Don Alessandro Basso, salesiano prete il 4 luglio

Quando nel ’96 conobbi don Pomero, attento a imparare da lui a giocare a funghetto e a ping pong, non avrei mai pensato che 15 anni dopo sarei diventato Salesiano (eh sì, era l’8 settembre 2011), né tantomeno che nel 2020 sarei diventato sacerdote come lui, e come gli altri Salesiani che ho incontrato nel corso degli anni e che hanno lasciato un segno vivo nella mia memoria.

Dico “nel 2020” perché l’Ordinazione presbiterale era fissata per il 30 maggio, ma poi si è voluto intromettere quel minuscolo Covid-19, forse geloso per la grande festa che avremmo celebrato, tra Valdocco e Cuneo: sarebbe stata una Pentecoste memorabile! Ha voluto prendersi il centro della scena, bloccando province, regioni, nazioni intere…e facendo slittare la data dell’Ordinazione al 4 luglio 2020, al mattino alle 10 in Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco (vietato mancare! Ma portatevi la mascherina per sicurezza!)

Però, se ho imparato qualcosa nel tempo in cui da piccolo don Pomero mi faceva mettere in ordine viti, bulloni e rondelle nelle varie scatolette del suo tavolo da lavoro, è la pazienza. Ma questo tempo la mette a dura prova (anche se credo di non dirvi nulla che non sappiate già, no?). Perché già la formazione per noi Salesiani è un po’ come il Giro d’Italia, molto lunga – circa una decina d’anni – con alcune tappe un po’ più di salita, altre di pianura, altre veramente dolomitiche, come i 4 anni dello studio della teologia alla Crocetta… ma sempre ci sono dei “traguardi volanti” lungo il percorso: i vari rinnovi della professione religiosa, fino alla professione perpetua e al Diaconato. Certo, non ti danno punti, non ti fanno cambiare la casacca come ai ciclisti, ma sempre ti ricordano qual è la meta verso cui pedali e per Chi corri, per Chi fatichi, studi, lavori, vivi e sei anche disposto anche a dare la vita. Ecco, ti ristorano e rinnovano nel tuo essere paziente, perché ti dicono «Coraggio, ancora una curva!»

Quest’anno, proprio quando avevamo già varcato il cartello dell’ultimo chilometro, quando si vedevano già le transenne ai lati della strada, quelle con la gente che fa il tifo per te e che ti sprona per la volata finale, quando già stavi pensando a riempire il baule e sognavi in quale comunità l’Ispettore ti avrebbe destinato, quali giovani avresti conosciuto, se in un oratorio, o una scuola… ecco, nel mezzo di questi sogni è arrivato il lockdown. Ci siamo chiusi in casa, abbiamo sentito il silenzio a Torino – merce rarissima anche solo qualche mese fa! –, ma soprattutto siamo entrati in un silenzio celebrativo che si prolunga finora. E l’idea di diventare prete in un momento in cui la gente non ha la possibilità di partecipare all’Eucaristia è ben strana… Ma sicuramente Dio ci dice qualcosa anche in questo, e allora forse a me sta dicendo che devo scendere dalla bicicletta – per restare nella metafora di prima – e guardarmi intorno: non tanto per cercare un bagno di folla, ma per andare a cercare quella folla dalle case dove si è chiusa e, uno alla volta, caricarli sulla bici e fargli riscoprire la bellezza del mondo, di cui forse ci eravamo un po’ dimenticati in precedenza… e arrivare al traguardo insieme! Dopotutto don Bosco stesso diceva che «la più bella passeggiata e il più bel gioco che mi piacerebbe è di poter condurre diecimila giovani in paradiso».

I giovani incontrano il sindaco

“Non esiste un problema solo di una persona. Il problema per definizione è sempre di tutti e finché non capiamo questo non ne usciamo.”. Questa la frase che il sindaco di Cuneo Federico Borgna ha lasciato agli universitari e giovani lavoratori durante la videochiamata di mercoledì sera. L’incontro, previsto già da prima del corona virus, è stato una tappa del cammino del gruppo “Nonpiùteenagers” guidato dalla domanda: “Cuneo è una città per giovani?”.

