RIPENSIAMO LA SALA DELLA COMUNITA’

Sala della Comunità Ecclesiale: questo il nome ufficiale con cui è designato quello spazio che tutti chiamiamo “Cinema Teatro Don Bosco”, o più colloquialmente “il Don Bosco”.
Dietro l’espressione richiamata (le maiuscole non sono un errore ortografico, ma una sottolineatura voluta) si intravvedono tre significati importanti, che sono sempre da tenere uniti per comprendere il senso che quell’ambito ha nella nostra opera oratoriana e parrocchiale.
Sala indica chiaramente che si tratta di uno spazio fisico: il teatro, con i suoi 336 posti, il palco, lo schermo, la dotazione strumentale. Sala indica anche uno spazio predisposto per accogliere persone che partecipano a degli eventi: proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, conferenze e dibattiti, spettacoli musicali. Forse questo è l’aspetto che abbiamo più in mente quando pensiamo al “Don Bosco”.
Poi c’è la parola Comunità, che qualifica e amplia il significato della prima: lo spazio, le attrezzature, gli eventi sono espressioni di una Comunità, a cui appartengono e di cui sono strumenti che quella Comunità usa per dialogare con la realtà in cui è inserita.
La Comunità ha infine un’ulteriore qualifica specifica, è Ecclesiale: gli eventi che si propongono e si accolgono nella Sala sono momenti di espressione della lettura del mondo alla luce del Vangelo, esercizio di una funzione culturale di comunicazione sociale.
Solo mettendo insieme tutti e tre i significati si può comprendere il senso e la finalità di un cinema-teatro in una realtà parrocchiale ed oratoriana.
Questa premessa è utile per rileggere la situazione in cui si trova oggi la Sala della Comunità, affaticata ulteriormente dalla tempesta del covid-19.
Per il momento e almeno fino all’autunno, il Don Bosco non può riaprire i battenti: come purtroppo accade per la maggior parte dei cinema-teatri di tutta Italia, le restrizioni imposte dalle autorità per la tutela della salute dei cittadini rendono troppo onerosa la riapertura, per cui c’è anche bisogno di alcuni adeguamenti non rapidamente realizzabili. Di fatto la stagione 2019-2020 rimane dimezzata: abbiamo dovuto interrompere le proiezioni cinematografiche e annullare sette spettacoli teatrali, cinque trasmissioni di lirica e balletti, numerosi utilizzi da parte di altri organizzatori. Il danno è certamente economico, in termini di mancate entrate, mentre tutta una serie di costi fissi hanno comunque corso; ma soprattutto è un impoverimento di tutte le occasioni di incontro, di protagonismo e di scambio di pensiero che gli eventi rappresentano.
Ci sembra allora importante ripartire proprio da qui. Nei prossimi mesi estivi vogliamo cogliere l’opportunità rappresentata dallo stop imposto dall’epidemia per riportare la Comunità al centro della riflessione sul senso dell’esistenza di un cinema-teatro nella nostra opera. Un invito, a tutte le persone interessate e di buona volontà, per contribuire al rilancio della nostra Sala, sia in termini di pensiero, che di disponibilità di tempo ed energie per la gestione.
Concretamente proponiamo un percorso di alcuni incontri, in cui pensare insieme, come Comunità, quale progetto culturale può trovare espressione nel cinema-teatro e quali risorse (umane e strumentali) sono necessarie e possiamo mettere in campo per realizzare tale progetto.
Il primo incontro è fissato per giovedì 25 giugno alle ore 20.45 in Oratorio. L’obiettivo è di costituire un gruppo di volontari che partecipi sia nella programmazione dell’attività della Sala che nella gestione della stessa, conferendo nuova linfa ed entusiasmo all’ambito della comunicazione culturale e sociale della nostra opera.

Chiediamo inoltre a tutti (che partecipiate o meno all’incontro di giovedì 25) di compilare il piccolo questionario che trovate al seguente link:

https://forms.gle/L1NbdWgpkFuyhWnt6

I dati raccolti ci serviranno per ragionare insieme il 25!

