Cresime e Prime Comunioni anno 2021

Celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana nel 2021

Il protrarsi dell’emergenza sanitaria non deve impedire ai bambini e ai ragazzi di riprendere e completare il cammino dell’Iniziazione cristiana, anche celebrando i sacramenti. Pertanto, è opportuno che i parroci programmino adeguatamente la ripresa dei percorsi, le Cresime e le Prime Comunioni nell’anno 2021, pure per chi avrebbe dovuto riceverli nel 2020, tenendo conto delle seguenti indicazioni.

  1. Ogni parroco, dopo un’adeguata programmazione con i catechisti, può organizzare gli incontri di catechesi con i bambini e i ragazzi, eventualmente anche in modalità a distanza, senza però rinunciare del tutto agli incontri in presenza. Se svolti nei locali parrocchiali, in piccoli gruppi, tali incontri devono rispettare il protocollo sanitario indicato dall’Ufficio per i problemi giuridici della Conferenza Episcopale Italiana; se svolti in chiesa, sotto forma di celebrazioni comunitarie, è sufficiente rispettare le Norme per le celebrazioni con il popolo in tempo di pandemia.
  2. Cresime e Prime Comunioni, comunque inserite nell’Eucaristia, meglio se domenicale o della vigilia, devono rispettare le Norme per le celebrazioni con il popolo in tempo di pandemia: pertanto, sono sempre possibili, pure quando vigono le restrizioni più rigide, salvo venisse di nuovo imposto un divieto generale di celebrare con il popolo; tuttavia, andranno programmate in modo da rispettare la capienza massima delle chiese, e dunque, dove il numero dei fedeli coinvolti è elevato, si dovranno prevedere più celebrazioni, limitando i famigliari da coinvolgere.
  3. Programmando Cresime e Prime Comunioni, il parroco, dopo un confronto con i catechisti e i genitori, potrà scegliere il periodo dell’anno più opportuno. È bene, tuttavia, prediligere i mesi di aprile, maggio e giugno, considerando l’intrinseco legame di tali sacramenti con il tempo di Pasqua. Tenendo in considerazione, inoltre, il possibile evolversi della pandemia, va chiarito subito con le famiglie che le celebrazioni si terranno comunque, anche se vigessero le restrizioni più rigide, soprattutto qualora volesse programmarle già nei primi mesi dell’anno: pertanto, si dovrà mettere in conto che i famigliari domiciliati in altri comuni non possano partecipare, come pure potrà essere necessario rinviare ad altra data i tradizionali pranzi o cene che seguono la celebrazione dei sacramenti.
  4. La celebrazione di Cresime e Prime Comunioni, per chi avrebbe dovuto riceverli nel 2020, deve essere preceduta da almeno tre incontri di preparazione in presenza, invitando le famiglie interessate a riprendere soprattutto una partecipazione attiva e consapevole all’Eucaristia domenicale. Per i gruppi che devono ricevere i sacramenti nel corrente anno, si potranno programmare le celebrazioni nel contesto del regolare svolgimento del percorso di iniziazione cristiana previsto.
  5. Le Prime Comunioni devono essere precedute dalla celebrazione della Penitenza con confessione individuale, che può essere programmata nell’ambito degli incontri preparatori in piccoli gruppi o di una celebrazione comunitaria della Penitenza riservata soltanto ai bambini che riceveranno la Prima Comunione e per i loro genitori. Pure per i cresimandi è opportuno prevedere prima della Cresima una celebrazione della Penitenza con confessione individuale, coinvolgendo anche i genitori.

Cuneo – Fossano, 7 gennaio 2021

+ Piero Delbosco
Vescovo di Cuneo e di Fossano

Essere Famiglia durante la pandemia

Venerdì 15 gennaio alle ore 21 incontro virtuale con Anna Chiara e Gigi De Palo, del Forum delle Associazioni Famigliari

Si potrà seguire la diretta attraverso la pagina Facebook del Forum Famiglie CuneoRadio Piemonte Sound 101.4 FM e il canale YouTube della Diocesi di Fossano. Per chi lo vorrà sarà possibile, durante la diretta, interagire con i relatori, attraverso una chat sulla quale scrivere le domande.