Data la situazione, oltre che di politiche giovanili, si è parlato anche del contesto attuale. Il sindaco ha mostrato quale significato ha avuto e continua ad avere per Cuneo questa pandemia. Da un lato la situazione del sistema sanitario, la crisi economica che richiede delle azioni nel breve periodo e la situazione di incertezza che esige, invece, una programmazione nel lungo periodo, e dall’altro lato le risorse positive, in termini di solidarietà e resilienza, che i cittadini stanno dimostrando di avere. Alle domande su come si immagina che usciremo da questa emergenza ha risposto: “Spero che non torni tutto esattamente come prima. ll punto dov’eravamo aveva aspetti positivi, ma anche tanti negativi. Una su tutte, spero che capiremo che la nostra generazione ha vissuto pensando di dominare l’ecosistema, mettendosi al centro, mentre stiamo vedendo che non siamo al centro, ma siamo una parte.”

Si è parlato quindi di ambiente, di come per molto tempo si è puntato solo su quei passi che portavano un efficientamento economico oltre che ecologico, sottolineando invece la necessità di iniziare a investire risorse che portino benefici anche esclusivamente ambientali.

E poi il tema centrale: come coinvolgere attivamente i giovani nella vita della comunità cittadina? Quali le difficoltà da superare rispetto alla partecipazione politica che spesso, come ha detto Borgna, si mostra ai più “respingente e noiosa”?  Come rendere i servizi della nostra città usufruibili e accessibili ai giovani? Come può caratterizzarsi il polo universitario di Cuneo per distinguersi nonostante le piccole dimensioni, limitando così l’esodo di gran parte dei giovani dopo le superiori?

A queste, come ad altre domande di cui si è discusso durante la serata, non è stato possibile trovare una risposta puntuale ed immediata, ma discuterne è stato un segnale di speranza. Speranza che nessuno si tiri fuori. Speranza che ciascuno portando avanti il proprio dovere di studente, lavoratore, genitore, amministratore pubblico, … non si senta estraneo rispetto a nessuna questione perché anche quella apparentemente più estranea alla nostra condizione perché, come ha detto il Papa nel momento straordinario di preghiera del 27 marzo per tutti arriveranno tempeste, e probabilmente adesso ne è arrivata una che tocca veramente tutti, che faranno crollare “il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo il nostro ego” e lasceranno scoperta “quella (benedetta) appartenenza comune a cui non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli”

Lucia

Dai Sale di Cuneo ai Sale di Aleppo

Durante il cammino quaresimale ci siamo presi l’impegno di sostenere economicamente l’oratorio salesiano di Aleppo in Siria per avviare delle start up a favore dei giovani affinché possano rimanere lì a costruire il loro futuro. Abbiamo raccolto € 2000, che sono stati consegnati all’animazione missionaria ispettoriale la quale, unendoli a quelli di altre case dell’Ispettoria, li farà arrivare a destinazione. Ecco qui di seguito un messaggio di ringraziamento dal cuneese don Fabio Mamino, responsabile dell’animazione missionaria ispettoriale:
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“Carissimi benefattori, amici di don Bosco e “dei Sale” Cuneo, ho ricevuto notizia da don Mauro della somma di €2000,00 donata alla comunità di Aleppo in questa quaresima di solidarietà, doppiamente eccezionale. Ci teniamo a ringraziarvi, come animazione missionaria dell’Ispettoria, perché non diamo mai per scontato nemmeno un centesimo, e soprattutto in questa fase storica che stiamo vivendo. Come da tante parti si riscontra, l’emergenza incalza forse un po’ l’individualismo che già contagiava la nostra società in precedenza. Un gesto di generosità, nello spirito del gemellaggio che da mesi abbiamo intrapreso con i confratelli e i giovani di Aleppo, ci salva e fa loro del bene. Ci sentiamo spesso con don Pier Jabloyan, giovane direttore dell’opera, e la cosa che più tocca il cuore è sentire come coltivano la speranza in mezzo al nulla di possibilità materiali: frustrati da 10 anni di guerra e adesso anche dalla pandemia, l’oratorio sa mantenere vivo lo spirito … davvero è il Dio dell’impossibile che opera.
Hanno sicuramente bisogno del nostro aiuto materiale, ma anche della nostra preghiera, che sostenga i loro cuori come un faro nella notte. Grazie della vostra generosità, Il Signore, per intercessione di don Bosco, ve ne renda merito!”.

