“Che cosa dobbiamo fare? Accordiamoci!” Epifania del Signore

PER ALTRA VIA

Cammino di Avvento 2021 predisposto dagli uffici del Settore Evangelizzazione e Sacramenti delle diocesi di Cuneo e di Fossano sul tema della sinodalità a partire dalla Parola di Dio e dall’immagine

Video testimonianza ragazzi e famiglie

Video Bambini 7-10 anni

Lettera agli Sposi: un incoraggiamento a vivere intensamente la vocazione al matrimonio

Cari sposi e spose di tutto il mondo!

Lettera del Santo Padre Francesco agli Sposi in occasione dell’Anno “Famiglia Amoris laetitia”, 26.12.2021

Nel giorno della Festa della Santa Famiglia di Nazareth – e in occasione dell’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” – il Santo Padre Francesco per la prima volta scrive una Lettera agli Sposi: un dono prezioso e un incoraggiamento che giunge in un momento difficile per le famiglie di tutto il mondo a causa del perdurare della pandemia.

 “In occasione dell’Anno Famiglia Amoris Laetitia, mi rivolgo a voi per esprimere tutto il mio affetto e la mia vicinanza in questo tempo speciale che stiamo vivendo”, scrive il papa. “Il momento che stiamo attraversando mi porta ad accostarmi con umiltà, affetto e accoglienza ad ogni persona, ad ogni coppia di sposi e ad ogni famiglia nelle situazioni che ciascuno sta sperimentando”.

A partire da queste parole, papa Francesco, con lo sguardo e la tenerezza di un padre, esprime poi il suo incoraggiamento a superare insieme le difficoltà dovute alla pandemia e ad ogni altro genere di situazione, invitando gli sposi e le famiglie a rimanere unite, confidando nella grazia che opera nella famiglia. Come Abramo, infatti, anche il Signore chiama gli sposi ad “uscire dalla propria terra” e ad affidarsi completamente a Lui nell’educazione dei figli, nelle relazioni familiari, nella vita lavorativa e nella partecipazione alla pastorale matrimoniale: una coppia di sposi – scrive Francesco – non è mai sola, perché in forza del sacramento del matrimonio Cristo è sempre con loro e dona la forza, il coraggio e la creatività per superare ogni ostacolo e incertezza.

Papa Francesco non dimentica coloro che, all’interno delle relazioni coniugali, soffrono rotture, crisi, conflitti: “Non dimenticate che il perdono risana ogni ferita”, scrive il Santo Padre, “Cristo “abita” nel vostro matrimonio e aspetta che gli apriate i vostri cuori per potervi sostenere con la potenza del suo amore, come i discepoli nella barca”. “Con Lui potete davvero costruire la «casa sulla roccia» (Mt 7,24)”.

La Lettera del Santo Padre agli Sposi è un incoraggiamento a vivere intensamente la vocazione al matrimonio. La famiglia che ne scaturisce è una ricchezza e un dono per la società e per la Chiesa. Per questo il papa invita i più giovani a non avere paura di intraprendere questo cammino e i più anziani a vivere la relazioni con i nipoti come una risorsa per la società.

Gli auguri del vescovo Piero per il Natale del Signore 2021

Dal sì di Maria e Giuseppe ai nostri sì – VIDEO

Nel Natale celebriamo la venuta del Signore in mezzo a noi. È l’avvenimento che più di tutti ha sconvolto la storia degli uomini. È avvenuto in una terra al tempo per nulla importante. Eppure, negli scritti del popolo d’Israele, vi erano profezie che davano indicazioni precise. Gli Ebrei si aspettavano un Salvatore che avrebbe rovesciato l’invasore: niente di tutto ciò.

Dio ha preso l’iniziativa e ha accolto il sì di Maria e di Giuseppe. La celebrazione di ciò che è avvenuto a Betlemme, anche quest’anno, ci coglie in un momento particolare segnato dalla pandemia. C’è una ripresa della vita sociale, ma rimangono varie forme di paure e di tensioni che toccano coloro che sono più fragili.