Vi aspettiamo numerosi!!!

Apre la lista d’attesa per l’Estate Ragazzi 2020

Buongiorno amici dei Sale,

in questi giorni siamo stati contattati da molti di voi che ci hanno detto di non essere riusciti a effettuare la domanda di iscrizione in tempo.
Per ora le iscrizioni sono chiuse per coloro che hanno domandato di partecipare alla prima settimana e a breve vi informeremo circa le altre domande.

Per chi volesse ancora iscrivere i figli all’estate ragazzi 2020 può compilare questo modulo https://forms.gle/M5G65GGCQzCDdCB2A con precisione e così entrare in lista di attesa. Qualora fosse possibile accogliere altri ragazzi verrete contattati via email.

Grazie, a presto!

Lo staff

Iscrizioni Estate Ragazzi 2020

Buonasera a tutti,
siamo contenti di comunicare che le domande di iscrizione alla prima settimana di estate ragazzi sono state tutte accettate e che per questi ragazzi sarà garantito il posto per tutte le settimane richieste.
Per gli inserimenti nelle settimane successive sapremo dirvi in seguito.

Per completare l’iscrizione è necessario presentarsi in segreteria in cortile oratorio secondo questi orari:

Estagiò (3 media e 1 superiore): martedì 16 giugno dalle 16.30 alle 18.30.
1-2 media : mercoledì 17  giugno dalle 16.30 alle 18.30.
3-4-5 elem: giovedì 18 giugno dalle 16.30 alle 18.30.
1-2 elem: venerdì 19 giugno dalle 16.30 alle 18.30.

 

Chi non potesse presentarsi nel giorno e nell’ora indicata può presentarsi in segreteria il giorno successivo.
I genitori che iscrivono più figli possono presentarsi in uno dei giorni possibili.
In segreteria bisognerà consegnare:
– il patto di reciproca responsabilità compilato (da leggere bene)
– la scheda sanitaria minori compilata
– il modulo per il trattamento dei dati personali (solo per chi non l’avesse compilato lo scorso anno)
Vi chiediamo di leggere attentamente il regolamento dell’estate ragazzi 2020 (lo trovate sullo scorso articolo). Quest’anno presenta alcune particolarità eccezionali.
Infine ricordiamo che per completare l’iscrizione sarà necessario procedere al pagamento della quota di iscrizione e della quota di almeno due settimane.
Seguite tutte le informazioni sul sito www.salecuneo.it, sulla pagina facebook e sul profilo instagram.
Buona serata, vi aspettiamo!

ESTATE RAGAZZI 2020: ISCRIZIONI APERTE!

Da oggi mercoledì 10 giugno fino a sabato 13 giugno sono aperte le pre-iscrizioni all’Estate ai Sale 2020.

Qui di seguito trovate (cliccate sul nome per aprire l’allegato corrispondente):

 

Estate Ragazzi: Prime informazioni certe

Squilla il telefono dell’oratorio. C’è un nuovo messaggio nella casella di posta elettronica. Una mamma entra nel cortile. In tempi “normali” nessuno di noi ci avrebbe trovato niente di strano, forse avrebbe addirittura sbuffato: l’ennesima richiesta di informazioni sull’Estate Ragazzi! In questi giorni, invece, non vi è stato nulla di più gradito.

La notizia più importante è che la nostra “Estate ai Sale” si farà. Le linee guida pubblicate dal Dipartimento per le politiche della famiglia e disciplinate dalla delibera della Giunta regionale permettono e, ovviamente, normano le attività dei centri estivi: “Tale prospettiva è stata perseguita ricercando il giusto bilanciamento tra il diritto alla socialità, al gioco ed in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti e, d’altra parte, la necessità di garantire condizioni di tutela della loro salute, nonché di quella delle famiglie e del personale educativo ed ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative.”

