ESTATE RAGAZZI: al via la Formazione per animatori!

…sembra lontana…

ma in men che non si dica, il cortile si animerà di centinaia di bambini e ragazzi pronti a divertirsi insieme!

E’ necessario farsi trovare preparati: con questi 3 incontri approfondiremo diversi aspetti dell’animazione, prima di dare vita alla programmazione dell’estate ragazzi 2022.

Vi aspettiamo!

La Società dell’Allegria

Proprio come Giovanni Bosco e i suoi amici

 

 

 

 

Sognatori con i piedi per terra

Tre serate al Teatro don Bosco di Cuneo: venerdì 18 febbraio, venerdì 25 febbraio e sabato 5 marzo

Il sogno è il filo conduttore del Gennaio Salesiano 2022, che a causa degli sviluppi pandemici è stato spostato a febbraio. “Sognatori con i piedi per terra” è il titolo dell’evento culturale che i gruppi della Famiglia salesiana dell’Oratorio don Bosco di Cuneo organizzano in occasione della festa liturgica del Santo fondatore dei Salesiani. Nel 2024 ricorrerà il duecentesimo anniversario di questo sogno, che rappresentò per don Bosco il cardine di tutto il suo modo di vivere la presenza di Dio nella vita di ciascuno e nella storia del mondo.

L’evento si sviluppa in tre serate: venerdì 18 febbraio, venerdì 25 febbraio e sabato 5 marzo alle ore 21 nel Teatro don Bosco di Cuneo. L’intenzione è quella di incontrare cacciatori e accompagnatori di sogni, persone che hanno creduto, lavorato e costruito un sogno. Sulla scia di quanto diceva il papà di un ragazzo dell’oratorio: “ho sempre sognato per me esperienze straordinarie, impegni con grandi responsabilità, viaggi per il mondo. Ho trovato un’ordinarietà quasi banale, agli occhi di molti. L’ordinarietà della vita di marito, papà e insegnante. Eppure, questo quotidiano mi chiede di rimettere in gioco quell’umiltà, quella fortezza e quell’essere robusto di chi cammina e fa camminare, di chi indica la strada e contemporaneamente ascolta chi cammina con lui, anche se più piccolo, perché la strada si fa insieme. Che bello essere cacciatori e accompagnatori di sogni!”.

La prima serata, venerdì 18 febbraio, si intitola “Campioni: l’equilibrio tra una medaglia e la vita” con il Commissario tecnico della nazionale italiana di pallavolo Fefè De Giorgi, il campione olimpico di marcia a Mosca 1980 Maurizio Damilano e il campione di sci alpino paralimpico cuneese Aldo Baudino. “Attraverso le loro esperienze conosceremo quanta forza di carattere sia necessaria e quanto duro occorra lavorare per costruire un sogno o ricostruirsi una vita”, riporta la presentazione.

La seconda serata, venerdì 25 febbraio, ha come ospite don Marco Pozza, cappellano delle carceri di Padova, autore di numerose pubblicazioni, personaggio televisivo ed intervistatore di papa Francesco in numerosi programmi e libri. Le storie dal sottosuolo aiuteranno a capire in che modo, e se è possibile, costruire o ricostruire i sogni infranti di chi vive in carcere.

Infine, la terza serata, sabato 5 marzo, rappresenta la realizzazione del sogno di don Bosco: le fiere e i lupi sono diventati ragazzi dell’oratorio che celebrano la festa della loro vita ed iniziano a costruire i loro sogni. Musica, canti balli: una festa oratoriana in piena regola sul palco del Teatro don Bosco. Dai bambini della scuola materna sino agli adulti per celebrare il sognatore con i piedi per terra.

Per le serate del 18 e 25 febbraio il prezzo del biglietto d’ingresso è di 3 euro. È possibile prenotare il posto inviando una email all’indirizzo prenotazionidonbosco.cuneo@gmail.com con nome, numero di telefono e quantità di biglietti desiderati.

Per l’accesso è necessario mostrare il green pass rafforzato ed indossare una mascherina FFP2. La sala sarà aperta un’ora prima dello spettacolo: si invita il pubblico a presentarsi in anticipo per svolgere in tutta calma le operazioni di ingresso e biglietteria. Altre informazioni e aggiornamenti disponibili su www.salecuneo.it/cinema-teatro.

Le serate sono state rese possibili grazie al sostegno degli sponsor, in particolare la ditta Olimac e il settimanale La Guida.