È trascorso poco meno di un anno dall’ultimo appuntamento di incontri per famiglie proposti dagli Uffici per la famiglia delle Diocesi della Provincia di Cuneo, eppure la distanza tra quel giorno di gennaio ed oggi sembra nettamente superiore. In quell’occasione ci soffermammo a riflettere sulla bellezza salvifica della nostra quotidianità! Intuizione dal sapore quasi profetico all’alba di eventi che avrebbero sconvolto l’ordinario susseguirsi dei nostri giorni.

Vogliamo oggi provare a riprendere le fila, riappropriandoci di questo spazio di confronto per le coppie delle nostre Diocesi. Attualmente la situazione sanitaria non ci consente di aprire ad incontri in presenza, proviamo allora ad incontrarci in streaming. Rimanendo nelle nostre case vogliamo comunque offrire un’occasione per riflettere insieme sui temi che più stanno a cuore alle nostre famiglie.

Proprio a partire dalla lettura della realtà che viviamo, la prima e prioritaria tematica da cui vogliamo lasciarci interrogare è la dimensione della speranza!

Ci sentiamo infatti spesso esortati a non perdere la speranza, a guardare al futuro con fiducia, coltivando attese e desideri. Concretamente non è facile restare con i piedi per terra ed il cuore proiettato in una dimensione di aspettativa che ci pare così lontana da venire.

Come Uffici diocesani per la famiglia abbiamo chiesto ad una coppia di sposi di aiutarci a dare corpo a parole che oggi ci mettono in difficoltà.

Per questo nostro primo appuntamento saranno con noi Anna Chiara Gambini e Gigi De Palo, per una chiacchierata circa i temi della gioia, della condivisione, della fiducia, in una parola speranza, come si possono declinare all’interno della famiglia di oggi.

Gigi ed Anna Chiara impegnati su più fronti di servizio – Gigi è l’attuale Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Famigliari – si sono raccontati come famiglia in due testi, mettendo a fuoco i punti di vista, le differenze, le risorse e le fatiche che colorano la vita famigliare. Con il loro aiuto proveremo a dirci concretamente cosa significhi stare con i piedi radicati nel presente e guardare con fiducia, con fede, al domani.

La caritas parrocchiale ringrazia la comunità

Carissimi parrocchiani
Insieme agli auguri per un nuovo anno ricco di salute e serenità vi giunga il “GRAZIE” a nome mio e di tutto il gruppo Caritas.
Quello che sta per concludersi è stato particolarmente difficile ed impegnativo e ha visto moltiplicarsi gli interventi di aiuto.
Se grande è stato il lavoro altrettanto è stato il sostegno sia in termini economici che di collaborazione.
La distribuzione delle borse viveri e del fresco non si è mai interrotta, neppure nei mesi estivi.
Tutto questo è stato possibile anche grazie ad un nutrito e motivato gruppo di giovani, di alpini, di volontari del comitato di quartiere Donatello e Gramsci e di giovani coppie.
La raccolta alimenti nel periodo di avvento in parrocchia e all’asilo Galimberti è stata molto fruttuosa…
70 litri di olio di oliva
85 kg di zucchero
200 scatole di tonno.
Dal mese di novembre abbiamo ripreso, durante le celebrazioni, il FAF, famiglia aiuta famiglia: generose sono state le offerte.
Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione della famiglia salesiana che ci stima e ci sostiene.
Un grazie di cuore a tutti i sacerdoti ed alle figlie di Maria Ausiliatrice.
Per l’anno prossimo ci auguriamo di poter proseguire nella nostra attività di volontariato con una attenzione particolare alla problematica del LAVORO.
Per noi questa sarà una priorità.
Avete idee?
Avete tempo da dedicare?
Avete risorse?
Saremo ben lieti di dialogare con Voi.
Un augurio sincero e ancora grazie.
Paola e il gruppo Caritas 

Gli auguri di un Santo Natale, di don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani di Piemonte Valle d’Aosta e Lituania

Don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani di Piemonte Valle d’Aosta e Lituania, per questo Natale ha desiderato fare gli auguri con un messaggio video rivolto ai confratelli, ai laici corresponsabili nella missione, ai membri della Famiglia Salesiana ed ai giovani tutti.