Se da una parte è innegabile l’entusiasmo di poterci tuffare in questa avventura, dall’altra siamo consapevoli che non saremo in grado di venire incontro alle esigenze di tutti. E questo ci dispiace. In questi anni, la nostra proposta ha sempre cercato di essere la più ampia e inclusiva possibile. Cercheremo di rimanere fedeli a questo obiettivo anche quest’anno, consapevoli che sarà molto più difficile, sempre nel rispetto assoluto delle norme che ci sono state consegnate.

L’Estate ai Sale 2020 comincerà il prima possibile (pur desiderando cominciare il 15 giugno, verosimilmente la partenza potrebbe slittare a lunedì 22 giugno o lunedì 29 giugno, a seconda delle direttive comunali che giungeranno) e terminerà venerdì 31 luglio. Al momento non siamo in grado di dire se riusciremo a offrire qualche attività in agosto mentre, compatibilmente con il nuovo calendario scolastico, proporremo la consueta settimana a inizio settembre.

La proposta sarà articolata, per ciascun ragazzo, su mezza giornata: o mattina (circa 8,30-12,30) o pomeriggio (circa 14,30-18,30). Un’Estate Ragazzi part-time, in sostanza, sulla base delle preferenze espresse dalle famiglie in sede di iscrizione.

Non ci sarà possibile, probabilmente, accogliere tutti i bambini e ragazzi che faranno la loro richiesta: vi è un numero massimo consentito, proporzionale alla capacità ricettiva della struttura in termini di spazi e di presenza di adulti responsabili. Tra i vari criteri per l’ammissione, saranno privilegiati coloro che richiederanno l’iscrizione per un numero maggiore di settimane: lo scopo è garantire, secondo le linee guida, l’organizzazione in piccoli gruppi (da 8 bambini per le elementari e da 10 per le medie/superiori), prestando attenzione a non variarne la composizione nell’arco del tempo. Mentre non è prevista alcuna priorità per le domande di iscrizione che giungeranno per prime in ordine di tempo.

Gli ingressi in oratorio per l’inizio dell’attività saranno scaglionati, sempre in presenza di un genitore o adulto responsabile del minore, e avverranno ad un orario preciso (anche questo, se possibile, in accordo con le esigenze familiari). Lo stesso discorso vale per l’uscita. Ci sarà un protocollo da seguire per la fase di accoglienza e l’obbligo per il minore di entrare in oratorio con la mascherina (e tenerla per gran parte delle attività, salvo rare eccezioni), sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale.

Prossimamente, sarà disponibile sul sito www.salecuneo.it il form per la richiesta di iscrizione. Attenzione: Verrà indicata anche una data di chiusura per presentare le domande di iscrizione e dopo tale data non sarà più possibile iscriversi! Per ogni informazione, non esitate a contattarci.

Nonostante le difficoltà, i Sale di Cuneo non vedono l’ora di riaprire porte, portoni e cancelli, di vedere ripopolati campi e cortili, di sentire le urla e le musiche, di accompagnare i giovani nel divertimento e nella loro crescita personale. Alle spalle ci sostiene il gran lavoro di rete con il Comune, l’ASL, gli altri oratori e parrocchie della città, senza contare i tanti volontari che si rimboccheranno le maniche per farci vivere alla grande anche questa estate.

Gli animatori, a tempo di record, stanno lavorando su tutto ciò che ha da sempre caratterizzato la nostra ER: giochi, preghiere, momenti formativi, laboratori, balli, scenografie, uscite. Sarà diverso… ma saremo sempre noi! E sarà bellissimo!

 

P.S. Come state capendo la situazione è in costante evoluzione. Vi suggeriamo di seguire le news sul sito www.salecuneo.it, canale di informazione ufficiale dell’oratorio insieme alla pagina facebook “Sale Cuneo” e il profilo instagram “salecuneo”

Estate Ragazzi ai Sale: ci siamo!

