Precisazioni diocesane in merito alle celebrazioni e alle attività pastorali durante il periodo natalizio

In famiglia prepariamoci al Natale di Gesù

Pechino, Natale 2020, niente di nuovo.

Paure quotidiane. Sistemi elettronici ad ogni porta (non esagero) che controllano quanto sei caldo, dove sei stato nelle ultime sei ore, chi hai incontrato, se hai la mascherina o no.

Un’ottima occasione per perfezionare il controllo. “Controllandovi vi salviamo la vita!”. Vero e diabolicamente geniale.

In questi lunghi mesi ho detto Messa online per un gruppo di studenti cattolici africani in Cina. Pregano con una forza misteriosa: sanno che il mondo è una jungla.

Dico Messa in un’ambasciata per un gruppo di fedeli sudamericani in Cina. Pregano con una serenità sovrumana: sanno che il mondo è fragile, ma Dio c’è. Ed è con noi.

Seguo un gruppo della Bibbia online di fedeli cinesi puntuali come un orologio svizzero.

E ho circa 300 studenti cinesi – in varie classi – che studiano Latino e Greco. La frase che gli piace di più: “nihil sub sole novum – niente di nuovo sotto il sole” Epidemie? Morti? Controlli del governo? Umana incompetenza? Profittatori? Paura? “Niente di nuovo sotto il sole”.

Poi a Natale mi è apparsa Maria. Come se non avessi abbastanza problemi. Non sa che in Cina – come mi disse il vescovo di XXX – senza il permesso del Partito non appare nessuno?

Non una vera e propria apparizione. Una cosa virtuale. Mi ha raccontato. Il bimbo era appena nato. Giuseppe doveva registrarsi, iscriversi, compilare il modulo. Non era volontario. Augusto imperatore aveva appena iniziato un nuovo sistema di tasse nell’impero. Devi registrarti, e devi pagare, se vuoi esistere.

Siamo andati a Betlemme. Soldati armati che controllavano chi entrava. Croci sulla strada per chi non si registrava. Il freddo. La paura. La notte. Nessuno osa conoscerti, o riconoscerti.

Maria mi raccontò: mi apparve il diavolo. Brutto come il diavolo. Sembrò un attimo confuso dal silenzio della notte. Ma si compose, e mi mostrò tutto.

L’epidemia. Il distanziamento. Le accuse reciproche. Le chiese vuote. Croci sulla coscienza per ogni scelta fatta. O non fatta. Il freddo. La paura. La notte. La registrazione obbligatoria. Le tensioni in famiglia. I tradimenti. I profittatori. Gli avidi. Gli incapaci. Gli amici che non ti conoscono più.

Nihil sub sole novum.

Sghignazzava. Mi chiese: “Guarda, Maria. Guarda! Ti arrendi?”

Maria mi disse: “Ho guardato il bambino.

Giuseppe dormiva, stanco, teso, nervoso, smarrito, venti anni più vecchio. Forse sognava.

L’asino pareva sano. Le mucche riscaldavano l’aria.

La stella brillava. La notte era silente.

Maria disse: “arrendermi? Non ho ancora cominciato a combattere!”

Buon Natale!

Don Michele Ferrero

GATTONANDO VERSO NATALE

Eccoci qui, con tante idee, tanti buoni propositi che in questo periodo di difficoltà dobbiamo sempre adattare come degli equilibristi… ma la voglia di stare insieme, di andare oltre alle difficoltà non manca, e questo ci sprona a trovare sempre nuovi modi per mantenere vivo lo spirito allegro che contraddistingue noi salesiani! Come possiamo allora preparaci a questo Natale, attraversando l’Avvento rimanendo distanti ma UNITI?!

Mai come durante questo periodo, ognuno di noi ha sperimentato tanto l’attesa: attesa di un esito di un tampone; attesa di tornare a vedere i propri amici, familiari; attesa dei genitori di ritorno dal lavoro dopo un giorno a casa in dad da soli… attesa di ore che non finiscono mai! CI sono, però, molti modi per non concentrarsi solo sulla fine, ma assaporando il viaggio che ci conduce verso la meta… questo è L’AVVENTO: la preparazione del nostro cuore, della nostra casa alla venuta di Gesù!

Come equipe, abbiamo pensato ad un modo per aiutare bimbi e famiglie che lo desiderano, a prepararsi con un piccolo lavoretto da fare in famiglia. Non potendo consegnare materiale, invitiamo chi lo desidera, a stamparsi questo piccolo modello di una CASA LANTERNA, che simboleggia le nostre case, le nostre famiglie, unite… unite come lo saranno, se riusciremo, quando porteremo, la viglia di Natale alle 18 a messa i nostri lumini, o, per chi non potrà, lo accenderà a casa… uniti perché tutti, settimana per settimana, avremo una parola ed un personaggio del presepe che ci aiuterà a vivere “attra-verso” il natale, perché se con CORAGGIO, SPERANZA, ATTESA E VICINANZA tra noi… viviamo la vita… sarà Natale tutto l’anno!

DOMENICA 6 DICEMBRE durante la Messa delle 16, saranno consegnati i lumini da mettere dentro le casette ed eventualmente qualche foglio per chi non avesse la stampante a casa. Se riuscite non mancate, sarà un modo per iniziare insieme un altro pezzetto di strada!

1  fatti stampare da mamma e papà questa immagine… leggetela insieme e colorate la casa e/o i personaggi.

2  ritaglia i contorni… devi essere preciso per cui se non sei sicuro, fatti aiutare.

3  ritaglia porte e finestre… così si vedrà la luce quando metterai il lumino dentro

4  piega su tutte le linee

5  metti la colla sulle alette

6  richiudi la casetta

7  piega i bordi del tetto e metti la colla sulle alette a e b

8  piega la casetta ed incolla prima a e poi b… avrai fatto il tetto!

9  bravissimo! ora non serve altro che inserire dalla porta il lumino che ti è stato dato…

10  ogni settimana scopri il personaggio del presepe sul muro della casetta e la parola che lo caratterizza; la vigilia di natale, alle ore 18, porta il tuo lumino a messa, lo accenderemo tutti insieme… se invece non puoi venire, accendilo a casa, sarà un modo per essere vicini anche a natale!