Strenna del Rettor Maggiore per il 2021

Come faceva don Bosco, don Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore, all’inizio del nuovo anno ci regala una strenna, un messaggio, che possa ravvivare la nostra spiritualità salesiana sul grande dono della virtù della speranza.
Facciamolo nostro per essere riflesso della luce di Cristo.

54^ Giornata Mondiale della Pace 2021

LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE

E’ il titolo del messaggio di papa Francesco per la 54^ giornata della pace.

Vi invito a leggerlo e farne oggetto di riflessione.

Augurio natalizio dal Messico

don Osvaldo Gorzegno, salesiano originario dei Sale di Cuneo, invia il suo augurio natalizio dal Messico.

 

Nessuno ci rubi il Natale: nemmeno il Covid

Messaggio del Vescovo Piero Delbosco per il Natale del Signore 2020

Ormai il Natale è arrivato! Un po’ strano, con limitazioni negli spostamenti, con timori per la salute, con paure per possibili contagi, con distanziamenti. Va vissuto da cristiani! Non possiamo permettere che nessuno, neppure il Covid, ci rubi il Natale. È una festa che tutti amiamo. In questi giorni fervono i preparativi. Le strade, le città e le nostre case cominciano ad animarsi di colori, di luci, di addobbi. Ma guai se tutto si ferma qui. Noi celebriamo la venuta di Dio nella storia. È Lui che ha preso l’iniziativa di venire ad incontrarci. Ha voluto abbassarsi al nostro livello per farsi dono e parlare con noi.

Papa Francesco ce lo ha ricordato l’anno scorso nell’omelia di Natale con queste parole: “Ecco il dono che troviamo a Natale: scopriamo con stupore che il Signore è tutta la gratuità possibile, tutta la tenerezza possibile. La sua gloria non ci abbaglia, la sua presenza non ci spaventa. Nasce povero di tutto, per conquistarci con la ricchezza del suo amore”. Non importa se sarà un po’ più sobrio; non importa se non saremo in località turistiche; non importa se la Messa di Natale avrà altri orari diversi dalle nostre consuetudini; non importa se continueremo ad indossare la mascherina.

Cogliamo l’opportunità di essere maggiormente in famiglia. In coloro che incontriamo non potremo vedere pienamente il loro volto; gli occhi si. In passato qualcuno diceva che essi sono lo specchio dell’anima. Mi piace quest’espressione che valorizza il nostro sguardo. Vogliamo vedere per incontrare, vogliamo vedere per ascoltare, vogliamo vedere per amare. La luce che emana dai nostri occhi è il dono che possiamo scambiarci con tenerezza e con tanta semplicità. I nostri occhi devono anche essere lo strumento per cogliere le sofferenze, le solitudini, le povertà, le ansie di coloro che spesso incrociamo. Nella vera carità, sull’esempio del Natale, possiamo noi essere luce per chi ci è accanto. È luce anche solo una telefonata ad una persona che non vediamo da anni. È luce l’ascolto, la pazienza, la dolcezza, la tenerezza: tutte cose che costano poco.

Proviamo a far si che il Natale sia il momento che facciamo spazio al Signore che vuole guardare ed incontrare proprio noi. Se c’è qualcosa da rimuovere facciamolo con coraggio. Proviamo a pregare un po’ di più, a stare col Signore senza guardare l’orologio. Proviamo a chiedere scusa per primi se sappiamo che qualcuno è teso nei nostri confronti. Proviamo a smettere di lamentarci per cose che non vanno ed elevare il nostro sguardo verso la riconoscenza per gli immensi doni ricevuti. Sono convinto che così il Natale 2020 non sarà in tono minore, anzi. In questo modo i nostri occhi risplenderanno di luce riflessa, le nostre mani saranno aperte e pronte al dono, il nostro cuore sarà arricchito dalla partecipazione e dalla vera condivisione.

Buon Natale a tutti!

+ Piero Delbosco
Vescovo di Cuneo e di Fossano