Don, ma ci sarà l’estate ragazzi quest’anno“?
Tante volte è risuonata questa domanda al telefono dell’oratorio in questi giorni o è comparsa sulle mail e sulle chat dei canali social dell’oratorio. E la risposta è: “Sì”! Ebbene sì, l’estate ragazzi si farà, eccome!
Ad oggi non sappiamo ancora dirvi con precisione che attività saremo in gradi di proporre, con quali modalità e quali tempistiche, ma ci saremo.
Gli animatori si stanno preparando da tempo per poter essere presenti con allegria e profondità, le segretarie si sono già riunite per abbozzare un primo coordinamento e l‘equipe educatori con gli animatori maggiorenni ha avuto già diverse occasioni di confronto. Il desiderio di esserci è alle stelle.

Venerdì (oggi) dovrebbe uscire un dgr della Regione Piemonte con le linee guida per le attività dei centri estivi, dopodiché la palla passerà al comune di Cuneo (con cui il dialogo è già avviato e che ringraziamo sentitamente per la professionalità e la disponibilità), sarà proprio l’amministrazione comunale a dover coordinare e approvare i vari progetti per le attività estive per i giovani, tra cui il nostro. Solamente allora sapremo dirvi con certezza il programma dell’Estate ai Sale e potremo aprire le iscrizioni.

Noi ce la metteremo tutta e chi fosse disponibile per dare una mano si faccia avanti, mai come in questa estate ne avremo bisogno! In particolare chiediamo l’aiuto di volontari maggiorenni disponibili ad aiutare per alcune mattine o alcuni pomeriggi durante l’estate. Chi fosse disponibile può contattare don Alberto: 3334442064.

Qui sotto potete trovare il comunicato ufficiale di don Luca Ramello incaricato della Pastorale Giovanile della diocesi di Torino e responsabile della Pastorale Giovanile della regione piemontese, che spiega maggiormente nel dettaglio alcune questioni riguardanti i centri estivi.

Oratori estivi: restino aperti a tutti

Venerdì 29 maggio 2020 la Delibera regionale sui Centri Estivi. I nodi da risolvere

Venerdì 29 maggio 2020 la Giunta Regionale del Piemonte prevede di varare una importante Delibera sulla gestione del Centri Estivi (Oratori compresi) in questi difficili mesi di Coronavirus. Sono in arrivo regole stringenti: i ragazzi dovranno tenersi a distanza l’uno dall’altro, dovranno essere organizzati in piccoli gruppi separati e affidati a un maggiorenne, non dovranno mai superare il numero massimo di 100 per Oratorio… La Pastorale giovanile delle diocesi piemontesi ha presentato alcune richieste di modifica, che consentano di applicare la Delibera senza snaturare l’identità degli Oratori Estivi. La Chiesa piemontese non intende solo elencare problemi e bisogni, ma cercare soluzioni comuni. Nell’ambito del Tavolo di consultazione degli Oratori, promosso un mese fa dal Presidente Cirio, le diocesi chiedono di potersi incontrare stabilmente con l’Amministrazione regionale, di affrontare insieme le questioni, di attivare specifiche commissioni tecniche.

La popolarità dell’Oratorio.