Formazione e workshop per animatori

Il gioco da tavola come strumento educativo

“Accorciamo le distanze”: in partenza gli incontri di formazione P.L.A.Y.

11-18-25 marzo 2022

Messaggio ai giovani nella Festa di Don Bosco, nel IV Centenario della morte di San Francesco di Sales, nostro Patrono

Torino-Valdocco, 31 gennaio 2022

Miei carissimi giovani,

giunga a ciascuno di voi il mio saluto con vero affetto e con tutto il cuore da Valdocco, dove stiamo celebrando la festa del nostro amato Don Bosco, “Padre e maestro della gioventù” – come ha dichiarato San Giovanni Paolo II.

Vi scrivo questa lettera, mentre da pochi istanti sono tornato dalla preghiera che ho fatto per voi nella Basilica davanti al Signore, davanti alla nostra Madre Ausiliatrice, davanti a Don Bosco, a Madre Mazzarello e a San Domenico Savio, il santo adolescente dei primi anni dell’oratorio qui a Valdocco.

L’Eucaristia di ieri è stata trasmessa dalla televisione proprio dalla Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, e il Santo Padre, Papa Francesco, durante la preghiera dell’Angelus ha dichiarato di aver seguito la Santa Messa in televisione, aggiungendo di salutare tutti i Salesiani in occasione della festa di Don Bosco. Nell’esprimere tutto questo ha ricordato che il nostro Padre «non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica». Indubbiamente, così farebbe Don Bosco anche oggi, invitando tutti noi ad essere al vostro fianco, accanto a voi, per percorrere insieme il cammino della vita.

Quanto il Santo Padre ama la Famiglia Salesiana, la famiglia di Don Bosco! E quanta responsabilità questo comporta, perché dobbiamo sempre dare il meglio di noi stessi al servizio del Vangelo nel nome del Signore Gesù.

E voi, carissimi giovani, siete i protagonisti di questa storia, come lo erano i ragazzi di Valdocco con Don Bosco.

In questo anno in cui commemoriamo nella Chiesa il IV centenario della morte di un grande santo, quel “gigante della santità” che fu San Francesco di Sales, la Famiglia Salesiana di Don Bosco, e voi, i giovani che ne fate parte, tutti noi con voi siamo chiamati a vivere la nostra fede cristiana e tutto il dinamismo giovanile che portate nel cuore, con questa carità e dolcezza “salesiana” che San Francesco di Sales ci ha lasciato in eredità e che Don Bosco fece sua. Nel 1854, egli stesso scrisse a riguardo dell’Oratorio di Valdocco: «Questo Oratorio è posto sotto la protezione di San Francesco di Sales per indicare che il fondamento su cui poggia questa Congregazione deve essere la carità e la dolcezza, che sono le virtù caratteristiche di questo santo». Don Bosco per realizzare la sua opera si ispirò a San Francesco di Sales, il Santo che comprese – come pochi altri – che Dio e il suo amore misericordioso erano al centro della sua vita e della sua storia. Francesco di Sales è il Santo della tenerezza, del cuore modellato sul cuore di Dio Padre che, con la sua dolcezza, attira tutti a sé.

E facendomi eco di questa sensibilità e spiritualità, che abbiamo ricevuto da San Francesco di Sales attraverso Don Bosco, e con la forza della Parola con cui sia il Papa Emerito Benedetto XVI sia Papa Francesco si sono rivolti a voi, desidero invitare voi, cari giovani di tutte le presenze salesiane nel mondo, a vivere con grandi ideali, con grandi mete che vi conducano sulla via della felicità e verso Dio.

  • Mi è parso molto bello quando in uno dei suoi messaggi rivolti a voi giovani, Papa Benedetto XVI vi ha detto: «Cari giovani, non accontentatevi di meno della Verità e dell’Amore, non accontentatevi di meno di Cristo». Che bello e che proposta che vale la pena accettare con coraggio, perché è molto probabile che l’ambiente sociale e culturale in molti luoghi nei quali vivete non vi aiuterà in questo. Ma il privilegio di non accontentarsi di niente di meno che Cristo nelle vostre vite è che potete fidarvi di Dio, abbandonarvi a Lui, il Dio vivente e che invita tutti a vivere come è vissuto Gesù. Sono convinto che essere un giovane cristiano oggi sia davvero una sfida coraggiosa.

