Don Thierry, ti aspettiamo ai Sale!


Con Decreti firmati il 29 giugno 2021, nella festa dei santi Pietro e Paolo, il Vescovo Piero Delbosco ha disposto una serie di cambiamenti che saranno operativi dopo l’estate e che si inseriscono nei percorsi di accorpamento tra le Diocesi di Cuneo e di Fossano e di aggregazione tra le parrocchie, a cui il Sinodo diocesano, appena convocato, dovrà dare una forma più organica.
Roma – Una piccola delegazione della Caritas diocesana di Cuneo ha partecipato venerdì 25 e sabato 26 giugno a Roma alla celebrazione per i 50 anni della Caritas italiana. Mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e di Fossano, Enrico Manassero, direttore di Caritas diocesana, Contardo Crosetto e don Mauro Mergola hanno preso parte al momento di preghiera di venerdì nella Basilica di San Paolo fuori le Mura e sabato all’Udienza di Papa Francesco in Aula Paolo VI. “Come nuovo direttore della Caritas diocesana è stata un’esperienza nuova ed emozionante – dice Enrico Manassero -. Più di tutto mi rimangono impresse nella mente le parole di Papa Francesco che ha invitato tutti noi a proseguire il nostro lavoro, ma soprattutto a guardare la realtà non dalla prospettiva dei vincenti, ma da quella degli ultimi, dei poveri: si deve allargare lo sguardo, ma partendo dagli occhi del povero”.
Mercoledì sera 30 giugno si è svolto nella sala della Comunità della parrocchia un incontro dal titolo “NESSUNO E’ STRANIERO – Accogliere – Proteggere – Promuovere – Integrare – una proposta per i migranti stagionali” con la presenza di Enrico Manassero (direttore Caritas diocesana), Patrizia Manassero (Vice Sindaco di Cuneo) e, collegata online, Caterina Boca (Ufficio politiche migratorie della Caritas Italiana).
La serata si è aperta con il video del discorso del Papa di pochi giorni fa alla Caritas Italiana in cui ha delineato 3 priorità che devono guidare l’agire di ogni cristiano: la scelta prioritaria dei poveri e bisognosi, la testimonianza del Vangelo, la creatività della carità.
Caterina Boca ha continuato con un intervento appassionato a sostegno di una politica che guardi di più alle esigenze dei più bisognosi ed in particolare dei migranti e tra loro dei migranti stagionali, con l’offerta di accoglienza e di tutela dei diritti anche per coloro che sono in possesso di contratti di lavoro.
Enrico Manassero ha poi ampliato il discorso ponendo l’accento sulla necessità di fare rete tra quanti operano in questo campo come ad esempio Caritas, Croce Rossa, Comuni, Parrocchie, Cooperative e altre realtà associative, affinchè si ottimizzino le risorse sia economiche sia umane a disposizione per sostenere la sempre maggior necessità di interventi.
La Vice Sindaco Patrizia Manassero ha poi illustrato dal punto di vista dell’ente pubblico il lavoro fino ad oggi svolto con la creazione di un tavolo di lavoro che ha generato la nascita di un info-point presso il Centro Migranti, al quale tutti i migranti sarebbe auspicabile si rivolgessero, sia per mappare il territorio sia per trovare, nel limite del possibile, collocazioni di accoglienza concrete e dignitose.
Tre esperienze del territorio già operanti hanno portato la loro testimonianza concreta: Don Carlo Occelli che nella sua parrocchia del Cuore Immacolato di Maria ha favorito la nascita di alloggi per l’accoglienza che hanno visto passare in questi anni oltre 110 migranti; la comunità Papa Giovanni XXIII e l’associazione dei Meninos de Rua hanno creato invece delle “unità di strada” che si recano periodicamente da chi non ha casa e dorme per strada o sotto i ponti per portare loro un piatto caldo, una coperta oppure anche solo un momento di amicizia attraverso l’ascolto.
Alcune domande dal pubblico e le considerazioni finali del Vescovo Piero Del Bosco hanno concluso la serata.
I Sale saranno uno dei luoghi di accoglienza residenziale per 8 braccianti agricoli appena ci saranno le condizioni, così potremo passare dalle parole ai fatti della carità.