Nell’Esortazione apostolica post sinodale «Christus vivit», Papa Francesco ci esorta a mettere in campo una «pastorale giovanile popolare». (Cfr nn. 230- 238). L’Oratorio, fin dalla sua nascita e nel suo progressivo consolidarsi storico, ha non solo custodito questa vocazione «popolare», ma ne è stato «segno e strumento», in una prospettiva di prossimità alle giovani generazioni. Questo è il criterio di fondo delle proposte presentate alla Regione perché modifichi la bozza di Delibera regionale (Dgr): gli Oratori, pur nel rispetto delle normative di legge ordinarie e straordinarie (per la prevenzione del Covid-19) non sono centri estivi tour court, ovvero non obbediscono alla logica dei mini-club estivi, delle summer school o dei summer-camp. Tali attività ed iniziative sono tutte lodevoli e da rispettare ma gli Oratori sono «altro», per la loro caratteristica popolare, che li rende aperti a tutte le fasce di età, per costruire un tessuto di comunità sociale, con un’attenzione prioritaria ai più poveri e disagiati, per offrire una cura educativa inclusiva e con una comunità educante ricca e variegata, volta non ad intrattenere le giovani generazioni ma a farle crescere e maturare, accompagnandole ad li là della pur importante parentesi estiva: i nostri Oratori sono infatti aperti tutto l’anno. La Chiesa piemontese sente come decisiva la necessità di chiarire questa visione di fondo degli Oratori: occorre una scelta politica da parte della Regione che riconosca la «popolarità» degli Oratori quale specificità da promuovere e sostenere e non solo da normare, non nell’interesse della Chiesa ma per il bene dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani dei nostri territori regionali. Gli Oratori non sono gli unici ad operare in questo campo, ma sono gli unici a farlo con questo stile «popolare»: prima di passare alle concrete declinazioni normative occorre confrontarsi su questa ispirazione di fondo, senza la quale le singole richieste operative risulterebbero incomprensibili o estemporanee.

Alcuni nodi aperti.

La bozza di Dgr, recependo le Linee Guida del Governo, determina che il personale educativo dei centri estivi debba avere un coordinatore responsabile delle attività educative, ricreative e gestionali, di età non inferiore a 18 anni. Il rapporto personale educativo e bambini/ ragazzi è computato secondo queste proporzioni: per i bambini in età di scuola dell’infanzia: un adulto ogni 5 bambini; per i bambini in età 6/11 anni: un adulto ogni 7 bambini; per i bambini in età di scuola secondaria 12/17 anni: un adulto ogni 10 bambini. In via complementare, ferma restando la presenza minima di educatori sopra individuato, ciascun gruppo potrà essere affiancato da un massimo di due adolescenti della fascia 16/17 anni di età, anch’essi opportunamente formati, per il supporto al gruppo stesso. Un aspetto problematico riguarda la cosiddetta stabilità dell’educatore rispetto al proprio gruppo di bambini ragazzi: deve essere intesa in maniera esclusiva oppure, mantenendo le regole di tracciabilità per le norme di prevenzione, è possibile un’alternanza di altri adulti, debitamente formati e nel rispetto delle garanzie sanitarie di prevenzione dal Covid- 19? Un’ulteriore domanda concerne non solo l’età minima delle figure educative e dei loro sostegni, ma anche l’età massima, ovvero dei volontari anziani, ordinariamente impegnati negli Oratori: esistono limitazioni di età? Strettamente connessa alla definizione del personale educativo è la sua formazione, non solo educativa ma in relazione alle norme di prevenzione dal Covid-19. Il triage e il protocollo sanitario risultano particolarmente articolati e impegnativi. La formazione alla complessità del triage e del protocollo sanitario previsto e la sua gestione ordinaria potranno avere il supporto delle Asl, della Protezione Civile e della Croce Rossa? A chi sarà in capo tale formazione specifica?

La capienza degli oratori.