E nell’affermare questo, non dimentico molti di voi, cari giovani delle presenze salesiane del mondo, che professano un’altra religione. Vi auguro con vero affetto di vivere la vostra fede in profondità, di essere veri credenti nella fede che professate, di viverla autenticamente. L’unico Dio che esiste e al quale tutti ci rivolgiamo, sarà sempre al vostro fianco e saprà incontrare ognuno di voi. Le case di Don Bosco e di tutta la Famiglia Salesiana nel mondo hanno, e continueranno sempre ad avere, porte aperte per ogni giovane che le avvicina.

  • Allo stesso tempo, insieme ai miei confratelli Salesiani, alle mie consorelle Figlie di Maria Ausiliatrice, e a tanti altri che compongono questa nostra preziosa Famiglia, faccio risuonare le proposte che vi hanno rivolto Papa Francesco e Papa Benedetto, perché capisco che, proprio come ha fatto Don Bosco con i suoi ragazzi, insieme desideriamo chiedervi di essere coraggiosi, di non avere mai paura, di lasciarvi sorprendere da Gesù, il Signore, di aprire le porte del vostro cuore a Lui, lasciando che Lui vi parli. Gesù vi sorprenderà sempre e vi condurrà sul sentiero dell’autentica felicità: quella che cercate, che desiderate e di cui avete bisogno.
  • Miei cari giovani, oso dirvi in questa festa di Don Bosco che oggi, come sempre o più che mai, il Signore ha bisogno di voi e vi chiama ad essere discepoli missionari nel Regno. Don Bosco ha bisogno di voi, come aveva bisogno dei suoi ragazzi di Valdocco, per fare del bene a tanti altri. E tanti vostri compagni e amici hanno bisogno di voi e del vostro sostegno. Di voi giovani che, con responsabilità e generosità, prendete in mano la vostra vita.

Il nostro mondo ha bisogno di giovani che sentano di avere una missione sognata da Dio e che si innamorino di essa. Giovani che sentono che Dio ha un sogno e un bellissimo progetto per ognuno di loro. Giovani con speranza e forza. Giovani, come dice Papa Francesco, che non si lasciano rubare la speranza: «Un giovane non può essere scoraggiato, la sua caratteristica è sognare grandi cose, cercare orizzonti ampi, osare di più, aver voglia di conquistare il mondo, saper accettare proposte impegnative e voler dare il meglio di sé per costruire qualcosa di migliore. Per questo insisto coi giovani che non si lascino rubare la speranza» (Christus Vivit, 15).

Carissimi giovani,

concludo questo messaggio augurandovi una buona festa di Don Bosco e invitandovi a vivere tutto l’anno in grande armonia con Don Bosco e San Francesco di Sales. Loro continueranno a condurvi a incontrare l’unico che conta: Gesù Cristo il Signore.

Ricordo che nell’incontro della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS) tenutosi nel dicembre scorso, dopo aver approvato le linee guida della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS), i giovani rappresentanti di tutto il mondo sono stati unanimi nel proporre di celebrare il 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales. I membri della Consulta della Regione Africa-Madagascar coordineranno questo evento, al quale parteciperanno tutti i gruppi del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) delle ispettorie salesiane del mondo, in segno di omaggio, gratitudine, amore e devozione a questo grande Santo, ispiratore del nostro amato Don Bosco.

Vi incoraggio a continuare a curare i momenti di preghiera, le iniziative a favore dei più svantaggiati e a far conoscere e condividere tutto quello che state facendo.

Miei cari giovani, buona festa di Don Bosco e buon anno “salesiano” sotto l’ispirazione di San Francesco di Sales.

La mia benedizione per tutti.

Con vero affetto e l’assicurazione del ricordo nella mia preghiera, vi saluto,

Ángel Fernández Artime, SDB

Rettor Maggiore

Gennaio Salesiano 2022

Locandina Gennaio Salesiano 2022

Bando Servizio Civile – Last Call

PROROGA BANDO – SCADE 10 FEBBRAIO ORE 14
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⭐ Nei nostri progetti farai attività di assistenza e supporto nelle attività ricreative e di socializzazione, affiancamento ad insegnanti ed educatori in ambito scolastico ed educativo, collaborazione con gli operatori dei centri di formazione professionali, collaborazione con operatori in ambito di promozione culturale. L’educazione e l’istruzione dei giovani e dei ragazzi sono i nostri obiettivi fondamentali orientati alla promozione integrale della persona.
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🍀 Insomma, staticità e noia non fanno parte dei nostri piani.
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Servizio civile con i Salesiani
Fa bene a Te, Fa bene agli Altri

Lettera ispettore don Leonardo Mancini ai salesiani e laici corresponsabili

Carissimi/e, un saluto cordiale a tutti voi.