don Fabio Mamino, sdb

SOS Sale: a servizio di chi è in difficoltà

Mentre il tempo di restrizione a causa della pandemia procede verso una nuova riapertura della vita sociale, la nostra comunità cerca di prestare attenzione verso chi è più in difficoltà e vive in uno stato di particolare fragilità economica, relazionale, psicologica e spirituale. Oltre la disponibilità dei Salesiani ad accogliere chi passa in chiesa, in ufficio o in cortile o al telefono, che cosa stiamo offrendo? Ecco uno schema di quanto proposto al 22 aprile:
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  • Distribuzione pacchi viveri:
aiutiamo 91 famiglie per un totale di 269 persone fisiche, di cui italiani 35%, immigrati 65%; i volontari che consegnano pacchi viveri a domicilio sono 10 giovani; oltre ai volontari storici della Caritas. Finora abbiamo raccolto circa € 4000,00, tra offerte in contanti e bonifici inerenti anche famiglia aiuta famiglia. Servono per acquistare alimenti che il banco alimentare non distribuisce, bollette luce e bollette gas a rischio di distaccamento, quote di affitto. In genere sono persone che in questo periodo hanno perso il loro reddito a causa della chiusura del lavoro. Gli interventi economici tengono conto anche dei contributi pubblici concessi al nucleo.
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  • Accoglienza in oratorio persone senza fissa dimora:

in collaborazione con Croce Rossa, comune di Cuneo, CSAC, cooperative Momo, Emmanuele e Fiordaliso, Casa del Quartiere, Caritas diocesana e Caritas parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria e San Vincenzo.
I nostri “ragazzi” (anche se per ragioni anagrafiche non tutti possono definirsi tali) in questo momento sono sei; arrivano dalla Tunisia, dal Marocco, dal Sudan, dalla Nigeria, dalla Francia e dalla Germania. Per loro apriamo le porte dell’oratorio dalle 12,30 alle 19,30, sette giorni su sette, mettendo a disposizione la sala giovani e il cortile (ormai da più di un mese desolatamente vuoti) e seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie. E’ sempre presente un educatore dell’oratorio o della cooperativa Momo, oltre la supervisione di un salesiano. Ci sono anche dei volontari under 55 che dedicano del tempo per stabilire delle relazioni.

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  • La spesa che non pesa: servizio gratuito spesa consegnata a domicilio su richiesta:
Le persone richiedenti sono 53, 52 italiani e 1 immigrato
Consegne effettuate sono 169 dall’inizio dell’emergenza
Volontari coinvolti sono 30 tra giovani e adulti.

I Sale a Telecupole

Domenica 26 aprile, alle ore 11,00, Telecupole si collegherà con il nostro segnale di youtube e trasmetterà sul suo canale la Santa Messa dalla nostra cappella.
E’ un’occasione per pregare insieme attraverso la televisione. E’ un’occasione per far conoscere a coloro che si collegano a Telecupole i Sale di Cuneo e permettere ai nostri parrocchiani che non usano internet di poter pregare insieme con noi. Domenica 26 non ci sarà la S. Messa alle 10, ma alle 11,00. Pregheremo con le lodi alle 9,45 che saranno trasmesse su youtube Sale Cuneo.