Una importante area di confronto riguarda la valutazione delle condizioni strutturali degli Oratori: spazi, servizi, ingressi, ecc. La bozza della Dgr prevede che ogni gestore della struttura, tenendo conto degli ambienti a disposizione, sia interni sia esterni, e del numero di operatori di cui dispone, debba valutare il numero dei minori che è in grado di accogliere ogni giorno, considerando il rispetto del distanziamento fisico e che, in ogni caso la capacità ricettiva non può superare, di norma, i 100 posti. Al momento non sono chiari i criteri da seguire per computare i numeri e le modalità di co-presenza dei possibili partecipanti alle attività estive di ogni Oratorio, se non quello, fortemente limitativo, della capienza massima di 100 posti. I partecipanti alle attività devono poi essere organizzati in piccoli gruppi, «con riferimento all’organizzazione di una pluralità di spazi diversi per lo svolgimento delle diverse attività in programma, prestando attenzione a non variare la composizione dei gruppi e a mantenere stabile il personale educativo di ciascun gruppo di bambini, nonché ad evitare durante le attività possibili contatti tra gruppi diversi di bambini». Rispetto alle specificità psicologiche e pedagogiche di ogni fascia è necessario studiare modalità distinte di co-presenza negli spazi e di proposte educative, in base ai principi di fondo prima evidenziati di popolarità e di valorizzazione intergenerazionale. Il modello prospettato, infatti, di gruppi chiusi, rigidi e non comunicanti tra loro, non permette un’efficace proposta educativa, soprattutto rispetto alla fascia degli adolescenti. Il numero massimo di 100 posti dovrà e potrà essere computato in maniera diversa? Anche le possibilità delle varie attività formative, laboratoriali, ludiche e sportive non sono specificate: su queste modalità urge un confronto, sia per le attività in forma indoor che outdoor, in quanto esse incidono notevolmente, sia nell’organizzazione quanto nella conduzione dell’Oratorio estivo.

Verso un Protocollo d’intesa.

Una ulteriore area di confronto si riferisce alle sinergie e alle alleanze educative, con le istituzioni e gli enti pubblici e privati. Se nella bozza della Dgr vi sono molte dichiarazioni di intenti circa la necessità di intese collaborazioni, alleanze, confidiamo nell’impegno preso dal Presidente della Regione di stilare uno specifico protocollo di intesa tra Regione e Oratori piemontesi. Dalla Conferenza Episcopale Piemontese, dal clero, dai responsabili laici e dalle comunità cristiane giungono accorate esigenze di definizione in merito a due precise questioni: la responsabilità e le risorse. È necessario definire un protocollo di intesa che precisi il quadro delle responsabilità civili e penali in relazione alla prevenzione dal contagio del Covid-19, in una concreta condivisione delle responsabilità con gli Enti locali. È altresì inderogabile una piena conoscenza delle modalità di raccordo tra le disposizioni regionali e le attuazioni comunali, evitando la burocratizzazione e la moltiplicazione e l’eccessiva differenziazione delle procedure locali. Nel protocollo di intesa dovrebbero poi essere specificate le risorse che le istituzioni intendono mettere a disposizione, sia in termini economici che di servizi. Il Governo, la Regione, i Comuni e le altre istituzioni pubbliche e private (fondazioni ecc…) hanno assicurato l’erogazione di fondi a sostegno delle attività degli Oratori estivi. Occorrono però certezza di disponibilità e di fruibilità, in una situazione di crisi economica e sociale sempre più accentuate. Sarà possibile usufruire dei bonus baby-sitting per le figure educative degli Oratori estivi? Infine, le Linee Guida del Governo e la bozza della Dgr non solo aprono ma incoraggiano attività estive in spazi e strutture pubbliche e private esterne agli Oratori: anche sotto questo profilo si richiede chiarezza nelle forme procedurali di intesa e nelle modalità gestionali, a sostegno e non ad aggravio degli Oratori stessi. Molte sono le questioni ancora da chiarire, (compresa la possibilità di organizzare i campi estivi, per i quali urgono specifici pronunciamenti). Ripetiamo con fiducia: la Chiesa piemontese non vuole solo elencare problemi e bisogni ma cercare, con le Istituzioni, soluzioni comuni. Per il bene dei nostri bambini, ragazzi, adolescenti e giovani. Nessuno escluso.