Nelle nostre due Diocesi siamo nel pieno della seconda fase del Sinodo. Stiamo vivendo le Assemblee dei membri sinodali in rappresentanza delle parrocchie e di tutte le altre componenti ecclesiali presenti ed operanti nelle nostre realtà. Anche la Chiesa italiana sta vivendo il medesimo cammino sinodale. Ci stiamo interrogando sull’attualità dell’annuncio del Vangelo e sulle modalità in cui tutti siamo coinvolti. Stiamo cercando maggiore comunione, partecipazione e missionarietà. Tutto parte dall’ascolto perché lo Spirito avvolge tutti.

Quella nascita a Betlemme è l’irruzione di Dio nella storia degli uomini. Gesù nasce nelle nostre famiglie e nel nostro cuore se sappiamo cogliere la Luce sbocciata in quella notte.

Il sì di Maria e Giuseppe mi fa pensare ai tanti sì che possiamo dire nei momenti gioia e di letizia ed anche a quelli più difficili dei momenti di dolore ed oscurità. Mi piace pensare al Signore Gesù che, entrando nel mondo, ha osservato ed ascoltato i suoi contemporanei. Quella grotta è luogo di incontro, prima con la gente semplice del luogo e poi con coloro che arrivavano da lontano. Dopo un lungo o breve cammino, c’è la contemplazione che prepara l’ascolto.

Vorrei proprio che il Natale 2021 sia segnato da questi medesimi atteggiamenti. Non si tratta di fare tanta strada materiale; abbiamo bisogno di muoverci spiritualmente per rimetterci in ascolto della Parola del Signore. Non solo, il Natale sia anche l’occasione per fermarci, per ascoltare, per stare a fianco dei nostri cari, senza dimenticare chi fa più fatica nel mondo.

Cuneo – Fossano, 25 dicembre 2021

“Che cosa dobbiamo fare? Accordiamoci!” Natale del Signore 2021

GIOITE

Cammino di Avvento 2021 predisposto dagli uffici del Settore Evangelizzazione e Sacramenti delle diocesi di Cuneo e di Fossano sul tema della sinodalità a partire dalla Parola di Dio e dall’immagine

Video testimonianza ragazzi e famiglie

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Recita di Natale Asilo Galimberti

AUGURIAMOCI BUON NATALE!

Nelle serate di martedì 21 e mercoledì 22 dicembre, nella chiesa parrocchiale, i bambini dell’asilo Galimberti hanno ricostruito la storia del presepe. In rispetto della normativa Covid-19 si sono mantenute le bolle, dunque nella prima serata si è dato spazio alle sezioni dei paperotti e dei leprotti, diretti dalle maestre Nadia Cavallera e Norma Giordana, nonché maestre di sezione; la seconda serata è stata dedicata alla sezione dei gufetti, accompagnati dalla maestra Sara Prunotto; ai ranocchi, seguiti da Valentina Marabotto e ai gattini, con Marina Dalmasso.

La serata si è aperta con il saluto di don Mauro ai genitori, sottolineando l’importanza di avvicinare la comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dell’asilo Galimberti alla comunità dei salesiani, in ottica di lavorare in sinergia.

Dopo un momento di silenzio e di raccoglimento, i bambini sono stati protagonisti di un concerto spirituale. A fungere da filo conduttore la narrazione della storia della natività, ricostruita per la prima volta nel 1223 da San Francesco d’Assisi, ritenuto il fondatore del presepe. L’idea venne al santo durante il Natale dell’anno precedente a Betlemme. Ciononostante il presepe che si allestisce nelle case, con i personaggi e le statuine, risale al 1283: l’artefice fu Arnolfo di Cambio, scultore di otto statuine in legno che rappresentavano la natività e i Magi. A guidare i protagonisti del presepe la stella cometa, una stella che donò un po’ della sua luce per illuminare tutte le altre. I bambini hanno alternato canzoni, preparate con l’aiuto delle maestre, a momenti in cui hanno attaccato i personaggi del presepe – colorati da loro e personalizzati con il nome di ciascuno – sulla scenografia che faceva da sfondo ai cori. I più piccoli hanno attaccato le stelline, i bambini di quattro anni i pastori e quelli di cinque gli angeli.