#ancheiorestoacasa: Il servizio di accoglienza dei senza fissa dimora in oratorio

No, non è l’ennesimo hashtag di questa quarantena, ma il titolo del nuovo progetto che vede i Sale, insieme ad altre realtà del territorio, impegnati nell’accoglienza diurna di un gruppo di persone senza fissa dimora, coloro che comunemente chiamiamo “senza tetto”. Tutti uomini, di età e provenienze molto diverse tra loro, di notte sono ospitati presso il dormitorio della Croce Rossa in via Bongioanni, a due passi da noi.

In un periodo in cui viene ripetuta come un mantra la formula “restate a casa”, è sorta spontanea la domanda: e chi una casa non ce l’ha? Molti dei nostri ospiti se lo sono chiesti sul serio quando, legittimamente, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, dal momento che restare “in giro” significa mettere a rischio la propria salute e quella altrui. Insomma, era necessario fare qualcosa, e anche noi dei Sale, quando è stato lanciato l’appello, abbiamo risposto “presenti!”.

La verità è che questa cosa l’oratorio ce l’ha nel suo DNA. Chi, degli oratoriani di ieri e oggi, non si è mai sentito dire che l’oratorio è, prima di tutto, “casa che accoglie”? Chi non ricorda quanti ragazzi senza dimora volle con sé don Bosco a Valdocco?

I nostri “ragazzi” (anche se per ragioni anagrafiche non tutti possono definirsi tali) in questo momento sono sei; arrivano dalla Tunisia, dal Marocco, dal Sudan, dalla Nigeria, dalla Francia e dalla Germania. Per loro apriamo le porte dell’oratorio dalle 12,30 alle 19,30, sette giorni su sette, mettendo a disposizione la sala giovani e il cortile (ormai da più di un mese desolatamente vuoti) e seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie.

Per creare davvero una “casa che accoglie”, che restituisca dignità, che faccia sentire sicuri e al tempo stesso liberi (seppur nel rispetto delle poche, ma rigide e chiare, regole), si lavora su un doppio versante: lo spazio e il tempo.

Si è infatti pensato sin da subito ad adeguare (e lo si continua a fare) lo spazio e le strutture, per cercare di soddisfare anzitutto alcuni bisogni primari: ecco dunque la pulizia e la sanificazione quotidiana, una sistemazione che garantisca al tempo stesso la comodità e l’esigenza del distanziamento sociale, la possibilità di riscaldare il pranzo e la cena (che ogni giorno sono portati dalla Caritas diocesana), il necessario per lavare i propri indumenti e, perché no, la possibilità di farsi un caffè o anche solo di avere un bagno tutto per sé.

Ma poi c’è il tempo ed è, in questo caso, il tempo che noi, operatori o semplici volontari, dedichiamo ai nostri ospiti. Tempo che spesso trascorriamo in silenzio, magari durante il riposo, ma sempre a disposizione per ogni esigenza, o che passiamo insieme a giocare a carte o a biliardo, a chiacchierare del più e del meno o a raccontarsi le reciproche vite. Ed ecco che ascoltare le storie, capire i bisogni, metterci a servizio, offrire conforto e vicinanza, farci prossimi, tutto questo rende quel tempo davvero denso e prezioso, quello che fa la differenza in questi strani giorni.

E allora, come per magia, succede ai Sale quello che succede sempre: è il tempo donato all’altro che distingue uno spazio, seppur dignitoso e attrezzato, da una vera “casa che accoglie”.

 

Joy

Anno nuovo, confratello nuovo!

A partire dal 7 gennaio la nostra comunità salesiana si è arricchita di un confratello! Elvis è con noi a Cuneo per svolgere la tappa formativa del tirocinio (periodo di vita attiva in mezzo ai giovani che si vive tra gli anni di studio della filosofia e quelli della teologia) e per imparare l’italiano. Ecco una sua presentazione.