don Luca RAMELLO, responsabile diocesano e regionale per la Pastorale Giovanile

Nuova Estate Ragazzi 2020

In merito all’apertura dell’estate ragazzi, grazie alle linee guida pubblicate la scorsa settimana dal dipartimento per le politiche della famiglia, i tavoli di lavoro di tutte le regioni si stanno confrontando a pieno ritmo con il governo per stilare dei protocolli che permettano la riapertura degli oratori e l’organizzazione delle attività estive.
Sicuramente come Sale Cuneo saremo presenti in questa estate, ma abbiamo ancora bisogno di alcune indicazioni per potervi dire in che modo sarà organizzata l’estate ragazzi. Sarà nostra premura fornire tempestivamente le informazioni necessarie per le modalità e le iscrizioni. I canali di informazione attraverso cui comunicheremo le novità saranno: il sito, la newsletter, la pagina facebook e il profilo instagram!
⚠️❗️
#salecuneo
#summertogether
#lìdovesei

Lo staff

Appello per il rilancio delle nostre scuole paritarie

Su indicazione del sig. Ispettore diffondiamo questo comunicato inerente alla richiesta fatta al governo dalle associazioni che rappresentano le scuole paritarie, come il Galimberti, in merito all’ultimo decreto legge.

Corso animatori…in corso

Lo abbiamo rincorso, adesso è in corso.

Stiamo parlando del Corso con la C maiuscola, e cioè il Corso Animatori, che tradizionalmente ha luogo tra marzo e aprile ed è la prima boccata di aria estiva ad entrare in circolo nei polmoni delle ragazze e dei ragazzi delle scuole superiori.

Saltata, per evidenti motivi, la sua versione diocesana, che avrebbe coinvolto tutte le parrocchie, il Corso Animatori pensato qui ai Sale ha preso il via lo scorso 28 aprile e continuerà fino a fine maggio, sfociando poi nella preparazione più pratica di quelle che saranno le attività dell’estate 2020 (e tutti gli animatori hanno in cuore la speranza che una qualunque forma di attività si possa svolgere!).

Ovviamente, ciascun ragazzo è in collegamento da casa sua con il gruppo dei suoi coetanei e con i formatori (diversi per ogni serata). Accanto ad essi, la figura del tutor di “annata” (cinque, dal 2001 al 2005) segue il gruppo e i suoi componenti durante tutto il percorso. I temi trattati vanno dalle motivazioni di un animatore all’assistenza salesiana, dalla comunicazione al sistema preventivo di don Bosco. Bellissimo il momento finale in cui ci si ritrova tutti e 80 su un’unica piattaforma on line per la preghiera e gli immancabili avvisi di don Alberto.

Si diceva che non si sa cosa sarà dell’estate che verrà. Per questo è ancora più significativo vedere così tanti iscritti al Corso Animatori dei Sale; ragazzi che, comunque, in questi mesi di “lockdown”, non se ne sono stati con le mani in mano. Molti hanno contribuito al servizio di commissioni a domicilio “La spesa che non pesa” o alla distribuzione delle cosiddette borse viveri su tutto il territorio parrocchiale. I più grandi non si sono tirati indietro dal volontariato con i senza fissa dimora accolti in oratorio tutti i pomeriggi. Senza dimenticare gli impegni di studio e le nuove dinamiche familiari nate in questi mesi.

Il voler intraprendere adesso, “al buio”, il Corso Animatori non risponde dunque soltanto all’esigenza di socialità tipica dei giovani: c’è un desiderio profondo di “essere” animatori, e non semplicemente “fare” gli animatori. E per noi significa esserlo come avrebbe voluto don Bosco, non avendo paura di continuare a sognare in grande, per il futuro più o meno immediato; pensando in continuazione, anche adesso, ai bambini e ai ragazzi che fisicamente (e chissà per quanto) non riusciremo ad incontrare; affidandoli e affidandoci al Signore e, in questo mese di maggio, in particolare a Maria, la nostra mamma del cielo.

L’animazione ha segnato e continuerà a segnare ciascuno di noi, per vivere sin da ora, nel mondo, da buoni cristiani e onesti cittadini. Per noi essere animatori è una scuola di vita: ci insegna anzitutto l’attenzione ai più piccoli, in particolare i più poveri ed emarginati, e poi che il bene va fatto bene. Per questo ogni anno si ripete, con o senza Coronavirus, la bellissima tradizione del Corso Animatori.

