vanitosi, un difetto che potrebbe anche farci sorridere.
Si pavoneggiano nelle loro divise, che li fanno riconoscere come i maestri. In forza della posizione che occupano (sono, appunto, i maestri riconosciuti) pretendono deferenza e venerazione. Ma la cosa più grave è che costoro hanno introdotto nella loro vita la menzogna («divorano le case delle vedove e ostentano lunghe preghiere»). Una duplice menzogna, quella di separare il culto di Dio dalla giustizia: pregano Dio e danneggiano i poveri. E quella, ancor più radicale, che consiste nell’illudersi di amare Dio e il prossimo, e invece non amano che se stessi. L’autorità morale di cui godono, la dottrina che possiedono, le pratiche religiose che compiono, tutto deve servire a metterli in luce, tutto deve tornare – consapevolmente o meno – a loro vantaggio. Persino i criteri della giustizia finiscono con l’identificarsi con il loro tornaconto.
Nel cortile del tempio, al quale avevano accesso anche le donne, erano allineate tredici ceste, in cui venivano gettate le offerte. Ci sono molti ricchi che fanno laute offerte, di cui il sacerdote ripete ad alta voce l’entità, suscitando l’ammirazione dei presenti. E c’è una povera vedova che offre poche monete, tutto quanto possiede. Nessun mormorio di ammirazione.. Ma Gesù la scorge e richiama l’attenzione dei discepoli con parole che il Vangelo riserva per gli insegnamenti più importanti: «In verità vi dico». Gesù ha finalmente trovato ciò che cercava: un gesto autentico. Un’autenticità garantita da tre qualità la totalità, la fede e l’assenza di ogni ostentazione.
Quella povera vedova non ha dato qualcosa del suo superfluo, ma tutto ciò che aveva. Donare del proprio superfluo non è ancora amare. E neppure fede. Donare, invece, fino al punto da mettere allo sbaraglio la propria vita, questa è fede. E infine l’assenza di ogni ostentazione: quella donna non ha dato molto, ha dato tutto, ma il tutto si riduceva a poche monete. Convinta di questo compie il suo gesto in tutta umiltà. Il povero – di solito – ti dona del suo scusandosi del poco che ha. Succede invece, alle volte, che il ricco dia del suo superfluo facendotelo pesare.

Serata Gruppo Savio – Figli della Luce

Domenica 31 ottobre si è svolta la prima serata del nuovo Gruppo Savio con i ragazzi che frequentano le scuole medie.

Durante la serata abbiamo mangiato cena insieme, giocato ed infine concluso con un momento di adorazione in chiesa.

Il tema della serata era quello di essere considerati dei “figli della luce”.

Abbiamo giocato sia all’interno dell’oratorio che all’esterno per far sì che i ragazzi riuscissero a divertirsi nel miglior modo possibile.

I prossimi appuntamenti per loro saranno:

– sabato sera per i ragazzi di terza media ci sarà il primo incontro della terza media cittadina per il pellegrinaggio verso Roma che si svolgerà dal 22 aprile al 25 aprile 2022, presso il Cuore Immacolato di Maria a partire dalle ore 18 fino alle 22. (cena al sacco)

– domenica 7 novembre ci sarà il Gruppo Savio al Colle Don Bosco a Torino; iscrizioni presso Don Thierry.

A nome degli animatori del gruppo Savio vi ringraziamo per essere venuti alla serata e vi aspettiamo ai prossimi incontri.

Carola Albanese

(Tutti gli incontri si svolgono nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19 in vigore.)

 

 

Giovani a Lourdes

La sera di venerdì 29 ottobre, 10 giovani dei Sale sono partiti per una giornata a Lourdes, accompagnati da don Thierry e suor Ivana. Hanno condiviso l’esperienza con alcuni giovani di Fossano, l’oratorio di Venaria e l’istituto di Lanzo, grazie al quale questa iniziativa è attiva da diversi anni.

Sabato 30 è stata una giornata intensa, in cui hanno riscoperto l’unità nella preghiera e nei sacramenti, insieme a pellegrini provenienti da tutto il mondo, e la bellezza dell’affidarsi a Maria attraverso il rosario.

Sono rientrati domenica mattina, dopo un viaggio in pullman di dodici ore.

 

 

 

papa Francesco: stiamo accanto con l’ascolto a chi soffre di depressione

Il videomessaggio dell’intenzione di preghiera del Papa per il mese di novembre è dedicato alle persone che soffrono di tristezza, apatia, stanchezza spirituale: cerchiamo di stare accanto a chi è esausto e disperato, ascoltando semplicemente in silenzio perchè non esistono ricette …

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Cinema don Bosco – Programmazione Novembre 2021

Ecco la programmazione della nostra Sala per il prossimo mese: vi aspettiamo numerosi!