Presentati brevemente: Mi chiamo Elvis Yuomfaa e ho 32 anni, vengo dal nord del Ghana, precisamente da Nandom.

Raccontaci della tua famiglia?
Io sono il primogenito e ho 3 sorelle e tre fratelli. Alcuni di loro hanno già completato le scuole superiori o l’università e lavorano o sono sposati, mentre qualcuno studia ancora. I miei genitori sono semplici contadini. La mia famiglia è molto bella e sono molto fortunato perché siamo molto uniti. Quando torno a casa loro sono sempre contenti di incontrarmi.

Cosa facevi prima di arrivare in Italia?
Mi trovavo ad Akure, una città della Nigeria. Sono stato due anni lì e ho aiutato nelle attività di Pastorale Giovanile e del prenoviziato, il momento di verifica e accompagnamento dei ragazzi che intendono iniziare il cammino di consacrazione
salesiana. Dopo questi due anni l’ispettore mi ha chiesto di venire in Italia per studiare la lingua per poi continuare gli studi di Teologia.

Sei felice di essere qui in Italia?
Si, per me è una grande occasione perché qui è nata la congregazione salesiana. Sono contento di aver visto i luoghi in cui Don Bosco ha operato, è stato molto emozionante.

Cosa ti affascina dello spirito di Don Bosco?
Il suo amore per i giovani. Questa è la motivazione che mi porta a seguirlo, anche io amo lavorare con i giovani, specialmente i più bisognosi.

Da piccolo cosa sognavi di fare?
Da piccolo sognavo di diventare prete, quindi per me non è una cosa strana seguire don Bosco.

E Cuneo, ti piace?
Sì, mi sembra una bella città e sono stato molto colpito dall’accoglienza dei ragazzi in cortile, mi hanno aiutato ad imparare, sono molto aperti.

Quali sono le differenze tra le case salesiane d’Italia e quelle dell’Africa?
Lo spirito di Don Bosco è uguale, abbiamo lo stesso padre e seguiamo tutti lo stesso spirito di Don Bosco. La differenza sta nell’applicazione dello stile di Don Bosco. La mia esperienza è che i giovani africani sono molto religiosi, in chiesa c’è sempre
qualche giovane. Inoltre, in Ghana è diverso il tenore di vita, ci sono molti ragazzi che non hanno niente. Mi sembra che tra Ghana e Italia ci sia anche una differenza culturale che sto imparando a conoscere gradualmente.

Cosa vuoi dire ai giovani che stanno leggendo quest’intervista?
L’età giovanile è il momento ideale per le nuove esperienze. Vi consiglio di saper cogliere le opportunità che la vita vi offrirà senza mancare di iniziativa e senza lasciarvi vincere dalla pigrizia. La giovinezza è un momento della vita splendido ma che non è per sempre, deve maturare nell’età adulta, e questo posso farlo solo se sarò stato in grado di vivere esperienze positive, e indietro, non si torna mai.