La serata si è conclusa con un ringraziamento a tutta la comunità educante dell’asilo Galimberti, riunita per la riuscita della celebrazione, e in particolare a suor Ivana, direttrice della scuola.

Con l’auspicio che possano esserci altri momenti di cooperazione salesiana, e come recitava il verso di una delle canzoni, “Auguriamoci buon Natale!”.

Buon Natale dall’Arabia Saudita

Vorrei fare gli auguri a voi tutti in maniera un pochino particolare.

Non vi stupirò con effetti speciali, ma vorrei condividere ciò che stiamo vivendo noi in Arabia Saudita nella settimana dell’Avvento.

È la prima volta che non torneremo in Italia per le festività natalizie e speriamo nel nostro cuore che sia anche l’ultima.

Crediamo che il Dio che ci ama costruisca una strada che noi dobbiamo accettare e vivere nel miglior modo Cristiano possibile. Anche questa sarà una prova.

In Arabia Saudita come in molti paesi del mondo non esiste libertà di culto. Per noi abituati a professare liberamente la nostra religione, mantenendo comunque rispetto per le altre, non ci accorgiamo di quanto sia importante questa libertà finché non la si perde.

A differenza di altri paesi come la Cina o la Corea del Nord, qui non esiste l’ateismo. La religione impregna tutta la vita delle persone di professione mussulmana che pregano 5 volte al giorno o meglio arrestano ogni attività (se non vitale) per pensare a Dio e ringraziarlo. Grande insegnamento!

La nostra religione è nel nostro cuore e viverla così profondamente nella difficoltà, ci ha resi più forti.

Per l’Avvento, come famiglia, abbiamo cercato di ricreare l’atmosfera natalizia nella nostra piccola abitazione. Non abbiamo potuto fare il presepe come vuole la nostra tradizione, allora lo abbiamo disegnato e la Sacra Famiglia ci accoglie ogni volta che apriamo la porta di casa. Non abbiamo potuto portare un crocifisso e noi Lo abbiamo costruito… Ma cosa vogliamo di più?

Non esistono chiese e sinagoghe, per cui i cristiani a Natale si riuniranno clandestinamente e celebreranno messa con un sacerdote che arriva da altri paesi vicini.

Non possiamo esprimere l’emozione indescrivibile che la forza della preghiera nata in un gruppo multietnico (indiani, europei, americani, australiani) possa trasmettere. È davvero una esperienza unica!

Infine non possiamo dimenticare di essere in Medio Oriente, la zona che ha visto nascere, crescere e rafforzare la nostra religione e questo ci rende sereni nella Pace di Dio.

Questa è la nostra bellezza del Natale.

Questo Natale alternativo è la testimonianza che Si può vivere il Natale in ogni luogo del mondo anche quello più angusto perché Dio è sempre noi.

Il nostro augurio sincero vada a tutta la comunità, che possa essere davvero un Sereno Natale e uno splendido Anno Nuovo, sperando di rivedere tutti presto.

Buon Natale

Con affetto

Elena Grasso, Carlotta e Mauro Falzone

Aggiornamento Caritas

Buongiorno a tutti

L’anno volge ormai al termine e vorrei cogliere l’occasione per dare un breve aggiornamento sulle iniziative che abbiamo potuto mettere in pratica grazie alla generosità di molti.

Abbiamo appena terminato la distribuzione dei giochi ai 59 bimbi delle nostre famiglie e quella delle oltre 100 borse viveri. Ogni famiglia ha ricevuto delle Gift card per poter acquistare generi alimentari.

Abbiamo aderito all’iniziativa promossa dalla diocesi e dal Rotary Club per il pranzo della vigilia che permetterà a 58 parrocchiani di ricevere un pasto “speciale” preparato dai ristoranti della città … alcuni dati:

Durante l’ultimo anno abbiamo distribuito 948 forniture di cibo pari a 14.152 kg.

