Saluto dell’Ispettore salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini.

Carissimi amici e amiche,

ho appena terminato la visita canonica (noi la chiamiamo Visita ispettoriale) alla Comunità salesiana ed educativo-pastorale di Cuneo.

Ho avuto la possibilità di incontrare di persona, oltre ai miei confratelli salesiani, anche il Vescovo Piero, la comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e alcuni tra i dipendenti dell’Opera, impegnati nell’ambito educativo e gestionale. Ho celebrato l’eucaristia in parrocchia mercoledì alle 8.30 e giovedì alle 7.00, salutando anche – a fine messa – una rappresentanza eroica, simpatica e significativa di giovani del Gruppo triennio. Mi sono infine riunito via zoom con il Consiglio della CEP, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, l’équipe educativa e degli educatori dell’Oratorio (qui per metà in presenza),  il gruppo Triennio e il gruppo Universitari… Insomma in due giorni ho avuto la possibilità di “assaggiare” la bontà, la bellezza, la ricchezza e le tante anime dei Sale di Cuneo… e devo dire che sono rimasto contento di questi assaggi. D’altra parte si sa che i “cuneesi” sono proprio gustosi! Sono tornato a Valdocco con nel cuore il buon sapore di persone che mi sembra vogliano molto bene a Don Bosco; sappiano intessere relazioni ricche e profonde; impegnarsi generosamente nel volontariato verso tutti ed in particolare verso i poveri; sono desiderose di mettersi in dialogo con il mondo circostante; e vogliono crescere nell’essere Chiesa in uscita che si interessa non solo delle pecorelle che vengono dentro l’ovile, ma anche di quelle che nell’ovile per mille motivi non entrano.

So che viviamo in un periodo particolarmente delicato e difficile, dove siamo chiamati a riformulare, almeno temporaneamente, il nostro modo di metterci a servizio degli altri. So che in questo periodo è più complicato – perché siamo colti alla sprovvista – essere comunità cristiana che cerca di mettere in pratica il comandamento dell’amore. E nonostante ciò sono certo che quanti attualmente sono impegnati nell’opera salesiana hanno tutti i requisiti per rispondere a tante domande di aiuto che oggi, esplicitamente o implicitamente, bussano alla porta della nostra casa.

Vi ringrazio per la testimonianza che ho ricevuto e assicuro la mia preghiera per tutti voi. Naturalmente in cambio chiedo la Vostra! In comunione di preghiera

don Leonardo Mancini

Domenica 15 novembre: IV giornata dei Poveri

Si tratta di una giornata voluta da papa Francesco, con la quale il pontefice ci invita a crescere nella dimensione della carità, ossia della capacità di amare ogni persona come Cristo ci ama e come Cristo stesso la ama. E’ un’occasione per la nostra comunità per conoscere il servzio che svolge la Caritas parrocchiale, che a nome di tutti noi, si fa attenta alle esigenze di chi è in difficoltà, soprattutto in questo tempo di pandemia. Mentre ringrazio i volontari che con dedizione seguono 100 famiglie con servizi e con la cura delle relazioni, ricordo a tutti che la dimensione della Caritas non è delegabile, spetta alla responsabilità di ciascuno di noi. Qui di seguito potete trovare il resoconto del servzio Caritas della nostra parrocchia con allegata una comunicazione dei volontari. Potete anche leggere il documento IV giornata poveri in cui trovate il messaggio dei vescovi piemontesi, il messaggio del Papa e un aiuto alla riflessione.

 

 

 

Sinodo interdiocesano Cuneo e Fossano

Il momento storico che stiamo vivendo richiede di riflettere sul modo di operare nella Chiesa e di trasmettere la fede. Il vescovo diocesano mons. Piero Delbosco invita, partendo dalle realtà locali di Cuneo e di Fossano, a ripensare un quadro d’insieme che apra prospettive condivise. Occorre valorizzare il lavoro di ognuno per il bene di tutti e ascoltare quanto lo Spirito suggerisce oggi alla Chiesa.

A chi è rivolto

E’ rivolto a quanti credono nel dialogo e nel confronto. Saranno coinvolti i Consigli Pastorali Parrocchiali e degli Affari Economici, i rappresentanti delle diverse realtà parrocchiali e tutti i fedeli interessati ad approfondire le tematiche proposte. Il confronto sarà suscitato da brevi video creati appositamente e da schede di discussione. Anche singole persone e gruppi potranno inviare alle assemblee parrocchiali o direttamente alla segreteria del Sinodo le proprie osservazioni sui temi proposti. La Chiesa locale si mette in ascolto sincero di tutti, disponibile a correggersi e rinnovarsi.

Dove si fa?

 Nella prima fase, il percorso sinodale si svolge mediante assemblee parrocchiali (in presenza o virtuali) ed altre analoghe assemblee ecclesiali: comunità religiose, movimenti, gruppi. Ogni parrocchia o unità pastorale, con il proprio parroco, individua e propone un delegato e un vice, che lo possa aiutare e sostituire in caso di necessità. Il delegato avrà il compito di coordinare le assemblee parrocchiali, di raccogliere in sintesi quanto emerge, di partecipare alle assemblee sinodali.

Nella seconda fase, quanto emerso viene riportato in assemblee sinodali composte da tutti i delegati. Sono previste quattro assemblee sinodali, dedicate ciascuna ad uno dei quattro temi, con il compito di discernere quanto emerso e di offrire orientamenti pastorali per il futuro.