Programma della Settimana Santa/Ottava di Pasqua e sussidi di preghiera

La Settimana Santa e l’ottava di Pasqua ai Sale

Le celebrazioni che noi salesiani faremo non potranno prevedere la partecipazione del popolo, così come indicato dai vescovi italiani. Inoltre il Triduo Pasquale sarà ridimensionato in alcuni segni vista l’impossibilità di celebrare con la comunità. Pertanto vi proponiamo di seguire tramite televisione il Triduo presieduto da Papa Francesco, il quale ci aiuterà a riflettere su questo tempo particolare alla luce del mistero Pasquale. Noi vi siamo vicini con altre proposte formative: al mattino le Lodi mattutine e l’Ufficio delle Letture (una liturgia che aiuta la Chiesa a riflettere sul significato del giorno Santo alla luce della Scrittura), alle 12.00 di ogni giorno del Triduo vi proponiamo di collegarvi con noi per vivere come famiglia la proposta di Celebrazione della Parola indicata dalla nostra Diocesi. Inviteremo una famiglia ad animare la preghiera per tutte le famiglie che si collegheranno. Troverete il testo o sull’inserto della guida o qui di seguito. Il Giovedì Santo alle 21.00 vivremo un momento di Adorazione Eucaristica mentre il Venerdì Santo alle ore 15 pregheremo con la Coroncina della Divina Misericordia e a seguire vivremo il rito della Celebrazione della Riconciliazione, non potendo accostarsi al sacramento della confessione, anche questo indicato dagli uffici della nostra Diocesi.
Se Youtube ci abiliterà (dovremmo avere raggiunto i requisiti richiesti, bisogna attendere che il sistema ci permetta le dirette streaming da dispositivi mobili), sarà possibile seguire le nostre celebrazioni in diretta su Youtube all’interno del canale “Sale Cuneo”. Questo permette di non essere iscritti ai social come Facebook o Instagram e di poter vedere direttamente dal telefonino o dal pc. E’ più semplice la visione anche per chi non è pratico dei social. Quindi diffondete l’invito a iscriversi al canale. Se invece questa funzionalità per qualche motivo non venisse abilitata, continueremo a trasmettere le celebrazioni tramite Facebook e Instagram, così come abbiamo fatto finora.
I giovani dell’Oratorio come ogni anno, ma in modo diverso da tutti gli altri anni, vivranno un Triduo comunitario senza lasciare le loro abitazioni. Avranno delle occasioni di predicazione, di preghiera, di condivisione e di gioco abilmente seguiti dai loro animatori, cercando di vivere ogni momento contemporaneamente, sperimentando così una nuova forma di comunione a distanza.
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Al termine della programmazione oraria troverete i sussidi per la preghiera sopra menzionati preparati dalla Diocesi e pubblicati sulla Guida e altri due contributi, uno contenente una via Crucis per bambini e ragazzi, uno con una riflessione sulla relazione tra malattie e peccato, utile per prepararsi alla Celebrazione della Riconciliazione, il file con la Via Crucis del Papa e il link ai materiali dell’Ispettoria Salesiana per vivere bene il triduo santo in famiglia.
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Domenica delle Palme 5 aprile

9.45: Lodi mattutine; segue la S. Messa.
Non è prevista la benedizione dei rami di ulivo, non sarà possibile ritirare rami di ulivo benedetti da portare a casa.
19.10: adorazione Eucaristica
19.35: preghiera del Vespro
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Lunedì, martedì, mercoledì santo

8.00: Lodi mattutine; segue S. Messa
12.00: adorazione Eucaristica, con la preghiera del rosario
19.15: preghiera del Vespro e buonanotte
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Giovedì santo 9 aprile

8.00: Lodi mattutine; segue l’Ufficio delle letture
12.00: Liturgia in famiglia da casa Pernice
18.00: Messa in Coena Domini presieduta dal Papa trasmessa su Tv2000
21.00: Adorazione Eucaristica
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Venerdì santo 10 aprile

8.00: Lodi mattutine; segue l’Ufficio delle letture
12.00: Liturgia in famiglia da casa Sacchetto
15.00: Preghiera della Coroncina della Divina Misericordia e a seguire la Celebrazione della Riconciliazione
18.00: celebrazione della Passione presieduta dal Papa trasmessa su Tv2000
21.00: Via Crucis presieduta dal Papa trasmessa su Tv2000
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Sabato santo 11 aprile

8.00: Lodi mattutine; segue l’Ufficio delle letture
12.00: Liturgia in famiglia da casa Vasco
21.00: Veglia pasquale presieduta dal Papa trasmessa su Tv2000
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Domenica di Pasqua 12 aprile

9.45: Lodi mattutine
10.00: S. Messa di Pasqua dalla cappellina parrocchiale
dopo le 12.00: Benedizione Urbi et Orbi del Papa trasmessa su Tv2000
19.10: Adorazione Eucaristica
19.35: preghiera del Vespro
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Lunedì dell’Angelo (pasquetta) 13 aprile

9.45: Lodi mattutine
10.00: S. Messa
19.10: Adorazione Eucaristica
19.35: preghiera del Vespro
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Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato dell’ottava di Pasqua

8.00: Lodi mattutine
8.15: S. Messa
12.00: adorazione Eucaristica, con la preghiera del rosario
19.15: preghiera del Vespro
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Sussidi per la preghiera:
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Aggiornamenti dai Sale

Ciao a tutti!