Molti ci sono arrivati attraverso il banco alimentare ma ben 1220 kg li abbiamo ricevuti dai parrocchiani nelle raccolte di quaresima e di avvento.

Per il 2022 abbiamo ricevuto dall’8 per mille 7000€ a fronte di un progetto a favore dei bimbi e dei ragazzi.

Questi per noi non sono semplicemente dei numeri ma sono il segno concreto della Provvidenza che ci permette di essere segno dell’amore grande di Dio che si fa uomo per ognuno di noi, semplice, umile, in una mangiatoia.

Rinnovo i miei più cari auguri e quelli di tutto il gruppo Caritas salesiani.

Paola Dalmasso Mariani

Chiarimenti in merito alle disposizioni diocesane sull’obbligo di green pass

Nulla cambia dal 6 dicembre per le attività ecclesiali: il super green pass è necessario solo per i concerti nelle chiese, le visite guidate nei luoghi di culto e i convegni aperti al pubblico

Il Decreto generale del vescovo Piero del 7 ottobre 2021 sull’obbligo di green pass nelle attività pastorali e per gli operatori pastorali ha ribadito la collaborazione della Chiesa nella lotta contro la pandemia: pur avendo caratteristiche proprie, la comunità ecclesiale non si sottrae alle leggi dello Stato, ma le applica condividendone lo spirito e l’urgenza.

Per quanto riguarda le attività pastorali, dal 6 dicembre 2021 per i concerti nelle chiese, le visite guidate nei luoghi di culto e i convegni aperti al pubblico è necessario il super green pass, e cioè la certificazione rilasciata soltanto ai vaccinati o ai guariti dal Covid-19.

Qualche chiarimento sembra necessario in merito all’obbligo di green pass per gli operatori pastorali. La distinzione tra chierici, operatori di culto e religione, operatori di altre attività pastorali non introduce differenze sul dovere di essere nella condizione prevista per avere un green pass valido, ma soltanto prevede diversi modi di verifica dell’ottemperanza a tale dovere. La legge dello Stato stabilisce che tutti i lavoratori, a qualsiasi titolo, anche volontari, devono avere un green pass valido per accedere al luogo di lavoro: allo stesso modo, le disposizioni diocesane prevedono che tutti gli operatori pastorali devono essere nella condizione prevista per avere un green pass valido. Diversa è la verifica: per i chierici nel contesto del vincolo di comunione con il Vescovo diocesano, determinato dall’incardinazione; per gli operatori di culto e religione, cioè della liturgia e della catechesi, nel contesto della coscienza personale dei battezzati in relazione al pastore della Chiesa locale; per tutti gli altri operatori nel contesto delle procedure di verifica stabilite dallo Stato per i lavoratori in genere.

A questo proposito, la verifica del green pass valido degli addetti e dei collaboratori delle Curie diocesane, degli uffici parrocchiali e delle opere educative, caritative e culturali deve avvenire secondo le linee guida approvate dalle autorità italiane: tutti gli addetti e i collaboratori devono sempre avere fisicamente con sé il green pass, digitale o cartaceo, a partire dal 15 ottobre 2021; la verifica del green pass verrà fatta una prima volta a tutti al momento del primo accesso nel luogo di lavoro; quindi, con successivi controlli a campione, ogni settimana su almeno il 20% degli addetti e collaboratori, fino a quando sarà in vigore l’obbligo; nelle parrocchie l’obbligo di verifica incombe sul parroco e su quelli che egli avrà delegato con atto formale, i quali utilizzeranno l’app digitale VerificaC19, fornita dal Ministero della Salute, senza acquisire altri dati sensibili, neanche la date di scadenza dei green pass. 