 

Joy

W le FMA di Cuneo!

Quattro Figlie di Maria Ausiliatrice a Cuneo ricche di anni, aperte al dono! Felici di accogliere piccoli gesti di gratitudine e di affetto

Oh qual sorte! Siamo
“Figlie Di Maria Ausiliatrice”
“Salesiane di D. Bosco”;
Oh qual sorte più felice?

Incomincia così l’inno delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La musica è del Cardinal Cagliero, primo vescovo e cardinale salesiano. Le parole sono di Sr Felicina Fauda che scrisse nel 1913-14 quando era ispettrice del Piemonte, stimolata forse dalla imminente ricorrenza della nascita di D. Bosco. Questo canto esprime bene la gioia di essere monumento vivo della riconoscenza di D. Bosco  a Maria Ausiliatrice.
Nella festa della nostra Madre Maria Domenica Mazzarello, oggi 13 maggio 2020, questo inno ha in noi F.M.A. in questo momento così particolare del coronavirus, una risonanza particolare.
La scuola dell’infanzia e l’oratorio sono chiusi. Da più di due mesi non si sente più il vociare allegro dei bambini. Le aule, il cortile, tutto tace. Tutto è immobile? Non c’è più vita? Non c’è più missione? Assolutamente No.
Anzitutto curiamo e intensifichiamo la preghiera. Davanti a Gesù, in adorazione portiamo tutte le ansie e le angosce dell’umanità. Parliamo a Gesù dei nostri bimbi, delle famiglie, dei giovani. Imploriamo luce per i nostri governanti. Lodiamo e ringraziamo per i tanti “santi della porta accanto” che hanno dato la vita: medici, infermieri, sacerdoti, religiosi e religiose..
E poi, come tutti, ci siamo rimboccate le maniche e anche se con fatica, proprio a imitazione della nostra madre che per poter far sentire la sua vicinanza alle suore missionarie in America, in Francia e in Sicilia a 35 anni ha imparato a scrivere cerchiamo di imparare a comunicare con Instagram, Facebook, Zoom, Meet, ecc…..
Usando questi mezzi, le maestre tengono i contatti con i bambini e le famiglie attraverso brevi ma significativi video, anche noi facciamo sentire la nostra vicinanza alle famiglie e ai bambini usando gli stessi strumenti.
Accogliendo le sollecitazioni creative dei nostri fratelli salesiani, collaboriamo alle varie iniziative rivolte ai parrocchiani e in particolare ai giovani. Grazie a WhatsApp comunichiamo con le famiglie e con i bambini.

Ci commuovono le manifestazioni di affetto, le attenzioni premurose che riceviamo. C’è chi entra dal portone, sempre aperto, e lascia un pacchetto di biscotti: “Mi mancate tanto!” O una letterina con tanto di busta e francobollo confezionato a mano, con un disegno che rappresenta tutta la comunità, o un sacchettino di frutta o una torta.
Non manca il ricordo dell’ex-allieva anonima che, per la festa della mamma, ha mandato un bel vaso di fiori con la scritta ”Alla mamma del cielo e alla mamma che è in ciascuna di voi. Grazie e gioia.” Oppure il sacchetto di carote con scritto: ”da un’ex-allieva”.
Insomma siamo circondate da tanto affetto. E’ la promessa di Gesù: “Riceverete il centuplo…” che si realizza. Ci piacerebbe essere giovani, come le nostre sorelle che abbiamo conosciuto nei video proiettati in queste sere, ma siamo ricche di anni. Questo non ci impedisce di continuare a donare, felici di accogliere le vostre attenzioni di affetto e di gratitudine. Per questo andiamo avanti e cantiamo con gioia, anche in tempo di coronavirus:

Oh qual sorte! Siamo “Figlie
Di Maria Ausiliatrice”
“Salesiane di D. Bosco”;
Oh qual sorte più felice?