Come ci state scrivendo in questi giorni sappiamo di mancarvi parecchio (e la cosa è reciproca) e così eccovi alcune righe di aggiornamento, non solo per mettervi a conoscenza di ciò che accade in casa nostra-vostra, ma per rendervi addirittura partecipi nella forma che vorrete e potrete, sia materialmente sia spiritualmente!

Grazie alla disponibilità di tanti animatori e volontari prosegue il servizio della spesa che non pesa, abbiamo superato le 80 consegne! Grazie a tutti!

Da ieri abbiamo iniziato l’accoglienza di 7 uomini senza fissa dimora. Questi giorni sono duri per tutti, ma immaginate quanto debbano esserlo per coloro che un casa non ce l’hanno… siamo contenti che i Sale, almeno per qualche ora al giorno possano continuare ad essere “casa”! Grazie anche a chi ha dato la disponibilità come volontario, vi contatteremo a breve, lasciateci solo capire come vanno questi primi giorni.

I gruppi formativi MGS dei giovani proseguono il loro cammino attraverso i mezzi informatici e potrete leggere tutto sull’altro articolo!

Anche il catechismo riprende il suo cammino attraverso la disponibilità di tanti catechisti che in mezzo alla confusione e agli impegni di questi giorni non tralasciano questo impegno e non dimenticano i “loro” ragazzi. Ogni annata avrà un suo percorso e una sua andatura, ma per ogni bambino/a e ragazzo/a ci sarà uno spunto adatto per continuare il cammino di conoscenza di Dio e di discepolato con Gesù!

Infine; tutti i venerdì sera continua la conMoltiplicazione della Parola di Dio per i giovani!

Come vedete stiamo cercando di continuare la nostra missione di Casa Salesiana, continuate a sostenere i salesiani e tutti i volontari con le vostre preghiere e grazie anche per l’aiuto materiale che molti di voi stanno dando! A presto!

Lo staff

Nuovo canale Youtube – Sale Cuneo

Come sapete da alcuni giorni ci stiamo mettendo alla prova con le dirette delle celebrazioni liturgiche della nostra comunità religiosa. Ci siamo “specializzati” con alcune applicazioni, come Facebook e Instagram… Non tutti i parrocchiani però si trovano a proprio agio con questi strumenti, così abbiamo deciso di attivare un canale YouTube, Sale Cuneo ovviamente, sperando di agevolare la visione a tutti. Su questo canale però, per poter trasmettere in diretta abbiamo bisogno di superare i 1000 iscritti, quindi chiediamo il vostro aiuto, chi ancora non l’avesse fatto vada subito a iscriversi al canale! Qui:
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Entrando vi accorgerete della presenza di un video già caricato. Eh sì, perchè non ci limiteremo solo a trasmettere le dirette, ma lì potremo salvare e archiviare i video più belli e divertenti del nostro oratorio. La prima clip che abbiamo fatto è un collage di video casalinghi per incoraggiare i ragazzi, i giovani e le famiglie a restare a casa in questo momento particolare del nostro Paese, e lo abbiamo fatto cantando in playback su una canzone degli Eugenio in via di Gioia, Lettera al prossimo. Vi invitiamo ad ascoltarla, è simpatica e profonda.
Inoltre, una volta arrivati a 1000 iscritti al canale riceverete una bellissima sorpresa pensata dalle ragazze e i ragazzi di triennio ma preparata da molti giovani dell’oratorio e non solo!
Restiamo connessi nell’attesa di poterci vedere!
Lo staff