Cosa puoi fare?

Qui di seguito trovi la prima scheda dedicata al tema dei cambiamenti. Puoi saperne di più e dare il tuo contributo direttamente su www.sinodocuneoefossano.it. Lì puoi vedere anche il video che avvia la riflessione su questo tema.

Chiese aperte e… – Autocertificazione

Chiese aperte e funzioni religiose ammesse anche nelle zone rosse

Se necessario i fedeli potranno autocertificare che si spostano per motivi ammessi dalle vigenti normative. La Curia diocesana continua a funzionare regolarmente.

Con una lettera, inviata nel pomeriggio di giovedì 5 novembre, il Vescovo Piero Delbosco ha rassicurato sacerdoti e diaconi sulle modalità da seguire per continuare il servizio al bene spirituale dei fedeli, da salvaguardare come essenziale nel contesto delle restrizioni vigenti a causa della pandemia.

In queste ore, in seguito all’ultimo DPCM del 3 novembre 2020, sono giunte numerose richieste di chiarimento in merito alle attività pastorali e alle celebrazioni liturgiche. Non è giunta alcuna comunicazione ufficiale alle diocesi da Roma (CEI o Ministero). Mi sono consultato con il Prefetto di Cuneo. Anche se siamo in zona rossa, dal DPCM si deduce:

  • i luoghi di culto rimangono aperti;
  • non si prevede un divieto di celebrare le sante Messe con la partecipazione del popolo; vanno rispettate tutte le norme del protocollo tra la CEI e il Governo (distanze, igienizzazione degli ambienti, mascherina, pulizia delle mani…): faccio appello ad una scrupolosa osservanza;
  • i fedeli possono visitare chiese e partecipare a funzioni religiose nel proprio comune; qualora debbano certificarne il motivo, si può indicare la terza opzione prevista dal modulo “altri motivi ammessi dalle vigenti normative”, specificando “visita in chiesa” o “funzione religiosa”;
  • le attività liturgiche quali la comunione ai malati e le confessioni individuali certamente è possibile e doveroso assicurarle attenendosi alle normative igienico-sanitarie previste; vi chiedo di porre particolare attenzione alle visite ai malati in casa: occorre essere sempre muniti di mascherina e mani sanificate; è bene segnalare in anticipo per telefono la visita;
  • le attività pastorali come i consigli pastorali, i gruppi giovanili, la preparazione al matrimonio, gli incontri biblici, invece, anche considerando il coprifuoco che vige dalle ore 22, sempre per un principio di cautela è meglio sospenderle o più opportunamente proporle con collegamenti in streeming; vanno sospese le attività in presenza degli oratori, in analogia con i centri sportivi;
  • le Curie diocesane continuano a funzionare regolarmente, con la raccomandazione ai sacerdoti di recarsi di persona solo quando è davvero necessario, autocertificando, in questo caso, “comprovate esigenze lavorative”.

 

 

 

Lockdown, il tempo dell’essenziale da vivere anche su YouTube SaleCuneo

Lockdown, il tempo dell’essenziale

Mentre si diffonde sempre più il Covid 19, sentendoci quasi accerchiati (aumento di persone ammalate o in quarantena), si riducono sensibilmente le attività ai Sale come all’esterno. Le restrizioni per il Covid-19 ci spingono a puntare all’essenziale, a ciò che davvero vale, a ciò che ci aiuta a dare senso a questo tempo di incertezza, ci orienta verso la preghiera. Questo tempo può farci regredire nella vita spirituale perché mancano occasioni esterne, ma potrebbe farci crescere perché percepiamo di più la nostra precarietà, il bisogno di sconfiggere la paura, la percezione che siamo uniti come comunità nella fede nel Signore Gesù anche se fisicamente distanti.
Il nuovo decreto non mette limiti alla possibilità di celebrare la S. Messa, alle dovute condizioni di sicurezza (distanza, mascherina, evitando assembramenti). Per chi non potesse venire in chiesa per motivi di salute e di prudenza può partecipare attraverso le trasmissioni su Youtube scrivendo Sale Cuneo. Noi trasmettiamo ogni giorno alle 8 le lodi mattutine, alle 8,30 la S. Messa, alle 19,15 il vespro. Nei giorni festivi trasmettiamo tutte le Ss. Messe (8,30; 10,30; 16,00; 18,00, le lodi alle 10,00 e l’adorazione eucaristica con i vespri dalle 19,10. Fate conoscere questo servizio a chi è solo, a chi è anziano aiutandoli  a usare il pc o lo smartphone o altro. Questo servizio di trasmissione, se richiesto, può essere utilizzato anche per la celebrazione dei funerali o altri momenti liturgici.

Nuovo Programma Gattonando con Dio

Nuovo appuntamento per gli 0-6
 
Domenica 8 novembre alle 16,00 le famiglie con bimbi 0-6 anni sono invitate a partecipare alla S. Messa alle 16,00 nel rispetto di tutte le norme di tutela. E’ un’opportunità per essere famiglia insieme con Gesù nella sua famiglia, che è la Chiesa.
Far vivere ai bimbi dei segni di comunità è importante anche in questo momento di pandemia, perché possano sentire la vicinanza, anche se a distanza di sicurezza, di altri bimbi con altre famiglie. Serve anche ai genitori per fare alleanza e confronto tra loro, sia per non lasciarsi coinvolgere dalla paura e sia, soprattutto, per riconoscere la presenza provvidente del Signore.