Iniziando un nuovo anno pastorale, vista la lettera della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana inviata ai Vescovi l’8 settembre 2021 e le vigenti leggi secolari, il vescovo Piero Delbosco ha approvato le seguenti disposizioni a cui attenersi nelle Diocesi di Cuneo e di Fossano per svolgere le attività pastorali in sicurezza sanitaria, in particolare circa l’obbligo delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all’art. 9 del Decreto Legge della Repubblica Italiana 22 aprile 2021, n. 52, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge 17 giugno 2021, n. 87 (d’ora in poi green pass).
1.
Per tutte le celebrazioni liturgiche, e comunque per qualsiasi atto di culto, non c’è obbligo di green pass ma continuano a valere le Norme per le celebrazioni con il popolo in tempo di pandemia dell’11 maggio 2020, con i successivi aggiornamenti.
2.
Per le altre attività pastorali, l’obbligo di green pass [dal 6 dicembre 2021 super green pass] è circoscritto ai concerti nelle chiese, alle visite guidate nei luoghi di culto e ai convegni aperti al pubblico. Non c’è obbligo di green pass per le riunioni che sono riservate a specifici gruppi: di conseguenza, chi gestisce i corsi formativi per gli operatori pastorali, come pure gli incontri in preparazione ai sacramenti o comunque di catechesi, comprese tutte le attività degli oratori con minorenni, e le assemblee dei Consigli di partecipazione o del Sinodo diocesano, non è tenuto a verificare il green pass, salvo quando si consuma insieme il pasto in luoghi chiusi, ma deve sempre essere in grado di effettuare il tracciamento dei partecipanti, qualora si rendesse necessario; inoltre vanno comunque rispettati i protocolli di prevenzione.

Per quanto riguarda gli operatori pastorali, chierici e laici, è loro dovere essere nella condizione prevista per coloro che sono in possesso di green pass: la protezione dei fedeli per i quali prestano servizio deve prevalere su ogni altra considerazione, e quindi chi non è vaccinato o comunque nella condizione prevista per avere un green pass valido, deve astenersi da ogni ministero pastorale a diretto contatto con i fedeli. In particolare:
a.
i sacerdoti e i diaconi sono tenuti al green pass in virtù del vincolo di comunione che li lega al Vescovo diocesano;
b.
gli altri operatori delle attività di culto e religione, dunque i ministri della liturgia e i catechisti, sono esortati ad astenersi dal loro servizio se sprovvisti di green pass;
c.
gli operatori delle altre attività pastorali – e cioè gli addetti e i collaboratori delle Curie diocesane, degli uffici parrocchiali e delle opere educative, caritative e culturali, in particolare tutti i dipendenti degli enti ecclesiastici – sono tenuti al green pass sotto la vigilanza dei rispettivi superiori, esercitata secondo le linee guida predisposte dalle autorità secolari, nel rispetto delle Norme sulla tutela della riservatezza.

In merito alle modalità per mettersi nella condizione di effettuare il tracciamento dei partecipanti, qualora si rendesse necessario, chi gestisce corsi, incontri e assemblee può adottare il metodo che ritiene più adatto tra i seguenti:

  • far compilare ai partecipanti una scheda personale, completa di recapito se non è già disponibile diversamente, nel rispetto delle Norme sulla tutela della riservatezza, in cui ciascuno dichiara di non essere positivo al Covid-19, di non avere i sintomi ad esso associati e di non essere stato in contatto stretto con persone positive, possibilmente rilevando anche la temperatura corporea;
  • comunicare sempre, convocando le riunioni, che possono accedervi soltanto coloro che non sono positivi al Covid-19, che non hanno i sintomi ad esso associati e che non sono stati in contatto stretto con persone positive, rilevando le presenze, possibilmente con la temperatura corporea, e avendo a disposizione, nel rispetto delle Norme sulla tutela della riservatezza, i recapiti dei presenti.

“Che cosa dobbiamo fare? Accordiamoci!” 4^ sett. Avvento 2021

SUSSULTATE

Cammino di Avvento 2021 predisposto dagli uffici del Settore Evangelizzazione e Sacramenti delle diocesi di Cuneo e di Fossano sul tema della sinodalità a partire dalla Parola di Dio e dall’immagine

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