Le intenzioni di preghiera di Francesco per il mese di luglio, nel video diffuso dalla Rete mondiale di preghiera, sono rivolte a tutti coloro che si impegnano nel dialogo, inteso come “il cammino per guardare la realtà in modo”, perchè non perdano coraggio e passione …
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Ogni mese, per 10 puntate, un video con le riflessioni del Papa e testimonianze di famiglie di ogni parte del mondo – realizzato in collaborazione tra il Dicastero Laici Famiglia e Vita e Vatican News – aiuta a rileggere l’Esortazione apostolica, con il contributo di un sussidio scaricabile per l’approfondimento personale e comunitario. Perché essere famiglia, ricorda Francesco, è sempre “principalmente un’opportunità”…
Tutto quanto è stato detto non è sufficiente ad esprimere il vangelo del matrimonio e della famiglia se non ci soffermiamo in modo specifico a parlare dell’amore. Perché non potremo incoraggiare un cammino di fedeltà e di reciproca donazione se non stimoliamo la crescita, il consolidamento e l’approfondimento dell’amore coniugale e familiare. In effetti, la grazia del sacramento del matrimonio è destinata prima di tutto «a perfezionare l’amore dei coniugi».[104] Anche in questo caso rimane valido che, anche «se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe» (1 Cor 13,2-3). La parola “amore”, tuttavia, che è una delle più utilizzate, molte volte appare sfigurata.[105]
Ringraziamo don Michele che ci rende partecipi del suo servizio pastorale in Cina. Ci ha mandato delle foto inerenti alla sua attività pastorale svolta in primavera. Lo sosteniamo con l’affetto e la preghiera.
Su richiesta del comune di Cuneo e della Caritas diocesana, i Sale hanno aderito all’appello di ospitare 8 braccianti agricoli nei propri locali fino al 30 settembre pv. Vivranno in quattro camere che sono sopra le sale incontro dell’oratorio. Ci sarà un accordo tra Comune e Salesiani per l’uso degli spazi con la copertura delle spese vive di ospitalità e l’accompagnamento da parte dei volontari della nostra comunità. Ci sarà la supervisione e l’assistenza degli operatori dell’infopoint, sede di registrazione ed accoglienza di tutti gli adulti in difficoltà (via Leutrum 7, Cuneo). Questo servizio vuole essere un segno di partecipazione ad un progetto condiviso tra Chiesa di Cuneo, comune di Cuneo e cooperative sociali ed associazioni. E’ un segno del volerci fare carico di chi vive in condizioni di fragilità e vulnerabilità. E’ anche della volontà di esere una comunità disponibile a mettersi in gioco con i fatti e non con le parole. Naturalmente l’ospitalità di queste persone sarà compatibile con l’attività di Estate Ragazzi secondo le normative anti Covid vigenti. Chi volesse far parte di questo gruppo di volontari dei Sale è benvenuto e contatti direttamente don Mauro.
Nel periodo da fine maggio a fine ottobre decine di lavoratori, in gran parte migranti extracomunitari ma non solo, gravitano sul territorio cuneese per svolgere l’attività di raccolta nelle aziende agricole delle nostre campagne. Un’attività produttiva che porta ricchezza e prestigio a questa zona d’Italia.
Ma spesso le persone che costituiscono la forza lavoro su cui ricchezza e prestigio si fondano non trovano adeguata accoglienza: pur titolari di un rapporto di lavoro, non riescono a trovare dove dormire e farsi da mangiare e così molti di loro bivaccano in sistemazioni poco dignitose e in condizioni personali e sanitarie che rischiano, inevitabilmente, di elevare il conflitto sociale.
Durante l’inverno appena trascorso Caritas diocesana ha partecipato ad un tavolo allargato con il Comune di Cuneo, la Croce Rossa Italiana di Cuneo, le associazioni e cooperative sociali attive sul tema delle migrazioni per costruire, insieme, un sistema integrato di risposta ai bisogni dei lavoratori stagionali, che si riassume in una serie di passi che tracciano il cammino che dall’accoglienza conduce all’integrazione: accogliere, proteggere, promuovere e integrare diventano le colonne portanti del sistema di azioni concrete che ente pubblico e terzo settore hanno approntato.
Come Chiesa chiamati, in primo luogo, a conoscere quanto sta avvenendo, per saper diffondere un’informazione corretta anche nei discorsi di tutti giorni. In secondo luogo, dobbiamo interrogarci su cosa possiamo fare per collaborare concretamente a realizzare, attraverso questa sfida, l’accoglienza a cui ci chiama il Vangelo: “Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25, 35).
Modalità di accesso
Secondo le disposizioni anti-Covid19 la sala dispone di 110 posti a sedere tra platea e galleria, con una zona della platea dedicata a posti doppi per congiunti. La distribuzione dei biglietti gratuiti avverrà fino ad esaurimento posti a partire da lunedì 28 giugno con le seguenti modalità:
MERCOLEDI 30 | ore 21